martedì 16 ottobre 2012

Il Magna Magna Lucano : nel mirino della procura i costi - «Superrimborsi benzina ai consiglieri regionali» Denuncia di un dializzato che chiede a De Filippo :" Mandali tutti a casa"


POTENZA - Benzina e residenze. Il nodo è tutto lì: verificare se le residenze dichiarate dai consiglieri regionali lucani corrispondono o meno al vero e di conseguenza capire se i rimborsi di un terzo del carburante che ottengono perchè vivono fuori Potenza sono o meno legittimi. 

Il giorno dopo il blitz di fiamme gialle e carabinieri negli uffici del Consiglio regionale lucano nuovi particolari emergono dalle inchieste sui «costi della casta». Già perchè i filoni d’indagine che riguardano gli amministratori regionali lucani sono due. Ed il primo, partito non ora ma poco più di un mese e mezzo fa, riguarda proprio i rimborsi per il carburante. Soldi che vengono erogati ogni mese (con cifre che variano dagli oltre 2800 euro ai 200 euro) a tutti i consiglieri che in base ad un’autocertificazione dichiarano di risiedere in comuni diversi dal capoluogo. E proprio la verifica delle residenze dei consiglieri è al centro dell’indagine condotta dalla sezione reati contro la pubblica amministrazione della Squadra Mobile e coordinata dai pubblici ministeri Triassi e Franco. Gli inquirenti, ora, sono «a caccia» delle bollette di acqua, luce e rifiuti dei singoli consiglieri, utenze che in qualche modo potrebbero provare o meno la residenza degli amministratori. 

Ma se il meccanismo dei rimborsi benzina resta uno dei «punti dolenti» dei consiglieri lucani, è altrettanto vero che sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati lucano c’è anche altro. È la seconda inchiesta della Procura, quella condotta da guardia di finanza e carabinieri e coordinata dai pm Marotta e Franco. 

Un’indagine con al centro le spese rendicontate dai consiglieri regionali per ottenere i fondi dell’articolo 11 e dell’articolo 6. Un’indagine con al centro i viaggi, i pranzi, le consulenze, i manifesti funebri e tutte le spese rendicontate dai singoli consiglieri e dai gruppi consiliari. Centinaia e centinaia di documenti. Centinaia e centinaia di fatture, di ricevute, di atti contabili in cui sono racchiusi gli ultimi tre anni di rimborsi presentati dai consiglieri regionali lucani. Se si prova a chiedere agli inquirenti quanti documenti si sono fatti consegnare ieri dalla direzione generale del Consiglio regionale non si ottiene una risposta certa. «C’è il segreto istruttorio» ribadisce qualcuno. «Dobbiamo ancora verificare» aggiunge un altro. Certo è che le sei ore di lavoro di ricerca fatte dagli investigatori hanno portato in dote una mole notevole di documenti contabili. Diversi faldoni che gli inquirenti hanno stabilito di iniziare a visionare a partire da lunedì. 

Questo anche perchè l’indagine - nata dagli articoli di stampa di questi ultimi giorni - e che è al momento contro ignoti potrebbe richiedere ulteriori acquisizioni di carte, con nuovi blitz già a partire dalla prossima settimana. 

Di certo c’è che trattandosi di una mole enorme di atti, gli inquirenti dovranno fare un piano di lavoro e nei prossimi giorni in Procura potrebbe esserci un incontro tra i magistrati e gli investigatori per stabilire lo schema di delega per l'analisi delle carte. Secondo quanto si è appreso da fonti ufficiose, infatti, dovrebbe essere deciso quale tipo di spesa iniziare ad affrontare procedendo con tutti i gruppi. In pratica una suddivisione delle spese per materia con analisi dei documenti di tutti i gruppi.
Di Antonello Inciso
Gazzetta del Mezzogiorno

La denuncia di Un Dializzato sui costi della Benzina dei consiglieri Lucani " De Filippo Mandali tutti a casa"
Di Filippo Mele
«Cosa posso dire ai consiglieri regionali, io dializzato da 20 anni, con un rimborso chilometrico della benzina di un quinto rispetto al loro che è di un terzo? Vergognatevi». Così un indignato Antonio Stasi, 64 anni, trapiantato di rene nel 1996 ma di nuovo con la vita attaccata ad una macchina dal 2005, già amministratore comunale nel centro del Metapontino (anni 80 – 90), dopo la diffusione delle notizie relative a rimborsi percepiti da chi siede tra i banchi della massima assise territoriale locale. Il nostro interlocutore, battagliero difensore dei diritti degli emodializzati e dei trapiantati, non ha bisogno di domande per parlare dell’argomento. 

