lunedì 7 luglio 2014

Ospedale di Policoro ; convocato il consiglio comunale aperto. Dopo cittadinanza Attiva anche UGL e Policoro è tua in mobilitazione.

L'amministrazione comunale, ha convocato per il 15 Luglio un consiglio comunale aperto per discutere della  grave situazione dell'ospedale di Policoro.

La mobilitazione iniziata da cittadinanza attiva con il presidio davanti all'ospedale e la distribuzione dei
volantini sta dando i suoi primi frutti. Congiuntamente ieri UGL Regionale  (unico sindacato che in questi anni si è occupato della situazione critica del nostro ospedale) ed il movimento civico Policoro è Tua si sono incontrati per discutere dei problemi annessi all'ospedale.

Ugl e Policoro è Tua su Ospedali di Policoro e Tinchi.
“Nel corso degli ultimi anni e dopo l’accorpamento delle ASL 4 e 5 nell'ASM di Matera si è
assistito ad un graduale e sistematico ridimensionamento dell’Ospedale di Policoro. Nel vecchio Piano Sanitario Regionale si prevedeva il potenziamento del Pronto Soccorso e di alcuni reparti ad esso direttamente collegati come la Cardiologia (UTIC), Ortopedia, Rianimazione. Ad oggi non solo l’organico è sottodimensionato, ma sono diminuiti anche i posti letto a fronte di un aumento dell’utenza e delle prestazioni, dovuto ai ricoveri provenienti da un bacino di utenza accresciuto dalla chiusura di ospedali limitrofi calabresi, di Tinchi e dei reparti dell'ospedale di Chiaromonte a cui afferiva l'utenza del Senisese e del Pollino. Nella sola area medica ,l’UGL ha verificato che da 54 medici previsti ad oggi sono in servizio 22 unità e i posti letto sono passati da 227 a 107, a fronte dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera che dispone di circa 500 posti letto”.
E’ quanto è emerso durante l’incontro svoltosi a Policoro tra l’Ugl Basilicata con i segretari regionali, Giovanni Tancredi e Pino Giordano e Ottavio Frammartino portavoce del movimento politico ‘Policoro è tua’.
“Il solo reparto di Medicina ha 24 posti letto, la Rianimazione solo 3, numeri insufficienti vista l’utenza e soprattutto l’invecchiamento della popolazione che nel giro di 10-15 anni vedrà raddoppiare gli ultra sessantacinquenni. I dati parlano chiaro : Il Pronto Soccorso di Policoro effettua circa 24.000 prestazioni l’anno. C’è una cronicità strutturale e di organico, non solo emergenziale, nei reparti di Ortopedia (previsti 8 medici con 4 in servizio), Pronto Soccorso (previsti 4 medici, ma ne mancano 2), Cardiologia, Fisiatria (50.000 prestazioni con 1 solo medico), Utic - Rianimazione (dove aleggia un progetto di ridimensionamento), Radiologia (con circa 19.000 prestazioni con soli 4 medici sui tre presidi ospedalieri), per non parlare poi - hanno proseguito Tancredi, Frammartino e Giordano - della progressiva precarietà di altri reparti e la mancanza dell’ambulanza 118 medicalizzata spostata a Tinchi. Infine, ma non ultimo vi è la soppressione degli ambulatori di Allergologia, Oncologia, Chirurgia vascolare e Urologia, i cui specialisti avevano convenzioni esterne. Inoltre si registrano tempi biblici per le attese di visite ospedaliere. A tutto ciò dobbiamo aggiungere e ribadire che smembrare l’ospedale e non potenziarlo significa non garantire il diritto alla salute che dovrebbe essere valido per tutti i cittadini italiani da Policoro a Trento. I tagli ai bilanci sanitari non devono pesare sulla salute dei cittadini, ma, se risparmio deve esserci, deve essere fatto sul business delle case farmaceutiche e delle strutture private, alimentando invece una buona gestione del pubblico. Pur in considerazione della bassa densità di popolazione nel vasto territorio Metapontino - entroterra Jonico, i servizi devono essere garantiti equamente senza accentrare tutto nella struttura ospedaliera di Matera. Il Piano Sanitario della Regione Basilicata deve ridare all’Ospedale di Policoro la centralità che gli spetta e il giusto ruolo di Pronto Soccorso Attivo, come previsto nel Piano e per tanto ci assoceremo unitariamente ai Comuni,ai cittadini ed a tutti quanti hanno a cuore le sorti dell’Ospedale di Policoro, a mobilitarsi per difendere il proprio diritto alla salute. Auguriamo ora che dalle parole si passi ai fatti essendo noi abituati a vedere i politici come coloro che ‘promettono certo ma, vengono meno sicuro’: delle notizie relative all’imminente spostamento del Centro Dialisi di Tinchi di Pisticci a Matera, chiediamo al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, all’Assessore Regionale alla sanità, Flavia Franconi, al Sindaco di Matera, nonché Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asm, Salvatore Adduce, di mantenere gli impegni assunti e promesse fatte sull’ospedale di Tinchi. Se così non fosse ossia, un’eventuale spostamento del centro dialisi da Tinchi a Matera - concludono Tancredi, Frammartino e Giordano - provocherà non poche angosce nei tantissimi pazienti che per sottoporsi a dialisi, saranno costretti a percorrere centinaia di chilometri.
Va sottolineato che i dializzati sono pazienti multipatologici, e che subire ulteriore stress psicoemotivo e fisico potrebbe essere per loro fatale. Allora vorremmo essere smentiti dalla politica, se dovessimo aver ragione su trasferimento della dialisi di Tinchi a Matera, meglio sarebbe allora spostarla a Policoro”.