giovedì 16 maggio 2013

Mentre pensano a portare l'appalto della Munezza a 2.400.000, nulla fanno per deliberare sulla rateizzazione della Tares

Neanche la crisi li ferma , sono cosi presi nel ruolo di esattori , che dopo averci spremuto sull'imu ,  e non stanno facendo nulla proprio nulla per rivedere le tariffe per l'anno corrente tenuto conto anche della posizione su tale fatto della PDL nazionale , aspettiamoci  sulla Tares  (nuova tassa sulla spazzatura)un'altro salasso , per adesso solo un aumento di 30 centesimo al metro quadrato per l'abitazione , ma prevediamo a tra poco , un aumento del costo della spazzatura dal 40 al 50% dalle attuale tariffe, in barba alla solenne promessa di Leone in campagna elettorale che non avrebbero toccato le tariffe. E per studiare come metterci le mani in tasca sono andati in un paese sperduto del bellunese , il nuovo pensiero dominante cosmopolitico , il Lippismo coniugato al finto virtuosismo nordista , che fa delle buone pratiche amministrative un affare pagato a buon prezzo e non certamente un esempio , che poi tale pratiche per riuscire nel loro intendo  percorrono la strada più facile di cui tutti ma tutti sarebbero capaci  , tartassare di tasse i cittadini . Ci chiediamo come fa il PDL locale il partito anti tassa a sostenere questa politica suicida non solo politicamente ma che sta menttendo in ginocchio il tessuto economico della città a sostenere questa linea voluta fortemente dai TRENTA , della serie incasso in contanti  con le tasse e sperpero in feste e VIPPIVISMO. Eppure Leone come noi aveva giurato che non avrebbe , (sulla spazzatura promesso solennemente) toccato le tariffe , per questo ha vinto , se ha diversa intenzione dovrebbe dimettersi e chiedere un'altro mandato su questa diversa impostazione programmatica.

Dato che sono presi in feste e festiccciole speriamo che almeno accolgano l'invito fatta dall'avv.to Bellizzi sulla TARES che pubblichiamo in questo Post

 cittadini saranno presto chiamati a pagare una nuova imposta ossia la Tares –Tassa per i rifiuti e i servizi.
Come spesso accade in Italia, prima si annunciano nuovi salassi economici per poi dichiarare con maliziosa ambiguità lo slittamento della tassa.
E’ quanto accaduto anche in merito alla Tares poiché il Governo prima nel dispone l’applicazione a partire dall’anno 2013 con quattro rate: gennaio, aprile, luglio e ottobre e poi ne annuncia lo slittamento a  luglio.
Sembrerebbe di poter così tirare un sospiro di sollievo ma l’inganno è dietro l’angolo.
In effetti, se da una parte si prevede per il solo anno 2013 lo spostamento del pagamento a luglio, dall’altra parte una recentissima circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze, datata 29 aprile 2013, chiarisce che se il Comune non interviene con una propria delibera a modificare la scadenza delle rate della Tares, il versamento delle rate di gennaio, aprile e luglio resta fissata a quest’ultima scadenza, mentre l’ultima scadrà ad ottobre.
Pur volendo sorvolare sull’ambiguità delle disposizione della Tares, resta il dato di fatto che in assenza di delibera tutti i cittadini potrebbero rischiare di perdere il beneficio della rateizzazione.
Il Ministero delle Finanze ha chiarito anche che per l’anno 2013 il numero delle rate e le scadenze di pagamento della Tares devono essere adottate dal Consiglio Comunale.
E’ quindi necessario muoversi e con sollecitudine al riguardo perché vi è l’obbligo di pubblicare il provvedimento almeno 30 giorni prima della rata di versamento, ma se il comune non interviene si corre il rischio di perdere la possibilità di configurare quattro rate di pagamento in quanto il termine per il versamento rimane fissato a luglio e a ottobre 2013, quindi due rate invece di quattro e in un periodo di forte crisi economica ciò potrebbe costituire un grosso problema per i cittadini.
Ho già sollecitato verbalmente l’Ufficio Tributi di Policoro che deve però avere il vaglio sempre del Consiglio Comunale.
Inoltre, la Tares prevede oggi la possibilità di escludere da tassazione le aree scoperte quali pertinenze dell’immobile, mentre le aree scoperte operative restano ancora soggette al pagamento.
La questione non è di poco conto se si considera che la Tares si determina considerando la superficie dell’immobile e delle aree scoperte.
In passato con la Tarsu la previsione nel calcolo della tassa anche delle pertinenze comportava un aumento vertiginoso dell’imposta.
 Oggi i comuni sono chiamati anche ad inserire con attenzione la modifica nel regolamento della nuova Tares escludendo dalla tassazione le aree scoperte non operative anche per evitare aumenti incontrollati e illegittimi dell’imposta.
In un periodo di profonda crisi economica di tutti i settori commerciali e produttivi è preciso dovere delle amministrazioni comunali dare puntuale e rigorosa applicazione della normativa nazionale.
A tal fine l’Avv. Bellizzi ha inviato, in tal senso, una formale istanza al Comune di Policoro e un’altra sarà inviata per chiedere un rapido intervento che possa scongiurare il rischio di perdita della rateizzazione.
 Avv. Giovanna Bellizzi

1 commento:

  1. PERCHE' DISATTIVI I COMMENTI SU ALCUNI POSTO?
    HAI PAURA DI QUALCOSA?
    FURBETTO

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