lunedì 23 aprile 2012

Famiglie lucane disperate. La politica faccia mea culpa


La nostra regione si sta caratterizzando per non saper porre rimedio al continuo aumento dei disoccupati e degli indigenti, ai  posti di lavoro che vanno in fumo e alla mancanza di nuove opportunità nonostante le tantissime risorse utilizzateLa soglia della disperazione delle famiglie lucane si è innalzata a livelli insostenibili e la cosa più disarmante è il constatare che il governo regionale, imperterrito, continua a spendere risorse, a primeggiare nella spesa, senza dare segnali di cambiamenti di rotta.Ci si ostina a considerare il problema della disoccupazione, nelle politiche regionali, come un qualsiasi capitolo della programmazione regionale. Non  il primo obiettivo della politica che è quello di riaffermare la sua funzione essenziale nel dare il diritto al lavoro a tutti i cittadini.Nei nostri Comuni non vi è famiglia che non abbia in casa un disoccupato! E quel che è peggio che l’assuefazione a tale condizione ci sta portando tutti alla rassegnazione, alla convinzione di impotenza nella costruzione di un futuro migliore. Ecco perché il problema del lavoro deve essere posto come elemento centrale, unificante e qualificante di tutta la politica regionale, mettendo in gioco tutte le risorse umane, materiali ed istituzionali che la Regione dispone.La politica lucana, non può sottrarsi al compito di chiedersi come mai a fronte di tanti fondi che si continuano a spendere i risultati siano ancora così deludenti!Dovrà essere l’occupazione che si crea, a medio e lungo termine, il metro di valutazione dei progetti da sostenere scartando quelli che, alla chiusura dei cantieri, non lasciano traccia di occupazione.