San Stefano Ceci, protettore di Policoro, convertili !

pubblicato daKarakteria in data 01 aprile 2012

DI IVANO FARINA

Stefano Ceci è il presidente di Gh Gruop, "una rete di imprenditori e imprese per lo sviluppo di una nuova economia turistica". Non sappiamo se sia un tesserato del partito di Luca Cordero di Montezemolo, nè se abbia un ruolo preciso nella montezemoliana "Italia Futura", movimento che a Policoro appoggia la candidatura a sindaco di Gianni Di Pierri. Di sicuro è vicino a quell'organizzazione politica e a noi basta sapere che nessun cinico può liquidarlo con l'appellativo di comunista, di idealista o di ambientalista.

Stefano Ceci è un emiliano, un imprenditore di successo che lavora sull'innovazione, un uomo di centro e soprattutto è un esperto in materia di turismo.

Da ieri per noi di Karakteria è diventato l'uomo della provvidenza perchè ha detto quello che noi diciamo da 3 anni e lo diciamo per il semplice fatto che noi come lui abbiamo viaggiato un tantino, abbiamo consultato esperti e abbiamo studiato i nuovi modelli turistici e ci siamo concentrati sulle vocazioni naturali del territorio prima di avanzare una proposta.

Inaspettatamente per tutti e soprattutto per Di Pierri e i suoi, Ceci nel suo intervento di sabato alla conferenza sul turismo organizzata dalla coalizione del Terzo Polo (Api, Mpa, Fli, Italia Futura), senza volerlo ha illustrato praticamente il nostro programma andando contro al loro e mettendo il candidato sindaco Di Pierri, successore di Lopatriello nella coalizione, in non poca difficoltà, per le critiche che ha mosso alla speculazione edilizia della nostra città e ad un certo modello di sviluppo turistico. Un modello di sviluppo che l'esperto ha definito "senza futuro".

E' evidente che l'imprenditore emiliano non sapeva che proprio quel modello di turismo è il programma, la storia e il sogno del gruppo che lo ha invitato.

Da questo punto di vista c'è da dare atto a Gianni Di Pierri per aver organizzato una bella serata nella quale gli ottimi relatori (Franco Garofalo, Antonio Affuso - Di Maggio non l'ho ascoltato essendo arrivato in ritardo) hanno relazionato ognuno secondo le proprie competenze e le proprie idee. L'impressione era quella di trovarsi ad una normalissima e interessante conferenza e non ad un incontro di campagna elettorale. Gli invitati erano specialisti del settore. Solo Di Pierri, com è naturale che fosse, ha parlato come chi è in campagna elettorale.

Ceci, il più illustre degli invitati, ha dichiarato chiaramente che la prima impressione che si fa un esperto di turismo accostandosi al mare di Policoro è quella di una mediocre speculazione edilizia che corre il rischio di seppelire le occasioni turistiche di Policoro: il modello dei villaggi è un modello fallito, passato, senza futuro. Ha detto anche che l'idea secondo la quale il turismo cresce col crescere dei posti letto (=villaggi e alberghi) è un'idea altrettanto sballata e vecchia: il turismo è cambiato, sono cambiati i turisti, è cambiata la modalità. Oggi bisogna privilegiare la mobilità, l'ospitalità leggera, la fruibilità culturale e la collaborazione pubblico-privato.

E' evidente che lo studioso di turismo non sapesse che tutte quelle deroghe a costruire villaggi in un'area di pregio (Piano d'Ambito) le aveva concesse alla speculazione edilizia propio la stessa squadra (anche se non solo lei) che sostiene Gianni Di Pierri. Nè poteva sapere che allo scorso incontro il neo candidato sindaco del Terzo Polo inneggiasse alla costruzione di alberghi sul modello di Rimini, nè che i terzopolisti vorrebbero costruire un grande villaggio in zona D7, togliendo la terra agli agricoltori.

Ceci sembra non aver nemmeno apprezzato l'investimento "Marinagri", ritenuto un investimento non consono per il territorio e nemmeno tanto originale...certo incompleto, quindi non a pieno del suo potenziale, ma difficile da gestire in questo momento e a causa di una concorrenza ben più valida per quanto riguarda il mondo delle imbarcazioni e il mondo dei porti turistici, dunque a rischio fallimento.

Come potete immaginare anche questo intervento deve essere stato alquanto imbarazzante per Di Pierri che a questo punto dovrà dichiarare apertamente quali sono le differenze programmatiche, almeno in materia di urbanistica per il turismo (Piano d'Ambito e D7), fra lui e Lopatriello visto che sia la squadra non dichiarata, sia i programmi anch'essi non chiaramente esplicitati, sembrano invece essere identici a quelli del suo predecessore. Il buon Gianni deve essere più chiaro e sincero se vuole risultare credibile, smetterla di dare ragione a tutti, anche alle posizioni più contrastanti e dichiarare esplicitamente cosa ha intenzione di fare sulla D7 per esempio, come vuole impiegare i 300.000 metri cubi di volumetria edificatoria disponibili per il Piano d'Ambito, dove e a chi concederli e dire cosa pensa dell'intervento di Ceci. Perchè non si può applaudire ad un'idea mentre si pensa il contrario, nè tantomeno si può tentare di aggiustare il tiro in pubblico sulla palese speculazione edilizia di via Lido, dicendo che il brutto sta in quella costruzione lasciata a metà ( villaggio Tamburrino).

Come ha potuto vedere l'esperto di turismo, ma anche tanti altri turisti e tanti policoresi certi programmi aiutano la speculazione non il territorio, aiutano i soli noti, non lo sviluppo turistico.

Sono 3 anni che lo andiamo dicendo in ogni modo: non bisogna colare altro cemento nella zona lido, non dobbiamo più dare spazio alla speculazione edilizia che distrugge le nostre risorse. I 300.000 metri cubi vanno distribuiti fra gli assegnatari per coniugare agricoltura, turismo e cultura identitaria del luogo con il disegno di una città immersa nel verde e la distribuzione della ricchezza. Distribuire quelle volumetrie per tante piccole strutture ricettive significa distribuire la ricchezza, volerle concentrare nelle mani dei soliti noti (e noi sappiamo anche i nomi e i cognomi di questi soliti noti) e lasciare solo qualche briciola agli assegnatari significa derubare il territorio delle sue opportunità e del suo sviluppo turistico.

Ceci convertili, fa che non ci vendano per un piatto di lenticchie!

Ps.

Torneremo nei prossimi giorni sull'argomento per approfondirlo. Pubblicheremo l'intervento di Ceci. Intanto se qualcuno vuole interessarsi alla storia e al futuro di Policoro e del suo destino turistico, per favore consulti la nostra inchiesta sul Piano d'Ambito e le nostre proposte, che andiamo urlando da 3 anni, come Cassandre! Sono argomenti tecnici e quindi non facili, ma dobbiamo conoscerli se vogliamo conoscere le nostre potenzialità e le potenzialità del nostro territorio. Nemmeno per noi è stato facile metterci a studiare urbanistica e turismo...ma è stato bello e utile!

(http://www.karakteria.org/contenuti/categorie/piano-dambito http://www.karakteria.org/contenuti/10/09/02/le-mani-sulla-citt%C3%A0-02...)

http://www.karakteria.org/documenti/11/01/19/piano-dambito