martedì 23 ottobre 2012

Basilicata, sbloccato il bonus benzina entro Natale 140 euro

di LUIGIA IERACELa Basilicata batte il Veneto. È proprio un regalo di Natale quello che il Consiglio di Stato ha fatto ai lucani sospendendo la sentenza del Tar del Lazio e di fatto dando via libera all’erogazione del bonus idrocarburi agli oltre 319 mila patentati aventi diritto. Quasi tutti, praticamente più del 95% dei patentati residenti in Basilicata. Così, entro la fine dell’anno i lucani (vecchi e nuovi aventi diritto) si vedranno caricare sulla loro card la somma di circa 140 euro. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (sezione Quarta), riunitosi alcuni  giorni fa, ha accolto l’istanza di sospensiva presentata dall’Avvocatura di Stato e «sospeso l’esecutività della sentenza» del Tar del Lazio. Questo vuol dire, in sostanza, che in attesa del dibattimento di merito, si può procedere all’erogazione dei fondi. Ma nell’ordinanza, depositata dal  Consiglio di Stato si spinge oltre la semplice sospensiva introducendo anche qualche valutazione di merito «ritenuto che le questioni evocate dall'appello necessitano di attento approfondimento nella sede del merito, e che nelle more di ciò appare prevalente l'esigenza di evitare i gravi inconvenienti organizzativi e finanziari che discenderebbero dall'esecuzione della sentenza impugnata, con l'interruzione delle attività in corso per la distribuzione ed erogazione dei benefici di cui al Fondo per cui è causa». 

E «rilevato, per converso - come si legge ancora nell’ordinanza -, che alcun serio pregiudizio subisce la Regione ricorrente in primo grado (il Veneto, ndr) dal differimento dell'esecuzione del “decisum” giurisdizionale, in quanto nell'ipotesi di esito favorevole del giudizio potranno essere adottate le necessarie misure di conguaglio rispetto alle altre Regioni che hanno già fruito dei benefici». In sostanza, il Consiglio di Stato a fronte dei «gravi inconvenienti» organizzativi e finanziari che deriverrebbero dal blocco e dalla mancata erogazione del bonus, e che ritiene pertanto prevalenti, indica la strada da seguire nella prosecuzione delle operazioni di erogazione del bonus, nella consapevolezza che nel caso di un giudizio di merito favorevole al Veneto si potrebbe poi procedere ad un successivo conguaglio. 

Appena appreso l’esito del ricorso, il Ministero dello Sviluppo economico si è subito attivato per la nuova erogazione sospesa in attesa del giudizio. Il tempo di trasferire le somme a Poste Italiane e definire l’importo unitario preciso da assegnare ai circa 319 mila aventi diritto e già intorno alla metà di novembre, si potrebbe partire con l’erogazione delle somme. Come regalo di Natale o al massimo di fine anno, Poste permettendo, arriveranno quindi, secondo i primi conteggi circa 140 euro per patentato (nella prima annualità il bonus ammontava a 100 euro e 70 centesimi). 

Il primo round della battaglia Basilicata-Veneto per il «bonus» idrocarburi si conclude quindi con il Consiglio di Stato che accoglie le motivazioni dell’Avvocatura di Stato (in rappresentanza dei Ministeri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico) contro la sentenza del Tar del Lazio che nel maggio scorso aveva dato ragione ai Veneti «scippando» quasi due terzi di quel 3% di royalty che le compagnie petrolifere che operano in Basilicata versano ogni anno per alimentare il Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti delle regioni interessate dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Secondo il Tar del Lazio, i lucani con la nuova ripartizione del Fondo avrebbero avuto solo 50 euro a testa, il resto sarebbe andato a beneficio delle altre regioni (Veneto e Liguria) interessate da attività di rigassificazione. Ma il Consiglio di Stato ha ora accolto le argomentazioni dell’Avvocatura dello Stato che difendendo l’operato dei Ministeri e i decreti impugnati, aveva chiesto di disporre «la sospensione della sentenza considerando il pregiudizio grave e irreparabile che deriverebbe dall’esecuzione della sentenza del Tar». Sentenza sospesa, quindi, Ministero pronto alla seconda erogazione e regalo di Natale per i lucani.

Gazzetta del mezzogiorno

3 commenti:

  1. De Filippo, il provolone non lo tieni in mano, LO SEI! Un docente, per esempio, uno che forma le generazioni future, per gli spostamenti, se ha la possibilità di avere una sede raggiungibile da casa e non deve risiedere fuori sede, spende mezzo stipendio.Voi , cari politici, più fate finta di spostarvi, più percepite a titolo di rimborso. Ma poi per cosa? per aver ridotto questa regione in una pattumiera? bravi INETTI E PARASSITI, bravi!
    Ma dico io, uno slancio di orgoglio non lo avete? non provate vergogna a farvi rimborsare 25.000 euro all'anno di ristoranti come se il vostro stipendio non vi permettesse di pagare il conto? Magari a Natale vi facciamo un pacco con olio, pasta , zucchero e altri beni di prima necessità...ma voi non siete poveri fuori, lo siete dentro, siete voi i veri accattoni. Altro che le monetine lanciate a Craxi...Quanto siete poveri di animo, parassiti!

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  2. LA COLPA E' NOSTRA CHE ABBIAMO VOTATA PERSONE DEL PD TRASFORMATE IN PARASSITI PERMANENTI... MAI PIU' VOTARE GENTE COME DE FILIPPO, BUBBICO O CHIURAZZI... HANNO AFFOSSATO LA REGIONE E LA GENTE MENTRE LORO SI SONO ARRICCHITI...

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  3. Se mai dovessero ricaricare la scheda carburanti, di certo non dobbiamo dire grazie ai politici della Basilicata, ma al ricorso fatto e vinto dalla regione Molise... I nostri politici da passerella, dovrebbero schifarsi da soli, ma se non l'hanno capito, lo vedranno molto presto il piattino che abbiamo preparato noi cittadini... Loro con una telefonata fanno piovere e nevicare... Noi con una croce rendiamo possibile tutto questo, ma con la stessa, possiamo renderli nulli... Meditate gente, meditate.

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