sabato 27 aprile 2013

Castelluccio : Dai viaggi fantasma alla manomissione dello scontrino dove il 3 diventa 8

 Il consigliere Castelluccio ha presentato nel 2011 il rimborso di una fattura del 13/06/2011
(euro 525) relativo ad un tagliando su una BMW X3 , risultata di proprietà di Di Maggio Ida che ha negata di averla anche occasionalmente prestata al consigliere , la stessa è risultata collaboratrice del consigliere , avendo espressamente negato tale circostanza  non avendo mai prestato attività lavorativa per conto del Castelluccio , pur avendo preso parte ad un soggiorno avvenuto a Tivoli per un importo di euro 144,00. In entrambi i casi si tratta di spese in toto o in parte di natura personale e come tali non potevano essere rendicontate o portate a rimborso.
A proposito di imborsi Kilometrici per destinazione fuori regione , risulta che tra il 7/04/2011 ed il 29/11/2011 il Castelluccio effettuava una serie di viaggi utilizzando un calcolo dei Km percorsi completamente indebito e con una differenza , rispetto al reale di 2.660 Km in più per i
P.Castelluccio
quali introitava il corrispondente rimborso

Anche la spesa di ristorazione sono state gonfiate dal consigliere in forma disinvolta , scrive il gip , soprattutto per quelle fatte presso il ristorante il Cortile che è stata una delle mete preferite. Ad esempio  una fattura di euro 80 per otto pasti , risulta manifesta la correzione materiale del numero 3 trasformata in 8, circostanza che lascia ritenere che l’originale fattura riguardasse 3 persone ed il costo finale di 30 euro.
Per una strana combinazione , dice il gip l’originale della ricevuta non è stata conservata dal titolare del ristorante e non e stato possibile la verifica
La posizione del Castelluccio è risultata dopo l’accurata indagine della squadra mobile di Potenza molto compromessa relativamente alla legge regionale che disciplina i rimborsi ai gruppi consiliari , il PG infatti riferiva che nel periodo tra il 25 /05/201° e il 21/12/2011 il Castelluccio aveva dichiarato di aver partecipato a 42 incontri politici istituzionali avvenuti in buona parte a Roma e presso uffici ministeriali , ottenendo un riborso dei costi KM pari a 19,150,000 euro. Dalle verifiche di riscontro , analoghe a quelle effettuate per Pagliuca , è emerso al contrario che gli incontri come avvenute in almeno 12 volte , in verità non avevano mai avuto luogo , i ministeri interpellati sul punto , rappresentevano di non aver mai censito la persona Castelluccio presso le loro sedi , in cui l’indagato non aveva libero accesso.
Per questi viaggi “simulati” il Castelluccio aveva ottenuto l’indebito rimborso di euro 5.850.00.
Peraltro  nelle date del 2011 dei giorni  2/2 , 25/05, 06/06, 6/7 , 15/12  e 21 /12  il Castelluccio prendeva parte a Potenza ad altrettanti  riunioni del consiglio Regionale in orari e circostanze incompatibili con le corrispondenti dichiarate missioni di rappresentanza a Roma, per ciascuno di queste missioni inoltre il Castelluccio otteneva rimborsi chilometrici di 450,00 euro.
Conclude malinconico e diciamo immaginiamo noi , abbastanza schifato il Gip che le missioni fatte a Roma nelle predette date siano state illegalmente introitate dal consigliere policorese.  Pari ad euro “2.700,00” euro”, e conclude il giudice che dall’esito di valutazioni di tipo prudenziali , si può ritenere che in totale il profitto illecito ex art. 314 C,P; incamerato dal consigliere sia corrispondente almeno a euro  7.605,04.
Domani Vincenzo Viti il Batman del rimborso della ristorazione-