domenica 13 aprile 2014

Il bonus idrocarburi è diventato una chimera. Tutti ne parlano, nessuno ne conosce i futuri sviluppi.

Il bonus idrocarburi è diventato una chimera. Tutti ne parlano, nessuno ne conosce i futuri sviluppi.

La Lucania è terra di boschi, di acqua e di petrolio. Con riferimento particolare a quest'ultima
risorsa, nella sola valle del fiume Agri, e un pò più a monte nella zona dell'alto Sauro, gli addetti ai lavori hanno stimato una presenza di idrocarburi davvero importante.
Il primato energetico
E' un fatto che più dell'80 per cento della produzione nazionale di idrocarburi sia concentrata in questa piccola regione del sud Italia, e che dal sottosuolo lucano venga estratto tanto petrolio da soddisfare, ogni anno, circa il 6-7 per cento del fabbisogno energetico degli italiani.
Parliamo del più grandegiacimento di idrocarburi in Europa su terraferma, e crediamo di non essere del tutto avulsi dalla realtà, se riteniamo che le riserve siano stimate per difetto...
Il contentino che scontenta tutti
In virtù del contributo energetico che la Basilicata da alla nazione ormai da decenni, una legge dello Stato ha istituito il Fondo per la riduzione del prezzo dei carburanti alla pompa, di cui tutti i cittadini lucani residenti, di maggiore età e provvisti di patente di guida, possano usufruire annualmente.
Si tratta di uno sconto sul prezzo di benzina e gasolio, possibile grazie all'utilizzo di una carta prepagata, rilasciata da Poste Italiane S.p.A. previa richiesta dell'avente diritto, e ricaricata sulla base delle risorse del Fondo, accumulate l'anno precedente. Derivano direttamente dall'aumento del 3% (dal 7 al 10 %) delle royalties che il titolare delle concessioni di coltivazione di idrocarburi deve per legge allo Stato italiano, per ogni anno di concessione. E' il Bonus Idrocarburi.
Significato e funzione del Bonus
Non si tratta di una forma di assistenzialismo, e neppure di compensazione ambientale, perché questo bonus è inteso quale "generico ristoro del consumo energetico, in favore dei residenti" (come ha definitivamente stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza n. 4134 del 06/08/2013).
In buona sostanza, la ratio della norma è quella di privilegiare il legame tra la provenienza delle risorse energetiche e i soggetti destinatari, in applicazione del principio di territorialità.
Bene, fin qui ci siamo arrivati, e un punto definitivo alla questione sembra sia stato finalmente messo ma...a questo punto, il Bonus dov'è? Che fine ha fatto?
Sappiamo che i lucani hanno potuto incassare i primi 100,70 euro riferiti all'anno 2010, mentre non tutti gli aventi diritto si sono visti accreditare la somma di 140,25 euro spettante per il 2011.
Del contributo per gli anni 2012 -13, al momento in cui si scrive, ancora non vi è traccia.
L'ultimo comunicato ufficiale del Ministero dello Sviluppo economico porta la data del 18.11.2013.
In esso è riportata la notizia della temporanea sospensione dell'erogazione dei contributi. Contestualmente vi si dice che entro alcuni mesi saranno consegnate le carte prepagate a coloro che nel corso del 2013 ne abbiano fatto richiesta.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole, se non la rinnovata consapevole amarezza che, oltre al danno (quello per una regione produttrice di petrolio, in cui il prezzo dei carburanti è paradossalmente più elevato anche di 10-12 centesimi che in molti altri luoghi della penisola) i lucani hanno avuto l'ennesima beffa.
Essi sapevano dai tempi antichi che "Cristo si è fermato ad Eboli". Speravano ora che almeno il bonus tanto propagandato avrebbe fatto un pò più di strada, piuttosto che fermarsi ancor prima di Eboli.
Tratto da news.supermoney.eu