lunedì 2 luglio 2012

Rifiuti, i Lucani denuncino le inadempienze


Da oggi anche i cittadini lucani possono denunciare direttamente al Ministero dell’Ambiente le tante lacune e deficienze della raccolta differenziata in Basilicata che stenta a decollare. La Ola invita pertanto chi nelle singole realtà vive questo problema ad utilizzare questa opportunità per non alimentare un ciclo dei rifiuti perverso, sostenuto da scelte sbagliate di Regione e Province che puntano sull’ampliamento delle discariche, sull’inceneritore Fenice e sulla produzione di CDR – CSS (Combustibile Solido Secondario) da bruciare in cementifici e finte centrali a biomassa previste sul territorio regionale.
Tutto questo, mentre la raccolta differenziata si attesta su percentuali bassissime e deludenti, in molti comuni della Basilicata, risultando ancora di molto inferiore agli obiettivi fissati dalle normative nazionali, con una raccolta “multimateriale” destinata ad essere bruciata e ancora spacciata per raccolta differenziata, e con una raccolta dell’organico in Basilicata che è praticamente assente così come lo sono i centri per la produzione di compost verde (lo afferma l’ultimo rapporto ISPRA 2012). Un ciclo dei rifiuti perverso che alimenta l’eco – business dell’ impiantistica degli inceneritori, delle discariche e dei trasporti con un tour della monnezza sostenuto purtroppo da piani e programmi regionali e provinciali.
“Failadifferenza”, questo il titolo della campagna di comunicazione promossa dal Ministero dell’Ambiente e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla raccolta differenziata dei rifiuti. La campagna sarà “interattiva”, consentirà cioè ai cittadini, contattando il ministero dell’ambiente (scrivendo una mail a:failadifferenza@minambiente.it ) di segnalare disservizi e altre problematiche relative alla gestione della raccolta differenziata sul proprio territorio.
Differenziare gli scarti è un passo fondamentale per consentire l’attuazione di un corretto ciclo dei rifiuti. Consente infatti di ridurre in maniera decisiva le quantità da avviare alla termovalorizzazione o in discarica (come purtroppo avviene ancora in molte città Italiane), consente di recuperare valore con la cessione delle materie prime “differenziate” e, di conseguenza, permette il riciclo e recupero dei materiali con un minore impiego di risorse naturali.
Per un ciclo corretto dei rifiuti è fondamentale, oltre all’impegno delle istituzioni preposte, il contributo di ciascuno perché la differenziata parte dalle case degli italiani. Da qui l’invito del Governo ai cittadini a “differenziare” di più meglio e l’opportunità di essere parte attiva indicando mancanze e problemi al Ministero dell’Ambiente. Perché “ogni azione fa la differenza”.
Si tratterà di comprendere quali azioni il Ministero dell’Ambiente intraprenderà prioritariamente nei confronti degli Enti inadempienti, prima ancora che i cittadini segnalino le stesse, anche per non fornire alibi o patenti di efficienza, in caso di assenza di segnalazioni. La Ola invita pertanto i cittadini e le associazioni a presentare proprie memorie al ministero dell’Ambiente.
Secondo la Ola le inefficienze del ciclo dei rifiuti in Basilicata sono ben note al Ministero dell’Ambiente; il ministero cominci a rendere noto l’elenco dei 108 siti di discariche finite sotto la lente d’ingrandimenrto dei NOE e del Ministero presenti in Italia, ivi comprese quelle presenti in Basilicata.
Considerato che sono gli enti che devono dare esempi virtuosi ai cittadini e non viceversa che sono oggi chiamati a collaborare con il Ministero dell’Ambiente, segnalando le inadempienze e disservizi, sarebbe opportuno che le scelte operate dagli Enti non cointinuino ad alimentare finti alibi sul disastro dei rifiuti in Basilicata.