La nostra richieste di verifica se tutti i revisori eletti dalla spartonzola di Leone e i suoi Trenta avessero i requisiti previsti dalla norma è stata vana.
Questa amministrazione quella che doveva segnare la discontinuità con il
passato e distinguersi come una compagine che agiva in una casa di vetro si richiude
nella sua fortezza, ignorando le nostre richieste di chiarezza e rispetto della
legalità. Non confermano ne smentiscono , e la seconda occasione che in questa
vicenda perdono , la prima era la proposta fatta in consiglio dal consigliere
Di Pierri e sostenuta da Marrese e tutta l'opposizione , quella di procedere con il sorteggio
tra gli aventi i REQUISITI. Ormai la
frittata è fatta e noi abbiamo la sensazione che li abbiamo presi con le mani
nella marmellata. Intanto noi abbiamo fatto nel merito i nostri accertamenti ,
in effetti uno dei revisori non ha i requisiti previsti dall’art. 234 comma che
recita testualmente:
. I componenti del collegio dei revisori sono scelti:
a)
uno tra gli iscritti al registro
dei revisori contabili, il quale svolge le funzioni di presidente del collegio;
b) uno tra gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti;
c) uno tra gli iscritti nell'albo dei ragionieri.
b) uno tra gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti;
c) uno tra gli iscritti nell'albo dei ragionieri.
l’ordine
dei commercialisti interpellato riguardo l’iscrizione conferma le nostre perplessità. Non riusciamo a capire a questo punto questo
persistente silenzio del segretario , non solo perché come cittadini che paghiamo
le tasse ed anche il suo stipendio abbiamo il diritto a delle risposte
esaurienti , ma se il Dott.re Marrazzo si crede che noi stiamo a guardare in
silenzio il furto di legalità e opportunità che consuma la spartonzola di Leone si sbaglia. Intanto oggi consegneremo una nota ufficiale al
comune (che pubblicheremo domani per rispetto deve prima arrivare alle autorità
indirizzate) in cui mettiamo nero su
bianco queste ed altre illegitimità che leone e i suoi hanno consumato nell’elezione
dei revisori. La lettera tra l’altro sarà indirizzata alla corte dei conti e
all’ordine dei commercialisti . ma se questo non bastasse per ripristinare il
corretto rispetto della legge che in questo caso coincide anche con la mancata
opportunità degli altri commercialisti che avevano i requisiti di essere eletti , andremmo oltre
non disdegnando neanche la possibilità di un ricorso al Tar da parte degli
interessati (abbiamo già la fila) patrocinato
da NOI.
scusa non so come funziona esattamente ma non vi è un elenco da cui prendere il nominativo ? se uno di loro non ha i requisiti cosa centra il consiglio comunale ? e dopo l'elezione non viene fatta una verifica da quanto dichiarato dai candidati ?
RispondiEliminaottavio vogliamo parlare anche dell'ingegnere assunto a tempo determinato che lavorava quindi non aveva bisogno del posto di lavoro al comune infatti si e dovuto dimettere per poter prendere il posto al comune ,non era meglio prendere un ingegnere che era disoccupato ? leone a dovuto pagare il dazio a serafino di sanza e al suo pupillo assessore scarcia , leone fai semplicemente schifo
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