Dopo le nostre proteste , la lettera aperta alla Corte dei Conti e alla Procura , per il
vergognoso incarico da 120 mila euro al capo Gabinetto attribuito da presidente della provincia , mentre si contano gli esuberi dei dipendenti della Provincia , interviene il senatore di 5 Stelle il cittadino senatore Vito Petrocelli che nel merito fa un'interrogazione a risposta scritta al ministro della funzione pubblica
Vito Petrocelli |
Questa oltre che una porcata giuridica e una schifezza politica , di un modo di fare politico che ha portato il nostro paese all'orlo del fallimento , ragion per cui , invieremo l'interrogazione Petrocelli - Castaldi alla corte dei conti e alla Procura di Matera , come integrazione dell'esposto da noi promosso due giorni fa.
Interrogazione urgente a risposta scritta
PETROCELLI,
CASTALDI - Ai Ministri dell'interno, per
la semplificazione e la pubblica amministrazione e per gli affari regionali e
le autonomie -
Premesso che:
si
apprende da notizie di stampa che il
Presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, con decreto
presidenziale n. 15 del 30/12/20014 prot. n. 0037765, ha conferito l’incarico
di Capo Gabinetto ad un soggetto esterno con trattamento economico commisurato
a quello dirigenziale, che si aggirerebbe intorno ai 90 mila euro (il
quotidianodellabasilicata.it, 23.01.2015);
in
particolare il Presidente De Giacomo ha affidato l'incarico di Capo Gabinetto a
Carmine Lisanti, alimentando le polemiche sulle nomine esterne in un momento in
cui è aperto il caso degli esuberi nel personale della Provincia di Matera;
il
Presidente De Giacomo ha giustificato questo atto di assunzione ad personam affermando nel decreto di
nomina che: "appare necessario conferire l’incarico di capo gabinetto ad
un soggetto esterno altamente qualificato non essendo possibile ricorrere al
già insufficiente personale direttivo e dirigenziale in servizio presso questo
ente.";
il citato
decreto è stato contestato da alcuni consiglieri provinciali in quanto
illegittimo ed illegale per violazione di leggi e regolamenti, considerato che
non è stato indetto un bando di avviso pubblico a riguardo, non è stata
esperita alcuna procedura amministrativa interna tra i dipendenti ed è stato violato
l’articolo 12 del Regolamento dell’Organizzazione dei servizi e uffici,
approvato con deliberazione di Giunta Provinciale (G.P.) n. 47 del 2011, modificato con deliberazione di G.P. n.
56/2013;
l’articolo
12 del succitato Regolamento, voluto dal precedente presidente Stella, prevede
che per formare l'Ufficio di Gabinetto e lo Staff operativo, di cui il
Presidente della Provincia può disporre, occorre prioritariamente ricorrere al
personale interno;
considerato
che:
in data
29.01.2015 il Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione e
il Ministero per gli affari regionali e le autonomie hanno emanato la circolare
n. 1/2015 recante "Linee guida in materia di attuazione delle disposizioni
in materia di personale e di altri profili connessi al riordino delle funzioni
delle province e delle città metropolitane. Art. 1, commi da 418 a 430, della
legge 23 dicembre 2014, n. 190" (cosiddetta Legge di Stabilità 2015);
la
suddetta circolare, in riferimento ai commi 418 e 420 della Legge di Stabilità
2015 che dispongono per le province e le città metropolitane una significativa
e progressiva riduzione della spesa
corrente, stabilisce alla pagina 5 Lettera e): "divieto di attivare
rapporti di lavoro ai sensi degli art. 90 e 110 del TUEL (d.lgs. 18 agosto
2000, n. 267). I rapporti in essere ai sensi del predetto art. 110 cessano alla
naturale scadenza ed è fatto divieto di proroga degli stessi. Alle province è
preclusa in modo assoluto, [..] la possibilità di attivare nuovi rapporti di
lavoro ai sensi dell'art. 90 (Uffici di supporto agli organi di direzione
politica) e 110 (Incarichi di contratto) del TUEL [..]." "Rispetto
all'art.90 il divieto interviene impedendo l’attivazione di nuovi rapporti di
lavoro. Ne deriva che per supportare il Presidente della Provincia
nell’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo attribuite dalla
legge, lo stesso può ricorrere esclusivamente ai dipendenti di ruolo dell’ente
senza maggiori oneri. In nessun caso, invece, è consentito assumere
collaboratori con contratto a tempo determinato, secondo le prescrizioni del
predetto art. 90.";
considerato inoltre che:
la giustificazione
addotta dal Presidente De Giacomo per affermare la necessità di nomina di un
soggetto esterno al personale della Provincia non risulta supportata da alcuna
procedura amministrativa, valutativa e di disponibilità necessaria e opportuna
per criteri di efficacia, economicità, trasparenza, imparzialità, pubblicità e
snellezza a cui si deve attenere un ente;
con
decreto presidenziale n. 6 del 20.11.2014 il Presidente De Giacomo aveva provveduto
ad ufficializzare un'ulteriore nomina esterna individuando Silvio Donadio quale
Addetto alla Segreteria facente parte dello Staff Operativo di Presidenza;
all’interno
dell’Amministrazione provinciale sono presenti dirigenti e funzionari con
bagaglio professionale nel settore di competenza del Capo di Gabinetto;
la
nomina veniva decisa mentre era in atto una mobilitazione dei dipendenti
provinciali preoccupati per il loro futuro, visto che la Legge di Stabilità
2015 al comma 422 provvede ad individuare il personale che rimane assegnato
agli enti (comma 421) e il personale che deve essere collocato in mobilità e
dopo due anni licenziato;
si
chiede di sapere:
se
i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
se
intendano, nei limiti delle proprie attribuzioni, attivarsi affinché venga
accertata la legittimità dell'incarico di
Capo di Gabinetto conferito dal Presidente della Provincia di Matera a Carmine Lisanti in quanto, a parere degli
interroganti, in netta contrapposizione con le disposizioni di legge ed in
particolare con quanto disciplinato dalla circolare n. 1/2015;
se
non ritengano, qualora vengano provate le irregolarità sollevate, adottare
tutte le opportune iniziative affinché si giunga alla revoca dei decreti di nomina riguardanti
personale esterno alla Provincia ristabilendo la legalità ed impedendo sperpero di denaro pubblico.