Tra le curiosità ci salta
agli occhi che l’esper è la stessa
società che ha predisposto per
il Comune
di Altamura il progetto di gestione integrata del servizio di igiene urbana
candidato ad un finanziamento alla regione puglia , e pensare al comune di
Altamura senza pensare all’influenza che ha li il patron della tradeco e come
pensare che Policoro è la città più
pulita della Basilicata , pura coincidenza nulla più, ma circostanza che fanno
pensare.
Lippo nella zona Vip |
Ma dal loro curriculum
risulta anche che il rapporto con
il Comune di Policoro si è istaurato nel
2012 con una commessa si presuppone da parte del virtuale assessorato all’ambiente
di Policoro per la “ Redazione di uno studio di un possibile modello
organizzativo di raccolta dei rifiutii" , incarico come dire clandestino, mai
ufficializzato da parte dell’amministrazione ne in consiglio comunale ne con un
atto deliberativo, e proprio da questo studio che uscirebbe ( usiamo il
condizionale ) la cifra esagerata di 2.400.000 euro del costo di un nuovo
appalto della spazzatura , che significherebbe una tariffa di 350 euro a
famiglia senza tenere conto dei 30 centesimi di aumento per metro quadrato che
andrebbe in vigore a dicembre con l’introduzione della Tares , infatti ci stanno
preparando il salasso. In pratica alla
faccia della partecipazione e trasparenza si è avviata una procedura
illegittima perché l’appalto con la tradeco è tuttora valido , la città rimane nella sporcizia totale , annunciano risoluzioni di contratti che non si attivano
ma stanno già pensando al dopo e ziti ziti , dando fiato alle male lingue che dicono ( voci infondate?) che nel frattempo qualche amico degli amici
sta predisponendo società ad Hoc per gestire i vari affari legati al mondo
della spazzatura, che in basilicata come ha ribadito la commissione parlamentare sui rifiuti
è un affare non per i cittadini ma una
miscela delinquenziale, che troppe volte è stata un mix tra affari , politica e illegalità. Vorremmo
sapere a questo punto dal virtuale assessore cosmopolitico Lippo quando e con quale atto è stato commissionato
questo incarico e i suoi contenuti.
Se andiamo nel merito delle
assegnazioni invece degli incachi dati alla ESPER con tre determinazioni,
quella più sostazioziosa di 18,750 euro
di direzione
dell’esecuzione del contratto in essere “dei servizi igiene urbana e complementare” un incarico diretto , riteniamo che siano illegittimi partendo dall’assunto
fatto dalla corte dei conti al comune di Policoro pochi mesi fa , che
probabilmente Lippo non ha letto e se lo ha letto non ha inteso , eppure sono scritti in italiano senza errori ortografici . La corte dice riferendosi proprio al regolamento del
comune di Policoro , che “ l’assegnazione
diretta deve rappresentare un’ipotesi del tutto eccezionale e deve essere
specificatamente ed adeguatamente essere motivata nella singola determinazione e
possono essere assegnati solo a casi tassativi individuati nel regolamento”
1)
Non essendo
stati individuati questi casi eccezionali nell’attuale regolamento comunale , qualsiasi
incarico diretto è illegittimo , ma questa tra l'altro non rispetta neanche quelle individuate dalla corte.
2)
Il fatto che
non vi sia stato nessuna comparazione e pubblicità dell’incarico dice la corte
che : “ conseguentemente non si reputano conformi al ratio legis previsioni che escludano la procedura comparativa,
questo principio vale anche per gli incarichi di modesto valore.
3)
Che l’incarico
visto che supera l’importo di 5 mila euro andava inviato alla corte dei conti ,
cosa che non è stato fatto.
Inoltre vi è una consolidata giurisprudenza che determina che tali
consulenze e prestazioni (esper è un centro studi di consulenza per statuto) vengono assegnate dopo una procedura di evidenza pubblica e
comparativa , l'amministrazione deve
avere preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le
risorse umane disponibili al suo interno; motivazione questa assente
nelle delibere fin qui contestate , anzi in quella della direzione di controllo
(compito spettante all’amministrazione e
direttamente al dirigente ) si mette a
disposizione un ingegnere del comune , a conferma che le risorse ci sono , e se
manca la professionalità , questa è responsabilità ed incapacità dell’amministrazione
che da poco hanno assunto due unita
altamente qualificate , dissero allora ,
oggi invece……..di cui uno fuori dotazione organica ..... e allora come la mettiano ?
Ma la chicca sulla spazzatura è il conferimento dell’incarico di assistenza legale di consulenza sul
contenzioso con la tradeco , una vera porcheria , si nomina un legale non
iscritto neanche nell’albo predisposto dal comune , nel conferimento non si
motiva con quale criterio comparativo è stato individuato , quasi ad
autorizzare noi a dire che è stato segnalato da tizio o canio…vero mancato
assessore Lippo?
Tanto a voi VIP che ve ne frega paga pantaloneeeeeeee.
