martedì 17 dicembre 2013

Rimborsopoli inguaia Pittella. Rischia di andare a casa al primo giorno

Marcello Pittella il Gladiatore trova un’altra polpetta avvelenata nel suo camino verso la Presidenza della Regione Basilicata , una bombetta che potrebbe esplodere , fuoco amico , messa li dal suo amico – nemico santarcongiolese eterna promessa da incarico di sottosegretario , quel simpaticone di Vituccio De Filippo.
Ieri come avevamo annunciato il GUP Tiziana Petrocelli nel rinviare a giudizio tutti i consiglieri Regionali per la vergognosa storia di rimborsopoli o scontrinopoli , ha accettato la costituzione in giudizio della regione Basilicata disposta dall’ ormai ex governatore Vito De Filippo nei confronti dei consiglieri Regionali escludendo la vecchia giunta da tale procedimento. In poche parole , paradossalmente contro Pittella , Castelluccio, Mollica nel processo oltre ai PM vi sarà contro anche la regione , mentre per il rieletto Benedetto Nicola , avendo deciso la costituzione nella giunta con De Filippo ,  il GUP ha deciso che non potendo deliberare contro se stesso , la regione non può costituirsi.
Le conseguenze di tale decisione possono portare alla decadenza del neo eletto governatore in base all’articolo 3 comma 4 della legge 154 del 1981 dice testualmente: Art. 3 [Non può ricoprire la carica di consigliere regionale, provinciale, comunale o circoscrizionale” chi :
comma 4 ; “colui che ha lite pendente, in quanto parte in un procedimento civile od amministrativo, rispettivamente, con la regione, la provincia o il comune.

Il problema si potrebbe già creare già nella prima riunione del consiglio regionale quando si dovranno convalidare gli eletti nell’assemblea regionale. Infatti la legge del 17 febbraio 1968, n. 108 "Norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a statuto normale."

    Titolo IV art. 17 dice testualmente ;
In sede di convalida il Consiglio regionale deve esaminare d'ufficio la condizione degli eletti e, quando sussista qualcuna delle cause di ineleggibilità previste dalla legge, deve annullare la elezione provvedendo alla sostituzione con chi ne ha diritto. Tra l’altro la legge specifica che : Le deliberazioni di cui al presente articolo sono adottate d'ufficio o su istanza di qualsiasi cittadino elettore della regione. Possono essere promosse anche dal Commissario del Governo nella regione 
Basta l’azione di un cittadino elettore qualsiasi per porre il problema
Quindi il primo scoglio per Pittella e i consiglieri indagati da superare potrebbe essere quello della convalida , perche superato questo scoglio , (che comunque delegittimerebbe l’operato del consiglio ) Pittella avrebbe il tempo :
1)     Potrebbe ritirare la delibera di costituzione parte civile alla prima udienza alla faccia della legalità e tutela degli interessi della regione, salvando il suo trono ,
2)      oppure tentare la via più complicata che la decadenza è applicabile nella fattispecie per i Consiglieri Regionale , status che non può essere applicato al presidente di Regione che viene eletto a suffragio diretto.  

Comunque vada  è una legislatura a rischio nata sotto il segno del GRATTA GRATTA.

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