Il consigliere
Castelluccio ha presentato nel 2011 il rimborso di una fattura del 13/06/2011
(euro 525) relativo ad un tagliando su una BMW X3 , risultata di proprietà di Di Maggio Ida che ha negata di averla anche occasionalmente prestata al consigliere , la stessa è risultata collaboratrice del consigliere , avendo espressamente negato tale circostanza non avendo mai prestato attività lavorativa per conto del Castelluccio , pur avendo preso parte ad un soggiorno avvenuto a Tivoli per un importo di euro 144,00. In entrambi i casi si tratta di spese in toto o in parte di natura personale e come tali non potevano essere rendicontate o portate a rimborso.
(euro 525) relativo ad un tagliando su una BMW X3 , risultata di proprietà di Di Maggio Ida che ha negata di averla anche occasionalmente prestata al consigliere , la stessa è risultata collaboratrice del consigliere , avendo espressamente negato tale circostanza non avendo mai prestato attività lavorativa per conto del Castelluccio , pur avendo preso parte ad un soggiorno avvenuto a Tivoli per un importo di euro 144,00. In entrambi i casi si tratta di spese in toto o in parte di natura personale e come tali non potevano essere rendicontate o portate a rimborso.
A proposito di imborsi
Kilometrici per destinazione fuori regione , risulta che tra il 7/04/2011 ed
il 29/11/2011 il Castelluccio effettuava una serie di viaggi utilizzando un
calcolo dei Km percorsi completamente indebito e con una differenza , rispetto
al reale di 2.660 Km in più per i
quali introitava il corrispondente rimborso
P.Castelluccio |
Anche la spesa di
ristorazione sono state gonfiate dal consigliere in forma disinvolta , scrive
il gip , soprattutto per quelle fatte presso il ristorante il Cortile che è
stata una delle mete preferite. Ad esempio
una fattura di euro 80 per otto pasti , risulta manifesta la correzione
materiale del numero 3 trasformata in 8, circostanza che lascia ritenere che l’originale
fattura riguardasse 3 persone ed il costo finale di 30 euro.
Per una strana
combinazione , dice il gip l’originale della ricevuta non è stata conservata
dal titolare del ristorante e non e stato possibile la verifica
La posizione del
Castelluccio è risultata dopo l’accurata indagine della squadra mobile di
Potenza molto compromessa relativamente alla legge regionale che
disciplina i rimborsi ai gruppi consiliari , il PG infatti riferiva che nel
periodo tra il 25 /05/201° e il 21/12/2011 il Castelluccio aveva dichiarato di aver
partecipato a 42 incontri politici istituzionali avvenuti in buona parte a Roma
e presso uffici ministeriali , ottenendo un riborso dei costi KM pari a 19,150,000 euro. Dalle
verifiche di riscontro , analoghe a quelle effettuate per Pagliuca , è emerso
al contrario che gli incontri come avvenute in almeno 12 volte , in verità non
avevano mai avuto luogo , i ministeri interpellati sul punto , rappresentevano
di non aver mai censito la persona Castelluccio presso le loro sedi , in cui l’indagato
non aveva libero accesso.
Per questi viaggi “simulati”
il Castelluccio aveva ottenuto l’indebito rimborso di euro 5.850.00.
Peraltro nelle date del 2011 dei giorni 2/2 , 25/05, 06/06, 6/7 , 15/12 e 21 /12 il Castelluccio prendeva parte a Potenza ad altrettanti
riunioni del consiglio Regionale in
orari e circostanze incompatibili con le corrispondenti dichiarate missioni di
rappresentanza a Roma, per ciascuno di queste missioni inoltre il Castelluccio
otteneva rimborsi chilometrici di 450,00
euro.
Conclude malinconico e
diciamo immaginiamo noi , abbastanza schifato il Gip che le missioni fatte a
Roma nelle predette date siano state illegalmente introitate dal consigliere
policorese. Pari ad euro “2.700,00” euro”,
e conclude il giudice che dall’esito di valutazioni di tipo prudenziali , si può ritenere che in totale il profitto
illecito ex art. 314 C,P; incamerato dal consigliere sia corrispondente almeno
a euro 7.605,04.
Domani
Vincenzo Viti il Batman del rimborso della ristorazione-