Prima di lasciare spazio al
comunicato inviatoci dal consigliere Di Pierri , vogliamo concludere le nostre osservazioni
sul comunicato diffuso ieri dal sindaco INCONSAPEVOLE. Dice Rocco nella conclusione
del suo ragionamento pieno di livore nei
nostri confronti che :
Gli uffici stanno predisponendo tutti gli atti
che confermano il disguido – prosegue Leone – e che consentiranno alla
Commissione di riprendere i lavori di una seduta di gara limpida, trasparente,
che non nasconde inciuci o imbrogli di alcun tipo, come qualcuno si è divertito
a far credere”.
Quindi concludiamo noi , che il sindaco ci sta dicendo che la gara si
farà , lui ha gia indicato al presidente della commissione il da farsi , e se Rocco pensa che noi stiamo a guardare che
si consumi un atto scellerato perchè intimiditi dal suo squaitare si è proprio sbagliato. Tra l’altro
la circostanza raccontata dal consigliere Di Pierri , che:
“alla presenza anche di alcune imprese
partecipanti alla gara - si sia dato formalmente atto, con un verbale, della regolarità
e della integrità di tutte le buste contenenti le richieste di
partecipazione al bando e che le stesse, sino al giorno dopo, siano state custodite in un armadietto e non
in una cassaforte (come invece si dovrebbe); ebbene, se questo fosse vero (e
torno al condizionale) mi chiedo : come mai tanta leggerezza ?
Se tale circostanza fosse confermata
consiglierebbero all’ integerrimo Leone
, campione delle assunzione ad personam , di inviare una nota circostanziata
alla procura , evitando così che ancora una volta che noi ci sostituiamo al comune
, come accade quando ci siamo costituiti
parte civile nel processo “Sistema Policoro” in sostituzione dell’ente a tutela degli interessi e la legalità dell’amministrazione.
Lunedì terza parte ; Leone e gli amici di Merenda
Comunicato inviatoci dal Consigliere Di Pierri
Il postino strappa sempre due volte.
Il celebre
romanzo noir di James M. Cain (il cui
titolo è sopra parafrasato) e le varie versioni e remake cinematografici che si sono susseguiti hanno rappresentato,
a parere di molti critici, la trasformazione dell’idea del “sogno americano” in
“incubo americano”.
Speriamo che nel
nostro piccolo questo non accada.
La questione
dell’appalto della casa famiglia, le due raccomandate “lacerate” e le originali
giustificazioni sino ad ora fornite dall’Amministrazione lasciano ancora,
purtroppo, grandi spazi a ragionevoli dubbi che i cittadini hanno il diritto di
veder dissolvere, in ossequio ai principi costituzionali di trasparenza ed
efficienza della pubblica amministrazione che, in questo caso, mi pare, appaiono
calpestati.
Premesso che
personalmente sono garantista fino in fondo, che ritengo che gran parte della
attuale maggioranza sia costituita da persone perbene e che non mi permetto di puntare
il dito contro nessuno, né amministratori né tantomeno dipendenti comunali (tant’è
che nel mio intervento sulla vicenda ho rigorosamente usato il condizionale),
ritengo che qualche perplessità sul caso ancora sussista.
Tentando di
sintetizzare il tutto, appare a dir poco singolare, per esempio, apprendere che
:
- Le spiegazioni
/ scuse dell’Ufficio Postale giungono “puntuali” solo il giorno in cui è
scoppiato il caso (il 12 settembre) nonostante la consegna sia avvenuta molto
tempo prima (l’8 agosto); sono state chieste da qualcuno o è una pura coincidenza
?
