martedì 18 febbraio 2014

Quella discarica a cielo aperto in cui Leone ci sta costruendo una città

 Pubblicheremo un articolo del dott.re  Farina medico che  parla con
cont.quartiere oggi f.to Karakteria
preoccupazione della discarica di materiale solido urbano , mai bonificata in cui oggi il prode Leone, con disinvoltura ci sta costruendo sopra una città (vedi foto). Quello del contratto di quartiere è un fallimento annunciato , partito come un intervento di riqualificazione urbanistica , dove oltre all'intervento  pubblico (6  milioni di euro) era previsto l'intervento privato ( 35 milioni) dove  vi era una prescrizione , quello dello spostamento dello stadio comunale per permettere tale investimento , di cui nessuno ha fatto rispettare.  Ad oggi dell'intervento privato non vi  è neanche l'ombra , quello pubblico va a rilento e zeppo di varianti che ne stanno gonfiando il costo delle opere , i ribassi d'asta utilizzati come mance
 (senza per altro le dovute autorizzazioni). Poi c'è la vergognosa storia dei terreni e le transazioni , terreni di proprietà comunali alcuni assegnati altri occupati da abusivi che sono illecitamente costati tanti soldi alle casse del comune, soldi spesi ingiustificatamente con provvedimenti amministrativi che sottoporremo all'attenzione della corte ( dei conti (poi vedremmo caro Leone chi si dovrà vergognare per aver svaligiato le casse del comune). Basterebbe leggere la delibera della commissaria Iaculli nel 2007 per capire la fondatezza delle nostri tesi . Ma questo è nulla  a confronto che li vi era una discarica del comune di Policoro, sito utilizzato fino al 1975 , solo dopo questa data con un'ordinanza di Guido Vicino fu vietato di  utilizzare quel sito in pieno centro. Successivamente quello munezza fu coperta da alcuni assegnatari con misto stabilizzato ed altro terreno e ricompattato come possiamo dimostrare da alcuni documenti in nostro possesso , ma anche da numerose testimonianze. Infatti invece di isolarmi come ha chiesto Leone in modo vergognoso e con una violenza inaudita , la gente che conosce quella storia è pronta a Testimoniare ( tra l'altro inaspettatamente sto incassando solidarietà inaspettate altro che isolamento ) , per aiutarci a ricostruire la vicenda di una delle discariche più grandi di Policoro , e come era consuetudine in quel periodo non autorizzata. Ci spiace che Leone preoccupato per un'altro suo fallimento, per incapacità e rozzezza, visto che lui non conosce la storia della città che amministra, ma soprattutto invece di verificare cosa realmente sta succedendo a salvaguardia della salute dei cittadini da sindaco e da medico  , pensa alla tutela della speculazione edilizia , si informi se è vero o no che l'anno scorso vi è stata un'ordinanza di pericolo imminente per ritrovamento di una sostanza pericolosa  per l'uomo fatta della ASL di cui io scrissi su questo blog il Febbraio scorso a cui dopo un anno non mi è stata data risposta ? Continuammo a chiedergli un confronto in piazza con documenti alla mano. 


Dai documenti storici ricavati dall' Alsia e dalle molteplici testimonianze pubblicate sul blog di Ottavio Frammartino in data 11 febbraio 2014, parrebbe che effettivamente nell' area del Contratto di Quartiere esista una discarica incontrollata dismessa.
Non si tratta di illazioni ma di fatti documentati.
Al sindaco di Policoro, in virtù del mandato conferitogli dai cittadini e della fiducia che la città di Policoro gli ha affidato, chiediamo che compia come dovere primario azioni volte alla difesa della salute dei suoi cittadini.
Pare stabilito che in quei suoli siano sepolti tonnellate di rifiuti, ma anche se non lo fosse, se non esistessero i documenti scirtti nero su bianco e i ricordi vividi di molti policoresi a testimoniare l’esistenza di una discarica dismessa, anche se ci trovassimo in presenza del semplice dubbio che si stiano costruendo parchi e palazzi su rifiuti di diversa ed ignota origine (probabilmente rifiuti solidi urbani ed inerti anche tossici derivati dall'edilizia- solventi, vernici, guaine d'isolamento, fibre d' amianto ecc.), non è assodato il diritto delle persone di questa città a ricevere risposte chiare e altrettanto documentate e ad d essere tutelati? E non è dovere del suo sindaco rispondere con documenti altrettanto chiari e tutelare la salute dei cittadini e rassicurarli?
Appare superfluo aggiungere che, qualora fosse presente del percolato, qualsiasi movimentazione delle matrici presenti potrebbe aggravare lo stato di inquinamento delle falde acquifere di cui è ricco il territorio e di conseguenza raggiungere i pozzi da cui vengono attinte le acque per irrigare i campi agricoli ed abbeverare animali. Non da ultimo pretendiamo di essere rassicurati, con fatti e documenti incontrovertibili, anche sulla valutazione di eventuali gas o vapori che potrebbero inconsapevolmente essere inalati dagli operai che lavorano in quei cantieri o dai cittadini residenti nelle vicinanze o da quelli che acquisteranno quelle case e dai bambini che giocheranno in quei parchi.
Il Sindaco ha la competenza, l' autorità ed il dovere di emanare un' ordinanza che pretenda di accertare la bonifica completa del luogo prima di costruire, proprio in virtù dell' urgenza e dell' indifferibilità dei fatti. Ha il compito, che la città gli ha affidato, di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino la salute dei cittadini. Perimetrazione, caratterizzazioni delle matrici, bonifica del territorio con il coinvolgimento delle figure professionali (ingegneri, geologi, chimici, imprese ed operatori) e con gli strumenti necessari alla messa in sicurezza.
Creeremmo tanti posti di lavoro (molti più posti di lavoro) liberandoci dai veleni invece di costruirci sopra e molte più opportunità se ognuno di noi pretendesse di veder riconosciuti i propri diritti (in primis quello alla salute) e se ognuno di noi affrontasse con sincero spirito civico i propri doveri.

COMPETENZE DEL SINDACO QUALE RAPPRESENTANTE DELLA COMUNITA' LOCALE. Articolo 50, comma 5 del T.U. 267 del 18/08/2000: In particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale.

COMPETENZE DEL SINDACO PER L'ADOZIONE DI ORDINANZE CONTINGIBILI ED URGENTI Articolo 54 commi 2 e 3 del T.U. 267 del 18/08/2000. Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale: Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire edeliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini; per l'esecuzione dei relativi ordini può richiedere al prefetto, ove occorra, l'assistenza della forza pubblica."
Dott. Gian Paolo Farina
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