venerdì 14 settembre 2012

IL postino Suona sempre due volte. Si apprendo nuove circostanze inquietanti sul'appalto al comune di Policoro


 Prima di lasciare spazio al comunicato inviatoci dal consigliere Di Pierri , vogliamo concludere le nostre osservazioni sul comunicato diffuso ieri dal sindaco INCONSAPEVOLE. Dice Rocco nella conclusione  del suo ragionamento pieno di livore nei nostri confronti che :
Gli uffici stanno predisponendo tutti gli atti che confermano il disguido – prosegue Leone – e che consentiranno alla Commissione di riprendere i lavori di una seduta di gara limpida, trasparente, che non nasconde inciuci o imbrogli di alcun tipo, come qualcuno si è divertito a far credere”.
 Quindi  concludiamo noi , che il sindaco ci sta dicendo che la gara si farà , lui ha gia indicato al presidente della commissione il da farsi ,  e se Rocco pensa che noi stiamo a guardare che si consumi un atto scellerato perchè intimiditi dal suo  squaitare si è proprio sbagliato. Tra l’altro la circostanza raccontata dal  consigliere Di Pierri , che:
 alla presenza anche di alcune imprese partecipanti alla gara - si sia dato formalmente atto, con un verbale, della regolarità e della integrità di tutte le buste contenenti le richieste di partecipazione al bando e che le stesse, sino al giorno dopo,  siano state custodite in un armadietto e non in una cassaforte (come invece si dovrebbe); ebbene, se questo fosse vero (e torno al condizionale) mi chiedo : come mai tanta leggerezza ?
Se tale circostanza fosse confermata  consiglierebbero all’ integerrimo Leone , campione delle assunzione ad personam , di inviare una nota circostanziata alla procura , evitando così che ancora una volta che  noi ci sostituiamo al comune , come accade  quando ci siamo costituiti parte civile nel processo   “Sistema Policoro” in sostituzione dell’ente  a tutela degli interessi e la legalità dell’amministrazione.
Lunedì terza parte ; Leone e gli amici di Merenda

Comunicato inviatoci dal Consigliere Di Pierri

Il postino strappa sempre due volte.

Il celebre romanzo noir di James M. Cain (il cui titolo è sopra parafrasato) e le varie versioni e remake cinematografici che si sono susseguiti hanno rappresentato, a parere di molti critici, la trasformazione dell’idea del “sogno americano” in “incubo americano”.
Speriamo che nel nostro piccolo questo non accada.

La questione dell’appalto della casa famiglia, le due raccomandate “lacerate” e le originali giustificazioni sino ad ora fornite dall’Amministrazione lasciano ancora, purtroppo, grandi spazi a ragionevoli dubbi che i cittadini hanno il diritto di veder dissolvere, in ossequio ai principi costituzionali di trasparenza ed efficienza della pubblica amministrazione che, in questo caso, mi pare, appaiono calpestati.
Premesso che personalmente sono garantista fino in fondo, che ritengo che gran parte della attuale maggioranza sia costituita da persone perbene e che non mi permetto di puntare il dito contro nessuno, né amministratori né tantomeno dipendenti comunali (tant’è che nel mio intervento sulla vicenda ho rigorosamente usato il condizionale), ritengo che qualche perplessità sul caso ancora sussista.

Tentando di sintetizzare il tutto, appare a dir poco singolare, per esempio, apprendere che :

