Il comunicato del CDR del
CREl , che fonti mi dicono sia stato scritto da Giovannino , è
un eccellente risposta degna dell’editore , piena di ingiurie e insulti , ma che purtroppo
per noi non danno una una sola risposta nel merito delle questioni da noi sollevati.
In verità avrei avuto qualche imbarazzo
difronte a una difesa dei giornalisti del proprio posto di lavoro , ma visto che siamo
agli insulti ed alle ingiurie , sarò io
a chiedere conto alla cdr come mai chi è
stato fino a ieri definito “pennivendolo” dall’attuale editore
si ritrova assunto nel radiogiornale , oppure vige la regola familistica del
Tengo famiglia e del Tengo anche l’ anzienda , perché ci ritroviamo assunta non
solo la figlia ma anche almeno fino a poco tempo fa il direttore editoriale dell’azienda radiofonica di
famiglia , donna fortunata quest’ultima , in tempi di crisi , due stipendi dalla
stessa famiglia Dagostino , uno privato e uno interamente pubblico , un salario
lo paga la figlia , l’altra il padre. (ci torneremo ) Avrei gradito invece
dalla redazione e il dotto Giovannino ,
delle risposte nel merito delle questione dai noi poste che sono :
1) Si può affidare un bando del radiogiornale senza
l’approvazione del piano editoriale 2013.
2) Se è vero o no che bando in questione è in evidente contradizione
con il piano editoriale 2012, in quando non solo prevede maggiore risorse
finanziare a quelle impegnate nel precedente piano , ma anche ampliamento dell’organico
del radiogiornale ed un diverso modello
di organizzazione.
3) Ci spiegassero l’anomalia perché il responsabile
del procedimento sia del piano
editoriale 2012 sia nella delibera 420 del 2013 risulta essere il dott.re Fasanella , ma poi
inspegabilmente viene nominato dalla giunta il dott.re Rivelli. Forse il
dott.re Fasanella è stato escluso perchè poco avvezzo a partecipare a
compleanni nei Mulini ?
4) E’ frutto di ignoranza e pressapochismo come dice
il CDR del crel affermare che il responsabile del procedimento deve essere un
dipendente di ruolo , condizione che non ha il dott.re Rivelli , e che tale
requisito dell’appartenenza nei ruoli dell’amministrazione aggiudicatrice è
ribadito a chiare lettere dal dettato normativo e regolamentare , che trovano
pacifica conferma tanto nella deliberazione dell’AVCP (deliberazione 59 del 27
Luglio 2006 , deliberazione n°24 del 23 Febbraio 2011)che nella giurisprudenza
amministrativa (consiglio di stato Sez.V 6 Luglio 2010) oltre che da varie
pareri delle corti dei conti italiane ?
5) E vero o no che l’editore è un pluricondannato ,
e che si autodefinisce per radio “pregiudicato” ed è da parte nostra avere “una vocazione allo
spargimento del fango” chiedere se le condanne penali definitive di costui non
rientrano tra quelle che violano il requisito richiesto di non essere incorsi a
nessuna pena ovvero sentenza di applicazione della pena ai sensi dell’art.444
c.p.p. per qualsiasi reato che incida sulla moralità professionale o per
delitti professionali.
6) Ultimo questione, anche questa degna anche di essere segnalata all’ordine
dei giornalisti , se questo bando così come prevede all’art.4 punto D in cui
dice che i giornalisti operano “ai sensi dell’articolo 30 del D.L. 276/03 ed al punto E dove afferma che i giornalisti
operano ai sensi del comma 2 art.30 dello stesso decreto , se questo non viola
l’art.1 (si pone uno o più lavoratori
temporaneamente ecc ) dello stesso decreto , anche alla luce delle
dichiarazione di sabato registrate su cd “tarrocate” dell’editore e se la corte dei conti potrà verificare l' eventuali
conseguenze erariale di tale violazione.
L’unica
nota che condivido con il CDR del CREL e l’aver chiesto l’intervento dell’ordine
dei giornalisti , tra l’altro sollecitata anche dal sottoscritto un mese fa su
questa ed altre vicende.
Comunque
assicuro sia a Vito che a Giovannino che tra me è Filippo Dagostino siamo 7 a 0
per lui , sette condanne a lui e zero a me , e visto che lui dice che ha
fiducia nella giustizia, visto i risultati figuratevi io quanta ne ho.
P.S . Dei
pennivendoli e dei lutrellismo parleremo la prossima volta