martedì 6 settembre 2011

Riceviamo e Pubblichiamo

LETTERA DI COMUNICAZIONE DISAGIO, SCORRETTEZZA, DISTRUZIONE IMMOBILE E MOBILI AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

Consegnata a tutti i consiglieri comunali

Il sottoscritto Giuseppe GIORDANO, nato a Montalbano Ionico (MT) il 27 aprile 1968, residente a Policoro (MT) alla via Potenza n. 2/B, sotto la propria responsabilità, mette a conoscenza TUTTA l’Amministrazione Comunale di come l’Ente Comune di Policoro ABUSA della bontà dei cittadini per scopi propri esponendo quanto segue:

Il sottoscritto, nel mese di gennaio 2008, venne contattato per il tramite dei VV. UU. di Policoro nella persona del Comandante Antonello AMENDOLA e dell’attuale V.U. Nicola LAURIA, dal Commissario Prefettizio del Comune, d.ssa IACULLI, la quale mi chiedeva la disponibilità TEMPORANEA per 4 mesi di un mio alloggio sito nel Comune alla via CORINTO n. 61, per aiutare una famiglia disagiata che in quel momento viveva in una roulotte.

Mi fu chiesto umanamente di fare un gesto ‘PER L’ANIMA DEI MORTI’ considerato che a Policoro NESSUN cittadino era disponibile ad ospitare tale famiglia e non riuscivano a trovare una soluzione.

Non esitai ad acconsentire.

Stipulammo, dunque, regolare contratto di locazione in cui veniva previsto un importo di € 400,00 per la mensilità oltre a specificare che tutte le utenze, se pur a me intestate, erano tutte poste a carico del comune. Scaduto tale termine, l’Amministrazione Comunale del Sindaco Lopatriello, eletta a maggio 2008, chiese cortesemente di poter ancora disporre di tale alloggio per aiutare qualche famiglia ‘disagiata’ policorese; infatti con nuovo CONTRATTO DI LOCAZIONE, si previde la locazione del detto immobile per ulteriori 12 mesi, con inizio dal 25 giugno 2008 fino al 24 Giugno 2009.

Da quel giorno iniziò un ‘calvario’ per me e la mia famiglia di un via-vai di gente a me sconosciuta nell’appartamento.

Non trovo parole adeguate per spiegare cosa accade all’interno e all’esterno del mio appartamento, grida, rumori, disturbo alla quiete pubblica e quant’altro si possa immaginare. Ho da sempre informato sia verbalmente che per iscritto gli organi di assistenza sociale del Comune, i canoni mensili non sono mai stati pagati puntualmente oltre a tutte le utenze che anticipavo io nei pagamenti ed attendevo tempi biblici per i rimborsi. Scaduto il termine di locazione, ossia il 24 giugno 2009, ho da sempre manifestato la volontà di rilascio dell’immobile sia per iscritto che verbalmente. L’Ente Comune a tutt’oggi continua a trattenere il mio alloggio ‘abusivamente’ oltre a non pagare le forniture. La società legale recupero crediti delegata della E. ON. Gas, in data 29 agosto 2011, dopo avermi inviato vari solleciti di pagamento, mi ha contattato comunicandomi che procederà al pignoramento di 1/5 del mio stipendio per insolvenza delle fatture di fornitura gas al mio immobile che ammontano a circa 1.400,00 euro.

Ovviamente, riferivo il tutto agli enti preposti del Comune, ai quali consegnavo di volta in volta tutte le fatture che pervenivano, sia verbalmente che per iscritto, e per tutta risposta, in data 30 agosto 2011 con racc. a mani, prot. N. 18982, mi si notifica una lettera a me indirizzata dal Comune di Policoro a firma del Responsabile Servizio Sociale , che recita : “In riferimento all’alloggio di via Corinto, con la presente si comunica che: “…. si fa presente che il servizio Sociale non ne risponde più in materia di utenze e servizi all’abitazione”. E’ evidente che la comunicazione innanzi richiamata è assolutamente illegittima, infatti nella stessa prima si rappresenta espressamente che il Comune di Policoro ha emesso atti di giunta con i quali legittimava la presenza degli inquilini ivi presenti e poi cerca di disattendere gli impegni assunti. Pertanto è chiaro che l’ente è tenuto certamente al pagamento di tutte le spese inerenti l’appartamento come precisato nel sottoscritto contratto. In ogni caso, stante l’assurdo comportamento assunto dal Comune, in data odierna, ho provveduto al distacco immediato della fornitura GAS, e provvederò a fare stessa cosa per le altre utenze, addebitando tutte le varie ed eventuali spese all’Amministrazione di riallaccio oltre a tutte le spese di ripristino di mobili ed immobili ‘distrutti’ in questi anni di messa a disposizione dell’immobile, addebitando, infine, tutte gli ulteriori esborsi che sarò costretto a subire.

In mancanza di immediato riscontro darò incarico al mio legale affinché prosegua l’azione già iniziata.

2 commenti:

  1. Le grandi avventure del sindachissimo Lopy. Lo sborone e poi lascia i conti da pagare!
    Alla fine la famiglia l'ha sistemata nel comune e hanno un consumo esagerato ( condizionatore ecaldaia a palla tutto il giorno perchè le utenze le paga il comune sapete ....e lavorano entrambi!!!!!)Adesso il caro assessore e il sindaco hanno lasciato la patata bollente al sig. Giordano.

    RispondiElimina
  2. Oggi come oggi, non bisogna fare del bene a nessuno...

    RispondiElimina