martedì 6 maggio 2014

Lo Scandalo formazione, briciole ai corsisti e tutor strapagati

di FILIPPO MELE

SCANZANO JONICO - «Ci sentiamo sfruttati e truffati. A noi 500 euro, ai tutor 5600. E fra
questi c’era chi firmava e se ne andava a fare un secondo lavoro. Come un consigliere comunale. Di fatto nel corso del nostro stage, gestito dall’Ageforma di Matera, abbiamo solo tagliato miliardi di coriandoli per il Carnevale». Così 5 stagisti del programma Copes (Azione di contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale) della Regione Basilicata hanno scritto nella loro denuncia consegnata all’avvocato Raffaello Ripoli che l’ha protocollata alla Guardia di finanza al fine di rendere edotta l’autorità giudiziaria.

La Gazzetta è entrata in possesso del documento. Una denuncia amara e piena di rabbia: «Siamo disoccupati a reddito zero e, mentre partecipavamo al programma Copes ci è stato proposto dall’Ageforma di prendere parte ad uno stage formativo nel settore turistico in prosecuzione del modulo precedente. Tra modulo Copes e stage saremmo stati impegnati da ottobre 2013 fino a febbraio 2014, per 200 ore, presso aziende turistiche, con una indennità di 800 / 1000 euro e con attestato di qualifica riconosciuto dalla Regione». I cinque accettarono: «Dopo aver iniziato lo stage, però, ci venne consegnato un regolamento in cui era indicata una remunerazione di 2,50 euro l’ora per un totale di 500, senza tolleranza sulle assenze, anche per malattia, pena la decurtazione del già misero compenso. Ci rifiutammo di firmare il contratto ma ci fu detto che, nel caso, vi era la probabilità che non avremmo percepito neanche i soldi del Copes e quelli dello stage sino ad allora. Intimoriti e presi dallo stato di bisogno estremo firmammo».

Ma vi è di più: «Lo stage anziché in aziende turistiche venne effettuato presso la Pro loco di Scanzano nei locali dell’associazione Emergenza radio di via De Gasperi. Per tutta la sua durata abbiamo solo fatto una intervista sulla storia del nostro paese a varie persone e tagliato miliardi di coriandoli per il carnevale. Una delusione. Ma c’era chi guadagnava sproporzionatamente. In particolare, uno dei tutor, consigliere comunale, a volte, veniva a firmare la presenza per poi recarsi sul suo luogo di lavoro. Sul sito Ageforma abbiamo visto che costui aveva percepito 5.600 euro per una prestazione inesistente». Ed ecco la conclusione dei cinque stagisti Copes delusi: «A chi tanto a chi niente. Da qui la nostra denuncia».


Considerazione su FB di 

Francesco Antonio Rizzo La cosa ancora piu' singolare, però, è la conclusione degli stagisti: "A chi tanto e a chi niente". Se viene confermata questa affermazione, viene da evidenziare che il disvalore della vicenda non è nel fatto che denaro pubblico veniva rubato, ma che ad alcuni fosse consentito di rubare di più e ad altri meno. Davvero una bella storia. Non c'è che dire