Marcello Pittella il
Gladiatore trova un’altra polpetta avvelenata nel suo camino verso la Presidenza della Regione Basilicata , una bombetta che potrebbe esplodere ,
fuoco amico , messa li dal suo amico – nemico santarcongiolese eterna promessa
da incarico di sottosegretario , quel simpaticone di Vituccio De Filippo.
Ieri come avevamo annunciato
il GUP Tiziana Petrocelli nel rinviare a giudizio tutti i
consiglieri Regionali per la vergognosa storia di rimborsopoli o scontrinopoli
, ha accettato la costituzione in giudizio della regione Basilicata disposta dall’
ormai ex governatore Vito De Filippo nei confronti dei consiglieri Regionali
escludendo la vecchia giunta da tale procedimento. In poche parole , paradossalmente contro Pittella , Castelluccio, Mollica nel processo oltre ai PM
vi sarà contro anche la regione , mentre per il rieletto Benedetto Nicola , avendo
deciso la costituzione nella giunta con De Filippo , il GUP ha deciso che non potendo deliberare
contro se stesso , la regione non può costituirsi.
Le conseguenze di tale decisione possono portare
alla decadenza del neo eletto governatore in base all’articolo 3 comma 4 della legge 154
del 1981 dice testualmente: Art. 3 “[Non può ricoprire la carica di
consigliere regionale, provinciale, comunale o circoscrizionale” chi :
comma 4 ; “colui che ha lite pendente, in quanto parte in un
procedimento civile od amministrativo, rispettivamente, con la regione, la
provincia o il comune.
Il
problema si potrebbe già creare già nella prima riunione del consiglio regionale quando si dovranno
convalidare gli eletti nell’assemblea regionale. Infatti la legge del 17 febbraio 1968, n. 108 "Norme
per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a statuto normale."
Titolo
IV art. 17 dice testualmente ;
In sede di convalida il Consiglio regionale deve
esaminare d'ufficio la condizione degli eletti e, quando sussista qualcuna
delle cause di ineleggibilità previste dalla legge, deve annullare la elezione
provvedendo alla sostituzione con chi ne ha diritto. Tra l’altro la legge specifica che : Le deliberazioni di cui al presente articolo
sono adottate d'ufficio o su istanza di qualsiasi cittadino elettore della
regione. Possono essere promosse anche dal Commissario del Governo nella
regione
Basta l’azione di un cittadino elettore qualsiasi per porre il
problema
Quindi il primo scoglio per Pittella e i consiglieri indagati da
superare potrebbe essere quello della convalida , perche superato questo
scoglio , (che comunque delegittimerebbe l’operato del consiglio ) Pittella
avrebbe il tempo :
1)
Potrebbe ritirare la delibera di costituzione
parte civile alla prima udienza alla faccia della legalità e tutela degli
interessi della regione, salvando il suo trono ,
2)
oppure
tentare la via più complicata che la decadenza è applicabile nella fattispecie
per i Consiglieri Regionale , status che non può essere applicato al presidente
di Regione che viene eletto a suffragio diretto.
Comunque vada è una legislatura a rischio nata
sotto il segno del GRATTA GRATTA.
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