Infine essendo noi strumentalizzati dal consiglieri Di Pierri ,
gli chiederemo di farsi promotore di una nota da inviare ai revisori dei conti
, che per le ragioni sopra esposte, chiedendone l'annullamento in autotutela di questi
provvedimenti..
Domani Terza parte , la tradeco vuole lasciare , la mancata separazione
annunciata , ma solo annunciata e Lippo e le schifezze della giunta di Serifino
Di Sanza .
Policoro – Spostamento selvaggio di dipendenti comunali è caos nel caos
RispondiElimina“CONFONDI ET IMPERA!”
forte preoccupazione e disagio rispetto al clima relazionale e organizzativo che si sta verificando all’interno del Comune di Policoro.
Riorganizzazioni “rivoluzionarie” oltre a una serie di spostamenti di competenze, trasferimenti di dipendenti senza spiegazioni, accorpamenti di dirigenze, istituzioni di quadri intermedi a intermittenza (le famigerate posizioni organizzative): insomma un frullatore continuo che, visti i risultati, ci suggerisce il vero obiettivo dell’amministrazione: “CONFONDI ET IMPERA!” Certo, perchè nella confusione, nella mancanza di informazione e formazione, nella difficoltà giornaliera di dare un senso compiuto al proprio lavoro si può perpetrare il dominio incondizionato. Tanto, chi darà mai retta a quei nullafacenti fortunati che scaldano le sedie negli stabili del comune?
Ebbene, circa il 40% dei dipendenti comunali è stato trasferito e ricollocato. Molti dei lavoratori, approdati a nuovi e disparati incarichi, che per anni avevano acquisito - nel posto di origine- competenze e conoscenze, si sono visti assegnati ad altri uffici, costretti ora a rinnovarsi professionalmente, e ciò a discapito non solo del buon andamento della vita amministrativa del Comune di Policoro, che subisce un forte rallentamento,ma anche della dignità personale per le competenze acquisite e non riconosciute.
Ancorpiù, se si pensa che il riparto delle risorse umane, che dovrebbe essere fatto in funzione della distribuzione del carico di lavoro dell’Ente nonché degli obiettivi da raggiungere, non è stato fatto con la logica del perseguimento di un maggior rendimento della p.a. ma, almeno per una buona parte di loro, solo come effetto punitivo per una scelta politica difforme.
Quello che si nota ed è fonte di scandalo è che questi spostamenti sono stati decisi“d’imperio”con la regia di un “solerte Assessorino” ed un dipendente vincitore di svariati concorsi falsi, banditi dal grande prof. Papadia negli anni passati, con una repentinità e una determinazione singolare.
Perfino le preventive e obbligatorie Consultazioni Sindacali sono state trascurate e superate, con la conseguenza che questi provvedimenti sono piovuti sulla testa dei lavoratori e lavoratrici del Comune di Policoro.
Spostamenti e promozioni è vero che spesso sono riconducibili a volontà politiche, però prima di ogni atto bisognerebbe sempre tutelare il funzionamento della macchina amministrativa e soprattutto il rispetto e la dignità personale e professionale dei lavoratori.
Spostare tutti insieme - metà della compagine lavorativa dei dipendenti comunali nello stesso momento- significa depauperare i settori di competenza di risorse professionali; spostare d’imperio metà dei dipendenti comunali non è rispettoso della dignità e della professionalità di questi lavoratori; non consultare le Rappresentanze Sindacali –cui ci appelliamo- significa avere un atteggiamento offensivo dei principi di tutela e rappresentanza sul posto di lavoro.
Ancora una volta questa Amministrazione si è distinta per arroganza e presunzione.
Non si può cancellare con un tratto di penna una carriera spesa al servizio delle istituzioni locali; non si può punire un lavoratore per una legittima scelta di appartenenza partitica.
Si può capire che questa classe politica possa non avere più un rapporto di fiducia con lavoratori che maneggiano quotidianamente dati sensibili e pratiche delicate, ma a tutto c’è un limite.
Ci sono strumenti normativi e formali che tutelano i diritti dell’una (classe politica) e degli altri (dipendenti): si dovevano rispettare i lavoratori e salvaguardare i rapporti fiduciari senza “punizioni collettive”.
Peccato: un’altra occasione persa per valorizzare il capitale umano di questa città e per riportare serenità in uno scenario politico fin troppo teso e infuocato’.
la differenziata deve abbassare i costi e non lievitarli , se non i cittadini che differenziano a fare pe rbuttare la plastica negli inceneritori e l'umido nelle discariche, nonstante la regione basilicata ha promosso l'incenerimento e le ecoballe da bruciare ...ma tra poco le cose cambienranno anche in regione e con o senza piani regionali chi differenzua deve pagare di meno perchè cosi avvien ein tutte le parti del mondo
RispondiEliminaE che dire di lavoratori che svolgevano egregiamente il loro compito (dimostrabile dai software gestionali), spostati a NON FARE NIENTE.
RispondiEliminaV E R G O G N A