Che
fine ha fatto lo strumento definito dal Sindaco Leone “imprescindibile per la
tutela
dell’ambiente?”
Maiuri |
L’amministrazione
Comunale di Policoro, con la riunita assise del 5 febbraio 2013, all’unanimità
ha deliberato l’adesione, a quello che ad oggi può definirsi un eccezionale
modello di governance multilivello detto “patto dei Sindaci” o “convenant of
mayors”, ossia quello strumento, lanciato dall’Unione Europea volto ad
aumentare l’efficienza energetica ed incentivare l’utilizzo di fonti
rinnovabili. Tale dispositivo prevede anche contributi e finanziamenti a favore
di quei Comuni che intraprendono azioni volte a ridurre le emissioni di CO2, almeno
del20% entro il 2020.
Aderire
al Patto dei Sindaci, comportava però poi ben altre azioni e strategie da
intraprendersi oltre la mera deliberazione in consiglio comunale, i firmatari,
infatti con la deliberazione in consiglio, assumono un impegno serio volto a
raggiungere l’ambizioso obiettivi di ridurre le emissioni di CO2
stabiliti.
Nello
specifico l’amministrazione avrebbe dovuto, successivamente alla formale
adesione avvenuta con la deliberazione in consiglio:
1) individuare
adeguati strumenti finanziari e risorse umane per preparare un Inventario delle
Emissioni di Base (IEB).
2) Preparare
o far preparare, e presentare in consiglio comunale, un (PAES) Piano d'azione per l'energia sostenibile, comprendente misure
concrete per il raggiungimento delle finalità stabilite dal patto ed inviarlo
poi alla commissione europea per i successivi adempimenti del caso.
3) Mobilitare e coinvolgere la società
civile e predisporre un sistema di monitoraggio degli obbiettivi e delle azioni
previste dal Paes.
La valutazione del bilancio
energetico infatti comprende tutti i settori: domestico, produttivo, edile come
anche agricolo. La formazione dei cittadini dunque rappresenta uno dei
capisaldi indispensabile del patto dei Sindaci, necessario per il
raggiungimento dell’obbiettivo prefissato.
A distanza di ben oltre 13 mesi, dalla
deliberazione in questione, sul sito della Commissione Europea ad oggi, del
PAES (il Piano d'azione) che il comune
di Policoro avrebbe dovuto presentare
entro un anno non c’è traccia, nemmeno tra quelli in corso di valutazione.
L’amministrazione Leone, a guida
della nostra città, insomma non è riuscitaa dar seguito efficacemente agli
impegni assunti con la Commissione Europea. Uno dei tanti esempi di
inconcludenza amministrativa risoltasi in un paio di comunicati stampa e gran
fumo negli occhi di quei cittadini che, per diverse vicissitudini, meno seguono
tali lavori.
Sono già 23 i comuni sospesi dal
patto dei Sindaci, Policoro se l’amministrazione non si dà una mossa sarà il
ventiquattresimo, e con il fallimento del progetto addio anche a contributi
e finanziamenti europei.
Giuseppe
Maiuri coordinatore cittadino Policoro Futura