«Io prendo un quinto del costo della benzina verde per andare a Tinchi e ritorno. Ieri mi hanno pagato il secondo semestre del 2012. Ma il rimborso io lo ottengo solo se vado veramente a fare la dialisi, come viene certificato dagli addetti del centro. Non lo prendo forfettario come lor signori, a prescindere, cioè, se vanno a Potenza o meno. No, tutto questo è una grande ingiustizia a danno dei cittadini. Ed a danno di chi soffre- dice - E c’è qualcuno di questi consiglieri che fa anche il moralizzatore della vita pubblica! Gente mai vista in giro, che non ha mai aperto bocca in Consiglio, che non ha mai presentato una proposta di legge, che si fa rimborsare pranzi, telefoni, segretarie varie, benzina. Pranzi che fa con i suoi grandi elettori che poi squinzaglia sul territorio. No, non è giusto. E noi non prendiamo l’una tantum che la Regione ci dà mensilmente tramite i Comuni, 238 euro, da 10 mesi». Stasi ora sembra un fiume in piena: «Vergognatevi. Andate a pranzo coi vostri amici e familiari a spese dei cittadini mentre a noi ammalati, legati ad una macchina per sopravvivere, ci hanno tagliato anche la colazione - aggiunge - Già. Sino a qualche mese fa a Tinchi ci davano la scatoletta di tonno o quella di carne o il prosciutto crudo. Ora ci danno una fettina di prosciutto cotto, sempre, senza variazione alcuna, che neanche il mio cane vuol mangiare tanto è insipida. E ci danno due panini spesso duri. Vergognatevi!». E diventa difficile calmare l’indignato che ci sta di fronte. Lui che ha fatto politica negli anni scorsi dovrebbe capire le esigenze di chi amministra. «Ma cosa debbo capire! Io giravo con la mia auto, usavo il mio telefono, non avevo segretarie - sottolinea - Facevo politica nell’interesse della gente non di quello mio personale. Oggi fare politica è diventato un affare, un investimento. Ho sentito gente dire: investo 100mila euro nelle elezioni perché se mi va bene li recupero in tre mesi. Significa che in molti vanno alla Regione per prendere i soldi delle tasse dei cittadini. Altro che interesse generale. E, badate bene, a me, che ho fatto politica da quando avevo i pantaloncini corti, tutto ciò dispiace. Mi dispiace veramente. Ma oggi circolano molti soldi in politica». Allora? Se Stasi avesse davanti il presidente della Regione, Vito De Filippo, rappresentante numero 1 del massimo ente territoriale locale, cosa gli direbbe? «Solo queste parole: De Filippo, mandali tutti a casa». 


4 commenti:

  1. Ormai siamo alla frutta ...anch'io come il dializzato sono indignato , soprattutto per i tagli della sanità , mentre "lor signori " s'inventano quanti rimborsi possono farsi con le tasse dei cittadini !!!Provate ad entrare nei bagni degli "Ospedali Incivili"...non c'è carta igienica , sapone e fra poco forse non ci sarà l'acqua ...per mancanza di fondi ; e con i soldi dei cittadini Pietro V compra 4 o 5
    iFone , per chi ? ..per che cosa ?E molte sono le persone che non possono curarsi ,perchè è diventato un lusso accedere alla sanità!Quote fisse aggiunte ai tikets , costi vertiginosi dei tikets per poi fargleli sperperare a questi mascalzoni!!!Non se ne può proprio più : Martorano ...quanto costi ai cittadini seri ed onesti!!!Dovete andarvene tutti ,solo così ,forse , potremo ricominciare a vivere!!!

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  2. Vi siete chiesti come mai i casi di corruzione vengono fuori solo in quest’ultimo bimestre? Perché proprio ora? Perché proprio mentre andavano formandosi gli schieramenti per dare alla Nazione un Governo eletto? Non trovate singolare che dal caso Lazio e Fiorito il fenomeno si esteso con una rapidità impressionante coinvolgendo tutti gli schieramenti che hanno percentuali di consenso degne di attenzione?
    Tutto questo non incuriosisce? Non merita un’analisi?
    E se l’intento fosse servire alla Nazione quale alternativa ai partiti corrotti un Monti bis?
    Non avete l’impressione che si stia ripresentando lo scenario avutosi con Tangentopoli quando si spazzò via la vecchia classe dirigente?
    Sono solo interrogativi che mi pongo e che volevo condividere con voi, un dato certo invece è che con quel ricambio generazionale e l’avvento della seconda repubblica l’Italia cambiò parecchio ..SOPRATTUTTO su alcune questioni tipo la cessione della sovranità, le politiche economiche e quelle Estere.
    Magari in tanti pensano che la politica europea sia parecchio distante da quella locale, ma non è così, tutte le scelte politiche gravano sugli enti locali.
    Riflettiamoci, Giuseppe MAIURI

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  3. Concordo in pieno, ma De Filippo è compreso nel tornare a casa!!! Anzi facciamo che lui è il primo...

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  4. neanche da morti lasceranno la poltrona , semmai si fanno imbalsamare .............

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