E’ in svolgimento oggi in Piazza Mario Pagano a Potenza, la manifestazione organizzata da “Mo Basta
!” e che vede la partecipazione di non meno di 5mila persone, con numerose scuole cittadine e non, la presenza dei comitati provenienti da tutta la regione. La grande manifestazione di Potenza segue l’adozione, da parte dei sindaci Lucani, di delibere che chiedono al presidente della Regione Basilicata di impugnare lo “sblocca Italia”, diventato legge dello Stato con l’approvazione definitiva dal Senato e di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I manifestanti con striscioni e bandiere No Triv, sono in piazza, nonostante sia in atto un diluvio che però non fermato la partecipazione massiccia.
Dai presenti, ai quali hanno dato l’adesione numerosi movimenti e comitati, è giunta la partecipazione anche dei vescovi lucani e delle organizzazioni imprenditoriali e agricole.
In Basilicata – è stato ribadito dal palco in piazza Mario Pagano – le trivelle dei petrolieri, dopo la Val d’Agri e la Valle del Sauro, vogliono estrarre idrocarburi dal 70 % del territorio lucano , mentre l’articolo 38 “promette” di espropriare i territori e le comunità di decidere il nostro futuro.
L’articolo 38 della ormai legge “sblocca trivelle” del governo Renzi, così come è stata definit, vuole imporre decisioni sull’ambiente e la salute dell’intera regione e persino nel Mar Jonio, dove sono in attesa di autorizzazione numerose istanze.
“E’ inoltre in pericolo – hanno detto i rappresentati degli studenti delle scuole – il nostro futuro, costringendoci, dopo gli studi, ad emigrare. Non solo perchè qui non c’è lavoro, nonostante i nostri governanti dicano che il petrolio l’abbia invece creato, ma ciò è falso, ma anche perchè, se dovesse essere realizzato quello che le compagnie petrolifere vogliono fare, non solo si mortificherebbe il nostro futuro ma si inquinerebbe l’ambiente che è alla base di ogni attività umana”.
Il messaggio dalla piazza di Potenza è rivolto soprattutto al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella: “impugni subito questo “sblocca Italia”, prima che sia troppo tardi”.
La lotta – ribadiscono tutti – non si ferma quì, coinvolgerà l’intera regione e tutti i comuni lucani.
[*si ringrazianono i volontari ed i cittadini presenti alla manifestazione per l'invio delle foto inserite in tempo reale nell'articolo alla OLA]