Uno degli slogan preferiti da Leone era che avrebbe fatto di Policoro, una città giardino. infatti non si è fermato al solo cemento e capannoni industriali in centro città, lui è andato oltre, abbattendo sia a mare che al centro alberi, con la complicità di qualche sovraintendente regionale corrotto nell'animo. infatti in molte vie partendo da piazza a Ripoli stanno abbattendo uno dopo l'altro gli alberi ornamentali che caratterizzavano questa città. Il motivo, ripristinare i marciapiedi , anzi più che ripristinare di rappezzare , fare qualche intervento qui e la , giusto per prendere per il culo i cittadini per poi trovarsi da qui a qualche mese con gli stessi problemi. Come é successo per le strade nel centro urbano . non solo sporca ma anche brutta sta diventando Policoro in mano al Leone. loro che hanno esaltato a parole l'opera urbanistica degli anni 60 di La Cava, di cui quegli alberi erano parte ornamentale di questa città , ne
stanno abbattendo l'anima. infatti molti di questi alberi fanno parte dell' identità della città, abbaterli significa uccidere una parte di questa identità , mossi dalla brama di qualche appalto facile e di soluzione semplicistiche laddove si necessitavano interventi e soluzioni complesse che rispettasero la storia e il vissuto della cittá. Qualcuno. ci dica il nome del sovrintendente che ha consentito questo scempio , per dedicargli una piazza , quella di Attila o dell ignoranza.
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