- Le
raccomandate in questione sono state recapitate addirittura personalmente dal
Responsabile dell’Ufficio Postale di Policoro perché quel giorno non c’erano
agenti addetti al recapito disponibili;
- Tanta
disponibilità da parte del predetto Responsabile – con il quale comunque mi
congratulo perché è la prima volta, personalmente, che sento una cosa del
genere - è dovuta, come lui stesso dice, “all’importanza della consegna e del
cliente” : sinceramente non avrei mai immaginato che esistesse una graduatoria
di importanza dei clienti e della posta;
- Addirittura il
citato Direttore delle Poste garantisce “che nulla ha visto del contenuto”
delle due raccomandate; per carità, personalmente ci credo, ci mancherebbe
altro, ma una cosa è che io ci creda una cosa è poter portare avanti
tranquillamente una gara confidando sulla parola del Direttore delle Poste;
- Il Sindaco
stesso, il 12 settembre, ha chiamato i Carabinieri : ha fatto benissimo, mi
sembra un gesto condivisibile ed apprezzabile; però, mi chiedo, se era tutto a
posto, come lui stesso avrebbe sin dall’inizio dovuto sapere o comunque avrebbe
potuto verificare sul momento, perché li ha chiamati ? Chi ha sollevato la
questione delle buste aperte ? E soprattutto – se nell’espletamento di una gara
pubblica addirittura intervengono i Carabinieri - perché poi il Sindaco si
stupisce che le forze politiche, i consiglieri di opposizione e soprattutto i
cittadini nutrano legittimi dubbi e chiedano immediate spiegazioni sulla
vicenda ?
- Pare che il
giorno precedente (11 settembre) – alla presenza anche di alcune imprese
partecipanti alla gara - si sia dato formalmente atto, con un verbale, della regolarità
e della integrità di tutte le buste contenenti le richieste di
partecipazione al bando e che le stesse, sino al giorno dopo, siano state custodite in un armadietto e non
in una cassaforte (come invece si dovrebbe); ebbene, se questo fosse vero (e
torno al condizionale) mi chiedo : come mai tanta leggerezza ? e come mai invece
il giorno dopo si è invece verificato che due buste erano aperte ?
Forse tutti
questi interrogativi sono banali, forse tutti hanno una giustificazione
plausibile, sinceramente me lo auguro (non tocca a me, direttamente,
verificarlo), ma un appalto pubblico è una cosa seria ed è giusto che si svolga
nella maniera più limpida possibile.
Nè si può
impedire all’opposizione di svolgere il suo ruolo naturale poiché quanto sin
qui da me riferito – ritengo – rientra nella normale dialettica politica e
contribuisce a chiedere ed ottenere chiarezza su tutto quanto accade nel Comune
(mi pare che la trasparenza fosse una delle grandi promesse della nuova
amministrazione, o no ? E allora perché innervosirsi ?).
Ed allora,
l’interesse dei cittadini è che sia sempre garantita l’imparzialità,
l’efficienza e la trasparenza dell’operato del Comune; se poi si considera il
periodo di enorme crisi in cui viviamo, è chiaro che si pretende totale ed
esaustiva chiarezza da parte delle Istituzioni, in particolare quando si parla
di occasioni di lavoro, come in questo caso.
Ben vengano, dunque,
tutte le giustificazioni che – mi auguro - saranno idonee a ricondurre definitivamente
la vicenda ed i suoi sviluppi nell’alveo della totale legalità.
D’altronde, a
differenza di qualche illustre pezzo della maggioranza, chi scrive non
personalizza il dibattito politico, non lo confonde con il piano personale ed
umano (personalmente ho tanti veri amici nella maggioranza) e se ha qualcosa da
dire tenta di farlo civilmente e pubblicamente e non attraverso chiacchiericci
da corridoi.
Pertanto, se
questo atteggiamento verrà apprezzato dalla nostra maggioranza, come gruppo di
Policoro Futura saremo ben lieti di dare – nella contrapposizione dialettica e
nella diversità e variegatezza di idee e vedute che connota il dibattito
politico - il nostro piccolo contributo civico; se invece, come sembra, continuerà
ad essere inteso come un fastidio o addirittura un’offesa, ce ne rammarichiamo
ma andremo avanti comunque per la nostra strada, con buona pace di qualche
eventuale nostalgico delle censure e dell’olio di ricino.
Leone, assessori, consiglieri e direttore di Ppsta di Policoro, a voi dico: VERGOGNATEVI DI CAMMINARE NEL PAESE.
RispondiEliminaChe la magistratura faccia il suo corso, se esiste...