I falsari, gli attori del disastro lucano e gli scontrini in bianco. Nel Gratta Gratta regionale coivolta anche attuale presidente Acquedotto Lucano Rosa Gentile
Tutti coloro che hanno costruito le basi
morali del disastro economico e sociale in Basilicata si riaffacciano sulla
scena pubblica. Nella bambagia dei loro vitalizi, delle pensioni accumulate e
dei privilegi conservati. Loro dispensano consigli a destra e a manca.
Rilasciano spesso dichiarazioni inzuppate “nel sudore della saggezza” di un
tempo che fu. Suggerimenti ai novelli aspiranti “statisti”, raccomandazioni a
fare così anziché colà. Qualcuno di loro è addirittura indicato come possibile
candidato presidente. Il rischio è che qui non cambia alcunché. Gli altri,
quelli che sulle vecchie basi morali del clientelismo hanno campato alla
grande, sono impegnati a ricostruire un diverso e moderno sistema lucano “di
crescita e sviluppo”. Ho notato giovani rampanti del cosiddetto cambiamento
discutere con vecchi volponi che tanti danni hanno fatto alla Basilicata. L’ex
direttore di Arbea che dispensava consigli a giovanotti del Pd, l’ho beccato
oggi in un ristorante. Ragazzi, il sistema si combatte, altrimenti non siete
credibili. Sapete, vero, che quel personaggio ha fatto disastri? Sapete vero
che ha gestito per decenni sistemi clientelari tra i più sfacciati del pianeta?
Se non lo sapete siete dei fessi. Se lo sapete, e pensate che, comunque sia,
quel personaggio ha i voti che vi servono, siete dei falsari. Giovani
all’anagrafe, vecchi nella coscienza. Deprimente. Il vizio di promettere
eldoradi futuri è duro a morire. Un evento di qualche giorno fa ha sbalordito
addirittura gli opinionisti complottisti e presuntuosi come il sottoscritto: il
raduno di Tito organizzato dalla coppia inossidabile Bubbico-Folino. “Ripartire
dalla Basilicata!” Porca vacca, mi sono perso un giro, o mi sono distratto per
almeno 20 anni. Questa coppia di attori del disastro lucano è andata in scena,
davanti ad una platea impastata a paccottiglia, annunciando il futuro. Questo è
troppo. La Basilicata può ripartire dopo la vostra partenza in esilio. In
quella paccottiglia c’erano vecchi elemosinieri e nuovi illusi, gente chiamata
alle armi per grazie ricevute e reduci dei bei tempi che furono. Insomma un bel
pezzo della Basilicata peggiore. Il duo Bubbico-Folino, ha mostrato i muscoli
agli altri competitori del Pd. Le fazioni in lotta hanno ormai lanciato i loro
eserciti di scudieri. Questi militanti dei miei stivali appaiono come moderni
ruffiani o giullari, o come istrionici filosofi alla De Crescenzo o anche
vestiti da saggi del banale, alla Catalano. Usano una strategia raffinata. Si
fanno voler bene, si mostrano generosi e affidabili vostri servitori, ma al
momento opportuno vi fottono. Le promesse prebende a cento giorni, il voto
subito. Cash! Senza scontrino. O con la ricevuta in bianco.
Michele Finizio