Hanno la
memoria corta , hai la sensazione che ti vogliono prende in giro.
Le ultime
dichiarazione sull’estate di Padula , sono strabilianti , generiche , piene di
enfasi , che cercano di nascondere quello che si può definire un fallimento.
Si un
fallimento , se si pensa alle risorse ingenti messe in campo ( per le manifestazioni a Policoro tra soldi
APT Comune Cosvip ecc. siamo sull’ordine di 150 mila , in gran parte concentrato
nel mese di Agosto) e soprattutto un
fallimento in confronto alle intenzioni programmatiche annunciate in pompa
magna dall’assessore Padula.
Intanto il
Bando degli eventi , la prima versione abortì , infatti ne dovettero fare un
altro , diverso meno astruso e burocratico. Partito a maggio il bando partorì a
metà luglio . Alcune manifestazioni
uscite da quel Bando non si sono neanche svolte , a dimostrazione della bontà
di allora delle nostre ragioni.
La delibera
inoltre era un copia ed incolla , vizio questo molto diffuso , che di per se
non è un peccato mortale , anzi , ma sarebbe bene citare le fonti. Questo a
dimostrazione che non si hanno idee , ma quando copiano lo fanno anche male ,
quando va bene , ma in alcuni casi non sanno neanche il significato di quello
che hanno copiato.
Era il 18
aprile quando Padula dichiarò che: “L'obiettivo
più grande che abbiamo – ha spiegato Padula – è quello di destagionalizzare e
di partire il prima possibile. Infatti quest'anno Siritidestate partirà già a
giugno e questo è importantissimo.”
Infatti la cartellonistica
di siritede estate 2014 , non è uscita a
giugno ma solo a fine Luglio , altro che destagionalizzare……..
Ma le fanfaronate di Padula
non finiscono qua , infatti l’assessore dichiarò : “ : “Padula ha poi spiegato tutti gli aspetti che si muovono attorno al
concetto di città turistica. A cominciare dal Museo della Siritide, “il cui
obiettivo principale - ha spiegato l'assessore – è quello di inserirlo
all'interno della città attraverso l'organizzazione di un evento in stile
“Colobraro” nel Parco Archeologico, che avrà la finalità di collegarlo in
automatico alla zona Castello e ai Casalini e di farlo rivivere”. Oltre all'organizzazione dell'evento,
l'amministrazione ha rivelato che, molto probabilmente, le Tavole di Eraclea,
le cui originali sono conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli,
nel mese di luglio torneranno a Policoro.”
Intenzioni queste bellissime
, ma a che chiedono l’intervento di CHI L’HA VISTO.
L’uniche tavole Heraclea che abbiamo visto sono
quelle del PREMIO costato una barca di soldi , nato dall’asse Leone – Vetere-
Braia , alla cui rendicontazione aspettiamo il comune, per gli evidenti profili
penali.
Che cosa è stata l’estate
Policorese è testimoniato dal Buon articolo fatto di interviste agli operatori
di Gabriele Delia che pubblichiamo qui
sotto , nulla a che vedere con i centomila delle frecce Tricolori o la notte Bianca
dei 50 mila di Serafino di Sanza . Ripetitiva ed agostana , con l’unica nota
positiva , quella del risveglio del centro grazie soprattutto alle sere
organizzate dal Bar dei Portici ,
per il resto solo noia.
POLICORO – Si chiude
prematuramente, causa maltempo di questo inizio settembre, la stagione estiva
in riva allo Jonio, sponda Policoro. Estate caratterizzata da piogge e vento
per una buona parte. Come ogni anno cerchiamo di fare il punto della situazione
turismo nella città jonica. Siamo partiti da Torremozza, precisamente dalla
cittadella sull’acqua di Marinagri, contattando Marco Vitale, figlio del patron
Enzo: “Diciamo che a giugno e luglio il turismo è di fine settimana; ad agosto
fino al 5 niente di particolare, mentre dal 9 e fino al 23 c’è stato il tutto
esaurito e fino al 31 si è vista gente. A settembre poca roba, tranne un
convegno di fisica nucleare che si terrà qui da noi dove si registrano delle
presenze. Rispetto all’anno scorso siamo andati peggio a luglio e meglio ad
agosto; giugno e settembre le stesse presenze più o meno”. Dal turismo d’elite
ci siamo spostati poi sul Lungomare centrale di via Lido dove ce n’è uno più di
massa. Già dai primi giorni di settembre molti operatori hanno sbaraccato, nel
senso che hanno smontato il lido mobile o chiosco dichiarando conclusa, dal
loro punto di vista, la bella stagione. Tra i lidi aperti “La Stiva” di Michele
Colucci, una volta la Mecca del turismo jonico fino agli anni ’90: “Abbiamo
lavorato un mese in più per fare lo stesso fatturato del 2013. L’estate si è
concentrata in una settima dall’otto a subito dopo Ferragosto, poi un po’ di
gente che con il passare del tempo è diminuita sempre di più. Rispetto agli
altri anni ho notato un accorciamento del periodo di maggiore affluenza che
prima durava anche quindici giorni, mentre nel 2014 è stato di circa una
settimana. Forse chi sta da questa parte (lato sinistro quando si arriva da via
Lido ndr) ha pagato dazio dei pochi eventi svoltisi a parte una manifestazione
cinofila e una religiosa”. Di fronte lo “Smitmer Sun Smine” ha chiuso i
battenti il 31 agosto e così andiamo a trovare Rocco Tarsia nel pub
“Smitherson” di via G. Cesare nel centro urbano: “Quest’anno ho avuto un calo
di fatturato del 50% nonostante abbia aperto prima rispetto al 2013 e abbia
contenuto i prezzi delle bevande; nell’ultima settimana di agosto ho lavorato
bene per il resto ordinaria amministrazione”. Dall’altro lato della Duna attrezzata
anche la “Friggitoria” è closed già da qualche giorno, ma siamo andati alla
ricerca di Antonio Scarcia e famiglia: “Luglio e settembre meglio un anno fa,
agosto si è lavorato”, osserva Antonio che nel quartiere Delfino/Marina Azzurra
gestisce il ristorante “La Rosa dei venti”;
“purtroppo però –aggiunge la moglie- da noi la stagione è troppo corta:
un mese appena”. Continuiamo il nostro tour della Duna attrezzata e ci
imbattiamo in Giuliana Vitarelli del chiosco “Camelot Beach”: “Non so gli altri
ma anche noi fino a luglio siamo stati fermi, mentre dal 5 agosto e fino alla
fine del mese si è lavorato. Non posso
fare paragoni con il passato perché quest’anno è la prima volta che apriamo
anche se nel 2013 avevamo qui vicino un ristorante, ma paragoni non se ne
possono fare perché hanno due gestioni diverse, il secondo sicuramente ha più
costi”. Infine Gianni del “Terzo Girone”, l’ultima attività mobile aperta
domenica scorsa: “I titolari Nicola ed Angela sono stati coraggiosi e non
demoralizzarsi di fronte al fatto che fino al 31 non c’è stato movimento;
fortunatamente dal 5 fino ai primi giorni dopo Ferragosto si è vista molta
gente; finito l’effetto del giorno dell’Assunzione tutto purtroppo è ritornato
alla normalità”. Il leit motiv di tutti gli operatori da noi sentiti è che
l’estate continua a durare ancora troppo poco.
Gabriele Elia