Contro
il Ddl Renzi-Giannini-Pd. Primi dati sull’adesione alla protesta
contro la riforma del Pd. A Bologna si digiuna a staffetta fino al 13
giugno. Continua il presidio di protesta di cinquanta insegnanti
davanti alla direzione Pd al Nazareno
per
dare un’idea del clima che c’è sulla scuola, bisogna vedere
questa immagine scattata ieri sera a Roma, nelle
vicinanze della sede del Partito Democratico al
Nazareno. Una cinquantina di insegnanti
protestavano contro l’ex partitone
del 41%, Un partito senza Popolo , separato e che si difende
simbolicamente contro una società che protesta. Questo è oggi il
PD.
E
nella città di Matera , dove domenica si vota , si sentirà anche
questo rifiuto verso il Renzi fascista da parte di larga parte di opinione
pubblica che ha sempre votato centro sinistra e che oggi sente questo
partito estraneo alla sua cultura.
Si
profila un grande successo lo sciopero degli scrutini indetto
unitariamente da tutti i sindacati contro la «Buona scuola» di
Renzi. L’ultimo del genere si era svolto dieci anni fa, all’epoca
del governo di centro destra. «Nonostante l’arroganza di molti
dirigenti che pensano già di avere il potere che vorrà conferirgli
Renzi, dando le loro interpretazioni sulle modalità di sciopero e
mettendo anche in atto azioni antisindacali - dice Pino Iaria,
coordinatore dei Cobas - i primi dati confermano che moltissime
scuole stanno bloccando o bloccheranno gli scrutini».
E
anche per il Liceo scientifico di Policoro si profila , un'adesione
massiccia
contro
un provvedimento che danneggia la scuola , a partire dai docenti per
finire ai ragazzi. Vi è su questo il sostanziale sostegno del
movimento studentesco , che come espresso in varie manifestazione ,
non condivide la Linea del governo definita Fascista.
Lo
sciopero è stato indetto unitariamente da tutti i sindacati , a
partire dai Cobas per finire alla CSIL nessuno escluso , una comunità
contro un governo che ha un nome e un cognome.
E
poiché per rendere impossibile uno scrutinio in pratica è
sufficiente l’assenza di uno dei docenti, «noi - spiega Iaria -
abbiamo anche dato indicazione di “turnare”, ovvero di non far
scioperare chi ha già scioperato in questi giorni».
La
conseguenza pratica del blocco? Gli scrutini ovviamente si faranno,
ma in ritardo. «Parecchi dirigenti hanno programmato gli scrutini
lunedì e martedì pomeriggio, quando ormai - spiega Iaria - le
commissioni di maturità sono insediate, senza forzare sulla
domenica».
Ma
è un segnale forte al bullo di Firenze , la protesta non si ferma