- Le spiegazioni / scuse dell’Ufficio Postale giungono “puntuali” solo il giorno in cui è scoppiato il caso (il 12 settembre) nonostante la consegna sia avvenuta molto tempo prima (l’8 agosto); sono state chieste da qualcuno o è una pura coincidenza ?
- Le raccomandate in questione sono state recapitate addirittura personalmente dal Responsabile dell’Ufficio Postale di Policoro perché quel giorno non c’erano agenti addetti al recapito disponibili;
- Tanta disponibilità da parte del predetto Responsabile – con il quale comunque mi congratulo perché è la prima volta, personalmente, che sento una cosa del genere - è dovuta, come lui stesso dice, “all’importanza della consegna e del cliente” : sinceramente non avrei mai immaginato che esistesse una graduatoria di importanza dei clienti e della posta;
- Addirittura il citato Direttore delle Poste garantisce “che nulla ha visto del contenuto” delle due raccomandate; per carità, personalmente ci credo, ci mancherebbe altro, ma una cosa è che io ci creda una cosa è poter portare avanti tranquillamente una gara confidando sulla parola del Direttore delle Poste;
- Il Sindaco stesso, il 12 settembre, ha chiamato i Carabinieri : ha fatto benissimo, mi sembra un gesto condivisibile ed apprezzabile; però, mi chiedo, se era tutto a posto, come lui stesso avrebbe sin dall’inizio dovuto sapere o comunque avrebbe potuto verificare sul momento, perché li ha chiamati ? Chi ha sollevato la questione delle buste aperte ? E soprattutto – se nell’espletamento di una gara pubblica addirittura intervengono i Carabinieri - perché poi il Sindaco si stupisce che le forze politiche, i consiglieri di opposizione e soprattutto i cittadini nutrano legittimi dubbi e chiedano immediate spiegazioni sulla vicenda ?
- Pare che il giorno precedente (11 settembre) – alla presenza anche di alcune imprese partecipanti alla gara - si sia dato formalmente atto, con un verbale, della regolarità e della integrità di tutte le buste contenenti le richieste di partecipazione al bando e che le stesse, sino al giorno dopo,  siano state custodite in un armadietto e non in una cassaforte (come invece si dovrebbe); ebbene, se questo fosse vero (e torno al condizionale) mi chiedo : come mai tanta leggerezza ? e come mai invece il giorno dopo si è invece verificato che due buste erano aperte ?

Forse tutti questi interrogativi sono banali, forse tutti hanno una giustificazione plausibile, sinceramente me lo auguro (non tocca a me, direttamente, verificarlo), ma un appalto pubblico è una cosa seria ed è giusto che si svolga nella maniera più limpida possibile.
Nè si può impedire all’opposizione di svolgere il suo ruolo naturale poiché quanto sin qui da me riferito – ritengo – rientra nella normale dialettica politica e contribuisce a chiedere ed ottenere chiarezza su tutto quanto accade nel Comune (mi pare che la trasparenza fosse una delle grandi promesse della nuova amministrazione, o no ? E allora perché innervosirsi ?).
Ed allora, l’interesse dei cittadini è che sia sempre garantita l’imparzialità, l’efficienza e la trasparenza dell’operato del Comune; se poi si considera il periodo di enorme crisi in cui viviamo, è chiaro che si pretende totale ed esaustiva chiarezza da parte delle Istituzioni, in particolare quando si parla di occasioni di lavoro, come in questo caso.
Ben vengano, dunque, tutte le giustificazioni che – mi auguro - saranno idonee a ricondurre definitivamente la vicenda ed i suoi sviluppi nell’alveo della totale legalità.
D’altronde, a differenza di qualche illustre pezzo della maggioranza, chi scrive non personalizza il dibattito politico, non lo confonde con il piano personale ed umano (personalmente ho tanti veri amici nella maggioranza) e se ha qualcosa da dire tenta di farlo civilmente e pubblicamente e non attraverso chiacchiericci da corridoi.
Pertanto, se questo atteggiamento verrà apprezzato dalla nostra maggioranza, come gruppo di Policoro Futura saremo ben lieti di dare – nella contrapposizione dialettica e nella diversità e variegatezza di idee e vedute che connota il dibattito politico - il nostro piccolo contributo civico; se invece, come sembra, continuerà ad essere inteso come un fastidio o addirittura un’offesa, ce ne rammarichiamo ma andremo avanti comunque per la nostra strada, con buona pace di qualche eventuale nostalgico delle censure e dell’olio di ricino. 

1 commento:

  1. Leone, assessori, consiglieri e direttore di Ppsta di Policoro, a voi dico: VERGOGNATEVI DI CAMMINARE NEL PAESE.
    Che la magistratura faccia il suo corso, se esiste...

    RispondiElimina