mercoledì 5 ottobre 2011

D/7 Er Mutanda e al Cafone

D/7: Lopy e Al Cafone..Beati noi....Ve la ricordate la storia della clinica Privata che doveva sorgere a Policoro, la grande bufala di lopy nelle precedente amministrazione, anche allora e per molto tempo "U Busciardo" una settimana si e una no ci parlava di imprenditori , posti di lavoro ecc.. Di quella storia non c'è traccia ne mattone ne una lira. Poi venne di recente la storia della PFanner , dei 200 posti di lavoro , dei viaggi a Roma addirittura a Vienna , per fare cosa a tutto oggi non è chiaro , visto che tutta l'operazione è stata guidata e retta dalla regione che ha gestito la fase dell'investimento attraverso un bando dei fondi FAS. Anzi da notizie che abbiamo noi , sembrerebbe che la dirigenza della multinazionale era molto irritata delle dichiarazione "fuori da ogni realtà" da parte del nostro Lopy. Molte persone ancora oggi vanno alla Pfanner per chiedere un posto di lavoro , convinti della veridicità delle dichiarazione del sindaco , se ne vanno deluse, molte volte in questo contesto di crisi la speranza che diventa delusione può uccidere le persone, ma l'incoscienza di questo sindaco ormai ha superato ogni limite. Oggi riprende alla grande con la storia della D/7, vicenda già chiusa con un provvedimento di risoluzione del contratto da parte del commissario prefettizio dott.ssa Iaculli , che è considerata tra l'altro dal ministero dell'interno una grande esperta in materia amministrativa , tanto che fu mandata nella città di Taranto dopo il commissariamento per i noti fatti accaduti nella città Pugliese. Inoltre quel provvedimento si basava sia su un parere richiesto al coreco nel 2006 dallo stesso sindaco Lopatriello, sia da un'ulteriore consulenza richiesta da Serafino Di Sanza ad un noto professore universitario , questi pareri di recensione del contratto con Itaca sono stati sempre sostenuti dall'ufficio legale del comune.Tra l'altro tale ipotesi è rafforzata dell'uteriore inadempienza di Itaca , l'aver ceduto la società a nuovi proprietari , mentre l'appalto con cui è stata aggiudicata la D/7 prevedeva tali ipotesi tra le clausole di risoluzione del contratto. la bufala più grande è la fantomatica paura di un risarcimento danno di 50 milioni richiesto da Itaca , causa che certamente può tentare ma del tutto infondata sul piano giuridico. E come dire se un imprenditore non ottiene un provvedimento dal comune minaccia o chiede un risarcimento , l'amministrazione per paura al di la del merito cede. Il nuovo grande salvatore della patria presentatoci da Lopatriello si chiama Longarini Eduardo, chi sia non non sappiamo ma pubblichiamo il profilo cheWikimedia Italia ha messo su internet. Come si dice Dio li fa poi li accoppia....Er Mutanda ed al cafone...beati noi......di meglio veramente non ci poteva capitare ?