venerdì 19 agosto 2011

Manovra escamotage contro lavoratori e uno scippo ai soliti noti

BAS"Nel caldo agostano, non solo faranno pagare i costi di questa crisi ai soliti notisvuotando le tasche di lavoratori e pensionati . Un vero esproprio senza precedenti nei confronti dei ceti popolari che farà aumentare ulteriormente la povertà e non solo, ma con un provvedimento furbesco ( art 8 ) inserito nella decreto prevedono implicitamente la possibilità di derogare alle leggi in vigore, Statuto dei lavoratori compreso". Lo dichiara Ottavio Frammartino del Prc di Basilicata.
"Un furbo escamotage per aggirare l’articolo 18 - prosegue - senza vietarlo esplicitamente. Questa preoccupazione è diventata certezza leggendo il parere tecnico (e non politico) degli esperti di Palazzo Madama che conferma i timori di chi sosteneva come quel codice rappresentasse un attacco ai diritti dei lavoratori. I commi dell’articolo scritto dal titolare del Welfare possono “ridefinire la regolazioni delle materie inerenti all’organizzazione del lavoro e della produzione”, recita la nota dell’ufficio studi.
Ma c’è di peggio. Se si prende questa norma e la si combina con i contenuti dell’accordo sottoscritto da Confindustria assieme a Cgil, Cisl e Uil il 28 giugno, il risultato è che l’articolo 18 viene di fatto abbolito. Il patto fra l’associazione degli industriali e le organizzazioni dei lavoratori prevede infatti che ai rappresentanti di una singola azienda sarà consentito di trattare in autonomia (e in deroga ai contratti collettivi) una serie di materie come orari e organizzazione del lavoro.
Tali norme saranno legge per tutti i dipendenti di un’azienda “se approvate dalla maggioranza delle Rsu”. E ora, con l’articolo 8 tanto caro a Sacconi, all’interno delle materie “trattate in autonomia” entreranno anche i licenziamenti. Basterà il via libera della rappresentanza sindacale di base di una singola impresa e non sarà necessario nessun referendum interno per stipulare contratti sostitutivi a quelli che a livello nazionale regolamentano i rapporti di lavoro. Una vera e propria porcata , un atto di guerra contro i diritti dei lavoratori che non può passare inosservata, questo governo responsabile del fallimento economico di questo paese , vuole far passare il concetto fascista di una Italia non fondata sul Lavoro ma sul licenziamento. Chiediamo da subito alle forze sociali in testa la CGIL e al centrosinistra una grande mobilitazione unitaria contro questo provvedimento e contro una manovra inniqua che creerà un paese sempre più povero e senza diritti ".

1 commento:

  1. Ma che vuoi chiedere, sono tutti uguali e tutti d'accordo ormai...
    Tu credi che al PD o altri partiti o parti sociali o tanto meno, sindacati e associazioni, hanno a cuore l'Italia e chi ci abita?
    Io credo di no, stanno li per intascare soldi, gestire potere e farsi i c.... loro...

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