martedì 8 luglio 2014

Leone Contra Legem, illegittima la nuova Giunta

 La forte volontà di chiudere una crisi che ormai era aperta da oltre 4 mesi
che  immobilizza un’amministrazione che fin ad ora non ha certamente brillato per attivismo e capacità programmatica, e la strutturale carenza giuridica amministrativa che segna atavicamente l’amministrazione Leone , si voleva con la nomina ad assessore di Domenico Bianco ex capogruppo di Forza Italia,  uno dei ribelli berluscocomunista che aveva messo a dura prova l’amministrazione , doveva rappresentare l’inizio di una nuova era. Ma come dice il vecchio proverbio la gatta frettolosa fa i figli ciecati, infatti  la giunta viene composta ignorando la recente legge (56/2014)  che anche in caso di parziale composizione della giunta si ha l’obbligo di  assicurare la “parità di genere” attraverso la previsione di almeno il 40% di donne (o di uomini) in giunta, pena l’illegittimità della Giunta e degli atti dalla stessa approvati. Infatti la così detta legge Derio entrata in vigore l’aprile scorso (legge 56/2014) all'articolo 1 comma 137   dispone la presenza di almeno il 40% di genere dell’altro sesso.  Mentre non  imponeva nessun obbligo alla passata giunta essendo la stessa costituita prima dell’entrata in vigore di tale disposizione , oggi la norma va letta come finalizzata al riequilibrio della rappresentanza in sè, il provvedimento con cui il Sindaco, a norma dell’art. 46 del TUEL, nomina nuovi assessori o ne sostituisce alcuni, in questo caso non può ignorarla. Infatti l’attuale giunta composta da cinque assessori più il sindaco doveva contare almeno la presenza di due donne invece dell’unica presenza attuale. 
Ma Leone non è nuovo ad atti  Contro legem, non è il primo atto 
non sarà l’ultimo. Oggi diffideremo il sindaco il segretario comunale ad applicare la legge 56/2014 con il riequilibrio di almeno un altro assessore di genere , altrimenti impugneremo tutti gli  atti che eventualmente approveranno perché illegittimi. Se entro 10 giorni non avremmo risposta alla nostra richiesta chiederemo l’intervento del prefetto e del ministero dell’interno.