giovedì 11 giugno 2015

Anche al Liceo di Policoro verso lo sciopero degli Scrutini contro la riforma Renzi. Altissima l'adesione


Contro il Ddl Renzi-Giannini-Pd. Primi dati sull’adesione alla protesta contro la riforma del Pd. A Bologna si digiuna a staffetta fino al 13 giugno. Continua il presidio di protesta di cinquanta insegnanti davanti alla direzione Pd al Nazareno
per dare un’idea del clima che c’è sulla scuola, biso­gna vedere que­sta imma­gine scat­tata ieri sera a Roma, nelle vici­nanze della sede del Par­tito Demo­cra­tico al Naza­reno. Una cin­quan­tina di inse­gnanti pro­te­sta­vano con­tro l’ex par­ti­tone del 41%, Un partito senza Popolo , separato e che si difende simbolicamente contro una società che protesta. Questo è oggi il PD.
E nella città di Matera , dove domenica si vota , si sentirà anche questo rifiuto verso il Renzi fascista da parte di  larga parte di opinione pubblica che ha sempre votato centro sinistra e che oggi sente questo partito estraneo alla sua cultura.
Si profila un grande successo lo sciopero degli scrutini indetto unitariamente da tutti i sindacati contro la «Buona scuola» di Renzi. L’ultimo del genere si era svolto dieci anni fa, all’epoca del governo di centro destra. «Nonostante l’arroganza di molti dirigenti che pensano già di avere il potere che vorrà conferirgli Renzi, dando le loro interpretazioni sulle modalità di sciopero e mettendo anche in atto azioni antisindacali - dice Pino Iaria, coordinatore dei Cobas - i primi dati confermano che moltissime scuole stanno bloccando o bloccheranno gli scrutini». 
E anche per il Liceo scientifico di Policoro si profila , un'adesione massiccia
contro un provvedimento che danneggia la scuola , a partire dai docenti per finire ai ragazzi. Vi è su questo il sostanziale sostegno del movimento studentesco , che come espresso in varie manifestazione , non condivide la Linea del governo definita Fascista.
Lo sciopero è stato indetto unitariamente da tutti i sindacati , a partire dai Cobas per finire alla CSIL nessuno escluso , una comunità contro un governo che ha un nome e un cognome.


E poiché per rendere impossibile uno scrutinio in pratica è sufficiente l’assenza di uno dei docenti, «noi - spiega Iaria - abbiamo anche dato indicazione di “turnare”, ovvero di non far scioperare chi ha già scioperato in questi giorni». 
La conseguenza pratica del blocco? Gli scrutini ovviamente si faranno, ma in ritardo. «Parecchi dirigenti hanno programmato gli scrutini lunedì e martedì pomeriggio, quando ormai - spiega Iaria - le commissioni di maturità sono insediate, senza forzare sulla domenica».  
Ma è un segnale forte al bullo di Firenze , la protesta non si ferma