domenica 3 novembre 2013

Discarica per rifiuti petroliferi a Colobraro?

 Apprendiamo da cittadini preoccupati che ci scrivono e dai blog locali la notizia di un progetto
discusso al comune di Colobraro in pieno ferragosto di un’ennesima discarica di rifiuti non pericolosi da realizzarsi nel comune di Colobraro vicino alla vecchia discarica di RSU. Il 26 agosto 2013 con deliberazione del consiglio comunale n.20 (in totale 6 componenti, con 5 si e 1 no ) il comune di Colobraro deliberava per dar corso a un progetto di costruzione e gestione di una discarica di rifiuti non pericolosi presentati da un raggruppamento d’imprese …

Ne fanno parte la ProgettoAmbiente scarl , Lista appalti srl, Ecoland srl con formula di project financing ( una sorta di autofinanziamento per l’opera con rientro economico successivo) da realizzarsi nel comune di Colobraro nei pressi della vecchia discarica di rsu.

Nello stesso consiglio comunale il sindaco di Colobraro raccoglieva allo stesso tempo il totale dissenso del comitato cittadino contrari alla realizzazione della discarica.

E’ chiaro che tutti sanno che il Basso Sinni non produce rifiuti non pericolosi né quantomeno petroliferi (parte contemplati nel catalogo dei non pericolosi) e che invece in osservanza alle direttive europee si sta avviando verso una raccolta differenziata spinta e una riduzione dei rifiuti prodotti con politiche di sostenibilità.

Ci avevano provato altre imprese circa 5 anni fa a presentare un progetto simile a Colobraro, ma la popolazione lo respinse fermamente.
Abbiamo già detto no alle trivelle nel Basso Sinni e non accetteremo in nessun modo alcuna discarica di rifiuti petroliferi e simili non pericolosi nel nostro territorio .

Siamo nel terzo millennio e ancora parliamo di discariche e monnezza da portare in casa propria, per quali interessi ?

Avevamo già ribadito che il petrolio non si può estrarre perché consuma acqua e produce rifiuti in maniera esponenziale ,per cui oltre ai danni delle trivellazioni non possiamo tollerare in alcun modo quelle dei rifiuti che dovrebbero esseri riversati sul nostro territorio. Emblematico è il caso di Pisticci scalo e della filiera dei rifiuti petroliferi che gli amministratori regionali vorrebbero far passare addirittura come opportunità, ribadiamo per quali interessi ?

I motivi vanno dal danno d’immagine e turistico, ai rischi per la salute, al probabile inquinamento delle falde sotterranee e superficiali del Basso Sinni e del Metapontino, ai danni sui prodotti agricoli. I luoghi oggetto del progetto (nei pressi della vecchia discarica di rsu di Colobraro )sono ad alto rischio idrogeologico e solo gli alberi possono essere piantati in quelle zone, (ne sono testimonianza gli incidenti accaduti alla discarica di rsu già presente).

Abbiamo ribadito che una classe politica che cerca speranze nei rifiuti e nelle trivelle è una classe politica morta.


Il sindaco di Colobraro ritiri subito questa delibera che lo vede in pieno ferragosto discutere di questo necrologico evento per tutto il Basso Sinni, ultime valli ancora non inquinate della Basilicata che non devono diventare l’immondezzaio della filiera petrolifera o di chissà quali altri rifiuti provenienti da altre regioni .[No Scorie Trisaia]