Tanta gente , mano per la mano per dire un forte no alle Trivelle a Mare. Vi è ormai una forte
consapevolezza nei Lucani che il petrolio sia la il male di tutti i mali , il forte sospetto che sIa servita ad arricchire i soliti noti ed impoverire la popolazione Lucana ed inquinare in modo irreversibile il territorio.
Questa è la terza edizione di una manifestazione che sta caratterizzando ormai le estati Policoresi , senza nessun costo , dove volontariato e mobilitazione civile unito a un grande amore per questa terra , ne fa una miscela che riesce a mobilitare migliaia di persone nella consapevolezza che la natura è un dono di dio e questa va protetta e non violentata , l'acqua e il mare la fonte della vita.
Il movimento no triv è riuscito con pochi soldi (nessun contributo pubblico ) a fare un'operazione miracolo , quella di una battaglia politica contro le trivelle è una unica e grande operazione di promozione del territorio , infatti da tre giorni i media parlano di questa città , del suo mare e della sua spiaggia. Qualche amministratore dovrebbe dovrebbe imparare invece di sparlare
e spendere risorse per manifestazioni inutili.
Comunicato No Triv
E’ stata una giornata
splendida, per il cont, l'acqua e il mare sono la fonte della vitaributo particolare che ci è arrivato da persone splendide
di un gruppo composto di diversamente abili ospitati nel circolo Aquarius e nel
Circolo Velico Lucano. Li vogliamo ringraziare uno per uno, sapendo che per
loro è stato molto faticoso tenere il passo nell’organizzazione della catena.
La catena umana contro le estrazioni petrolifere cresce di anno in anno, oggi
eravamo incirca
7.000 e siamo
alla terza edizione, la consapevolezza di difendere la propria acqua e il
proprio mare cresce di giorno in giorno. La politica dei grossi interessi e
della speculazione petrolifera in Basilicata e nel mar Jonio si arrenda, sarà
travolta dai movimenti cittadini se non ha in democrazia rispetto per le
popolazioni.
I progetti di trivellazione sulle sorgenti
del fiume Agri vanno fermate (25'000 barili previsti nel memorandum tra Regione
Basilicata e Governo) , le istanze di ricerca petrolifera nel mare Jonio (sono
arrivate a 14 ,da Gallipoli a Catanzaro ) vanno bocciate dal
Ministero dell’Ambiente . Migliaia di posti si lavoro si perderebbero subito se
trivellano lo Jonio, a rischio un patrimonio urbanistico, e storico millenario
della Magna Grecia, rischi gravi collegati ai terremoti e alle faglie attive
che potrebbero reagire negativamente con le trivellazioni poste alle stesse
profondità, rischio subsidenza e grave inquinamento a causa della conformazione
geologica e geografica del golfo di Taranto.
Dicono no a questo scempio ambientale, gli
operatori economici del territorio (quelli che producono PIL), chi usa
l’acqua per irrigare o per l’industria (nessuna attività produttiva sopravvive
senz’acqua), i migliori geologi italiani delle più importanti università
italiane (quindi nessun allarmismo ambientalista).
Il nostro petrolio è la bellezza del nostro
mare e la linfa vitale della Basilicata è l’acqua che crea vita e d economia in
eterno se salveremo gli ecosistemi dalle trivellazioni in terra e mare.
Ringraziamo tutti i partecipanti alla catena umana, gli attivisti m5s di
Mirandola in vacanza a Policoro (comune ultra-trivellato e vittima degli
ultimi terremoti in Emilia Romagna) il sindaco No Triv di Amendolara(Cs)
Antonello Ciminelli che ha partecipato alla catena ,i circoli velici Lucano e
Aquarius di Policoro, il lido al veliero ,il sindacato Ugl che
diversamente dagli altri sindacati pro-trivelle si è schierato contro le
trivellazioni petrolifere, i volontari di legambiente Policoro( No quelli di
Potenza e nazionali). Un doppio grazie nuovamente a quei ragazzi diversamente
abili che hanno partecipato con fatica all’iniziativa ,sono queste persone che
danno esempio su come si cambia il mondo. Grazie alla Città di Policoro .
Comitato No Triv