La cosa meno sopportabile per un cittadino che paga le tasse
con diligenza e sacrificio . è quello di essere truffato dalla sua
amministrazione. Questo è quello che è emerso dalla riuscitissima conferenza
stampa che abbiamo tenuto sabato nella sala parrocchiale , molta partecipata in
cui non ci sono state solo le doglianze per un appalto che è vissuto come un
imbroglio , ma siamo andati oltre ,
quello di chiedere il rispetto contrattuale del capitolato , perché la citta
vuole differenziare , ma non è messa nelle condizioni previste.
Vi è consapevolezza
che siamo al solito effetto annuncio ,
alla finzione che sostituisce la realtà , lo dice lo stesso consigliere “munnezzaro”
Lippo , che mantiene stretto la delega
pur essendo presidente del consiglio , violando quel ruolo costituzionale di
garante assegnatogli dalla legge , ma questi delle regole sono abituato a farne
carta straccia.
Dice Lippo in un’intervista su BLUTV (che pubblicheremo
appena sarà online) che anche il mese di febbraio , è un mese di rodaggio ,
facendo finta di non sapere che il servizio è partito da 10 mesi , quindi anche
questo mese stiamo scherzando , chi sa il prossimo ?
Dice sempre Lippo , che in effetti i trasponder nei bidoncini
così come previsti nel capitolato d’appalto non esistono , ma che sono stati sostituiti da micro chip ,
che secondo lui è una tecnologia avanzata , che secondo noi tale affermazione è
una stronzata .
Chi ha deciso questo
cambio del capitolato , il consigliere con delega , e non sarebbe la
prima volta che in questa amministrazione un’assessore gestisce l’appalto ,
violando la legge , o il dirigente ?
Con quale atto è stato deciso , vi è una relazione , tenuto conto che su questa tecnologia la Esper
società da loro scelta , ne esaltava l’importanza non solo per tracciare il ciclo del rifiuto ma
anche per applicare la raccolta puntuale ?
Dovè è andato a finire il codice a barra previsto , per identificare il bidoncino?
Le scritte dovevano essere tutte indelebili , invece non lo
sono ? ecc…..
Secondo noi Lippo e i suoi prodi , non sanno neanche la
differenza tra un Micro Chips e un trasponder , altro che generazione 2.0 , qua
siamo allo zero elevato a zero.
Sempre Lippo , ci dice che i mezzi utilizzati dall’azienda
non sono nuovi , anzi che solo alcuni sono dotati del rilevatore dei bidoni ,
gli altri sono mezzi vecchi.
Questo piccolo ed insignificante dettaglio per Lippo , non
solo non permette di individuare chi fa o no la raccolta differenziata , tale situazione è condizione sempre così come
scritto dal capitolato d’appalto di rescissone del contratto ? Eppure non ci
sono alibi , sono passati 10 mesi.
E allora ?
Ai cittadini di Policoro , quelli del centro è stato detto di
conferire la spazzatura tra le 22 e le 5 del mattino , perché la raccolta
sarebbe stata notturna , invece anche questa condizione viene sistematicamente
violata , con notevole risparmio di spesa per la ditta che dovrebbe pagare i
lavoratori di più per il lavoro notturno.
E allora
Lippo , che insieme al sindaco Leone si è vantato che il
comune è proprietario della munezza e che questa è una ricchezza , confessa
sempre in questa intervista , che ancora non sanno dove conferire tale ricchezza
, intanto gli interessi della loro sbadataggine e incapacità la paghiamo noi ,
con la tariffa sulla spazzatura più alta della Basilicata , competendo per
tartassamento con i primi comuni in Italia.
Prendano atto che la città , sta dimostrando grande senso di
civiltà e volontà di voler differenziare , pur non essendo stata messa nelle migliori
condizioni , e che invece la
gestione della macchina amministrativa che E’ NELLE LORO MANI, sta evidenziando tutte le carenze e le
violazioni di legge , ragione per cui oggi noi non siamo in grado di fare la
differenziata come vorremmo , è questo solo per responsabilità di una ditta
incapace di gestire questo appalto ed un’amministrazione convivente , che
invece di tutelare gli interessi dei cittadini , é diventata lo sponsor ufficiale della Tradeco.
Ad oggi noi siamo stati truffati , avendo pagato un servizio che non era partito
nel 2014 , e che questo del 2015 non garantisce la riuscita di una
differenziata puntuale , che quest’anno contrattualmente dovrebbe raggiungere
il 65% di differenziata previsto da capitolato , con il conseguente calo della
tarriffa.
Chiediamo:
Un consiglio comunale aperto , in cui affrontare la questione
e fare chiarezza sui dubbi della città
2) La rescissione del contratto se le condizioni poste dal capitolato non vengano letteralmente rispettate dalla tradeco , senza ulteriori indugi
Inoltre della questione interesseremo la Corte dei Conti e la
Procura della Repubblica , affinché ciò che ingiustamente è stato sottratto in
termini di risorse alla città venga restituito ai cittadini.