giovedì 5 febbraio 2015

Provincia sull'incarico da 120 mila euro : Interrogazione del cittadino senatore Vito Petrocelli al ministro : Fermate quella porcata

Dopo le nostre proteste , la lettera aperta alla Corte dei Conti e alla Procura , per il
Vito Petrocelli
vergognoso incarico da 120 mila euro al capo Gabinetto attribuito da presidente della provincia , mentre si contano gli esuberi dei dipendenti della Provincia  , interviene il senatore di 5 Stelle il cittadino senatore  Vito Petrocelli  che nel merito fa un'interrogazione a risposta scritta al  ministro della funzione pubblica

Questa oltre che una porcata giuridica e una schifezza politica , di un modo di fare politico che ha portato il nostro paese all'orlo del fallimento , ragion per cui , invieremo l'interrogazione Petrocelli - Castaldi  alla corte dei conti e alla Procura di Matera , come integrazione dell'esposto da noi promosso due giorni fa.

Interrogazione urgente a risposta scritta

PETROCELLI, CASTALDI - Ai Ministri dell'interno, per la semplificazione e la pubblica amministrazione e per gli affari regionali e le autonomie -

Premesso che:

si apprende da notizie di stampa che  il Presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, con decreto presidenziale n. 15 del 30/12/20014 prot. n. 0037765, ha conferito l’incarico di Capo Gabinetto ad un soggetto esterno con trattamento economico commisurato a quello dirigenziale, che si aggirerebbe intorno ai 90 mila euro (il quotidianodellabasilicata.it, 23.01.2015);

in particolare il Presidente De Giacomo ha affidato l'incarico di Capo Gabinetto a Carmine Lisanti, alimentando le polemiche sulle nomine esterne in un momento in cui è aperto il caso degli esuberi nel personale della Provincia di Matera;

il Presidente De Giacomo ha giustificato questo atto di assunzione ad personam affermando nel decreto di nomina che: "appare necessario conferire l’incarico di capo gabinetto ad un soggetto esterno altamente qualificato non essendo possibile ricorrere al già insufficiente personale direttivo e dirigenziale in servizio presso questo ente.";

il citato decreto è stato contestato da alcuni consiglieri provinciali in quanto illegittimo ed illegale per violazione di leggi e regolamenti, considerato che non è stato indetto un bando di avviso pubblico a riguardo, non è stata esperita alcuna procedura amministrativa interna tra i dipendenti ed è stato violato l’articolo 12 del Regolamento dell’Organizzazione dei servizi e uffici, approvato con deliberazione di Giunta Provinciale (G.P.) n. 47 del 2011,  modificato con deliberazione di G.P. n. 56/2013;

l’articolo 12 del succitato Regolamento, voluto dal precedente presidente Stella, prevede che per formare l'Ufficio di Gabinetto e lo Staff operativo, di cui il Presidente della Provincia può disporre,  occorre prioritariamente ricorrere al personale interno;

considerato che:

in data 29.01.2015 il Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione e il Ministero per gli affari regionali e le autonomie hanno emanato la circolare n. 1/2015 recante "Linee guida in materia di attuazione delle disposizioni in materia di personale e di altri profili connessi al riordino delle funzioni delle province e delle città metropolitane. Art. 1, commi da 418 a 430, della legge 23 dicembre 2014, n. 190" (cosiddetta Legge di Stabilità 2015);

la suddetta circolare, in riferimento ai commi 418 e 420 della Legge di Stabilità 2015 che dispongono per le province e le città metropolitane una significativa e progressiva riduzione  della spesa corrente, stabilisce alla pagina 5 Lettera e): "divieto di attivare rapporti di lavoro ai sensi degli art. 90 e 110 del TUEL (d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267). I rapporti in essere ai sensi del predetto art. 110 cessano alla naturale scadenza ed è fatto divieto di proroga degli stessi. Alle province è preclusa in modo assoluto, [..] la possibilità di attivare nuovi rapporti di lavoro ai sensi dell'art. 90 (Uffici di supporto agli organi di direzione politica) e 110 (Incarichi di contratto) del TUEL [..]." "Rispetto all'art.90 il divieto interviene impedendo l’attivazione di nuovi rapporti di lavoro. Ne deriva che per supportare il Presidente della Provincia nell’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo attribuite dalla legge, lo stesso può ricorrere esclusivamente ai dipendenti di ruolo dell’ente senza maggiori oneri. In nessun caso, invece, è consentito assumere collaboratori con contratto a tempo determinato, secondo le prescrizioni del predetto art. 90.";

considerato inoltre  che:

la giustificazione addotta dal Presidente De Giacomo per affermare la necessità di nomina di un soggetto esterno al personale della Provincia non risulta supportata da alcuna procedura amministrativa, valutativa e di disponibilità necessaria e opportuna per criteri di efficacia, economicità, trasparenza, imparzialità, pubblicità e snellezza a cui si deve attenere un ente;

con decreto presidenziale n. 6 del 20.11.2014 il Presidente De Giacomo aveva provveduto ad ufficializzare un'ulteriore nomina esterna individuando Silvio Donadio quale Addetto alla Segreteria facente parte dello Staff Operativo di Presidenza;

all’interno dell’Amministrazione provinciale sono presenti dirigenti e funzionari con bagaglio professionale nel settore di competenza del Capo di Gabinetto;

la nomina veniva decisa mentre era in atto una mobilitazione dei dipendenti provinciali preoccupati per il loro futuro, visto che la Legge di Stabilità 2015 al comma 422 provvede ad individuare il personale che rimane assegnato agli enti (comma 421) e il personale che deve essere collocato in mobilità e dopo due anni licenziato;

si chiede di sapere:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

se intendano, nei limiti delle proprie attribuzioni, attivarsi affinché venga accertata la legittimità  dell'incarico di Capo di Gabinetto conferito dal Presidente della Provincia di Matera  a Carmine Lisanti in quanto, a parere degli interroganti, in netta contrapposizione con le disposizioni di legge ed in particolare con quanto disciplinato dalla circolare n. 1/2015;


se non ritengano, qualora vengano provate le irregolarità sollevate, adottare tutte le opportune iniziative affinché si giunga alla revoca dei decreti di nomina riguardanti personale esterno alla Provincia ristabilendo la legalità ed  impedendo sperpero di denaro pubblico.