Il presidente dell’Area programma, Francomano, chiama a raccolta gli amministratori per il corteo del 10 novembre
Tratto dal Quotidiano della Basilicata
I sindaci
dei 17 comuni aderenti all'Area Programma
“Metapontino - Collina materana”, che
parteciperanno alla manifestazione organizzata
per sabato prossimo, lungo le strade
della città di Policoro, contro tutte le criminalità
e le illegalità. A renderlo noto, il presidente
dell'Area Programma, il sindaco del
Comune di Rotondella, Vincenzo Francomano,
che ha indetto una riunione straordinaria
emonotematica dellaConferenza deisindaci per
sabato10 novembre,alle ore 9,presso
la Sala consiliare del municipio di Policoro,
per aderire formalmente alla manifestazione
mediante un documento congiunto e
per dire no a qualunque forma di criminalità.
La manifestazione, partita da un'idea, tra
gli altri, delle numerose associazioni presenti
sul territorio del Metapontino, dei sindacati
e delle parrocchie, vedrà il coinvolgimento
anche delle scuole di ogni ordine e gradodella
città di Policoro e dei Comuni aderenti all'Area
programma. L'Amministrazione comunale
di Policoro parteciperà insieme ai
Comuni di Accettura, Aliano, Cirigliano, Colobraro,
Craco, Gorgoglione, Montalbano
Jonico, Nova Siri, Pisticci, Rotondella, San
Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano
Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni.
“Giù le mani dal Metapontino, giù le mani
dalla nostra terra, giù le mani dai nostri figli!”.
E’ questo lo slogan
, di una
manifestazione
popolare, organizzata dalle associazioni
cittadine
la partecipazione di tutte le Parrocchie e l’in
vito a tutte le scolaresche dell’arco jonico.
«Gli abitanti del Metapontino -fanno sapere
i promotori- non vogliono diventare schiavi
della violenza criminale. Noi non vogliamo
diventare vittime di soprusi che in passato
abbiamo già conosciuto e non vogliamo
perdere la nostra libertà. trentaquattro attentati
in2anni, fra incendi, sparatorie e intimidazioni
a imprenditori, consiglieri comunali
e poliziotti, per noi rappresentano
un segnale allarmante della presenza dei
tentacoli della criminalità organizzata sul
nostro territorio. Siaessadimatrice locale,o
con collegamenti con la ‘ndràngheta calabrese
o la mafia pugliese; sia essa interessata
allo spaccio di droga piuttosto che al pizzo, al
condizionamento del mercato ortofrutticolo,
piuttosto che all’infiltrazione in qualsiasi
settore produttivo della nostra terra; sia essa
l’espressione di un sologruppo criminale,di
più gruppi magari in lotta fra loro o il risultato
di episodi isolati, noi rivendichiamo il
nostro diritto alla sicurezza, alla libertà, al
lavoro e allo sviluppo della nostra terra».
a.corrado@luedi.it