giovedì 21 luglio 2011

Inferta una ferita grave alla città di Policoro. Il fuoco distrugge molti ettari del Bosco Pantano






Una ferita nel cuore della città di Policoro quella inferta ieri dalle fiamme che hanno divorato ettari di terreno del Bosco Pantano L’incendio avvenuto secondo voce della protezione civile e da testimonianze da noi raccolte probabilmente grazie a una mano sciagurata , spinta probabilmente da interessi speculativi , quel maledetto cemento che è la maledizione di questa città. Il fuoco ha interessato diversi ettari della pineta , di quello che è rimasto uno dei pochi boschi planiziali relitti presenti in Italia , un luogo unico dove i suoni del mare si confondevano con quelli del bosco , dove la farnia , il cerro , l’ontano nero , essenze proprie di ambienti montani convivono con specie mediterranee quali l’alloro , il lentisco lacero minore . L’incendio è cominciato verso le 13 ed ancora come testimoniato da uno dei nostri filmati alle 20, 19 i mezzi di soccorso ancora non avevano domato le fiamme complice un forte vento e la presenza di erba secca , arrivando a minacciare anche le case turistiche. Sempre come testimoniato dai nostro video , i primi soccorsi sono partiti dagli operatori del circolo velico e dai ragazzi dell’ass.ne delle cinque vele , interventi che hanno consentito non solo di avvertire con immediatezza la protezione civile , ma anche salvare il museo naturalistico , altrimenti i danni sarebbero stati maggiori.Mentre sarebbe distrutto parte del galoppatoio del WWF dove fortunatamente non c'era nessun ospite perchè martedì è la giornata di cambio campo e i ragazzi ospiti erano tutti tornati a casa.

E proprio da queste testimonianze dei primi coraggiosi soccorritori che apprendiamo che il fuoco non è partito solo da un posto , ma i roghi iniziali sono stati almeno 3.I ragazzi dell’associazione Cinque Vele che abbiamo intervistato tra l’altro hanno perso le loro attrezzature , per cui fanno appello alle istituzione di dargli una mano per recuperare almeno parte dei loro mezzi per poter continuare a svolgere su questo mare da loro tanto amata passione per la vela. Per spegnere l’incendio sono intervenuti quattro squadre dei Vigili del Fuoco di Policoro, Montalbano Jonico e Matera e di quelle delle Protezione Civile e del Corpo Forestale dello Stato mentre gli uomini della Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri sono stati impegnati a mettere in sicurezza la zona e a bloccare la circolazione.Sul posto anche due elicotteri del Corpo Forestale e tre canadair, arrivati sulla zona dell'incendio dalla Calabria e dalla Puglia.

A noi non rimane che fare l’appello affinchè gli eventuali responsabili vengano assicurati alla giustizia , al comune da subito di dare certezza che in quella zona non sarà consentito a nessuno di piantare un solo cubo di cemento ed da subito mettere in atto quelle attività che possano prevenire questi disastri così come richiesto dal Sigismondo Mangialardi.



Intervista a Mangialardi


Testimonianza dei Ragazzi ass.ne Cinque Vele

11 commenti:

  1. Davvero un peccato.... Senza parole.
    FAR

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  2. La colpa di tutto secondo me è dello stato, delle istituzioni...
    Perchè stato e istituzioni?
    Perchè, se lo stato assumesse invece di licenziare, aprisse invece di chiudere, desse invece di rubare, tutto ciò non si verificherebbe...
    La politica di oggi si basa solo ed esclusivamente sui tagli;
    tagli alla sanità e la gente muore per appunto mala sanità...
    Tagli alla scuola e gli alunni escono sempre più asini...
    Tagli ai beni culturali e i monumenti cadono a pezzi...
    Tagli alle ricerche e i cervelloni italiani vanno a dare la loro intelligenza in altre parti del mondo, facendo restare l'Italia sempre più indietro...
    Tagli ai corpi armati e polizia e carabinieri, girano con macchine che hanno 300.000 KM o sono senza benzina come denunciato più volte in televisione dai sindacati degli stessi...
    Allora io penso, perchè prima di tutto non cominciano a tagliare i loro lussi e privilegi?
    Cellulari gratis, auto blu di 100.000 euro gratis, voli in aerei, biglietti, alberghi, ecc ecc ecc, tutto gratis, o meglio, pagato dalle casse dello stato...
    Per non toccare il tasto degli stipendi! Un cittadino normale, se ha la fortuna di avere un lavoro, prende 900, 1000 euro al mese e per lo stato superi pure il reddito, quindi non hai diritto ad alcuni benefici...
    Allora se è crisi, lo è per tutti, quindi sacrifici noi cittadini e altrettanto i nostri politici... Dovrebbe essere così ma sappiamo tutti che non lo è...
    Quindi cominciamo col dire che se nella forestale occorrono 200 guardie, prendetene 180...
    Così per le altre cose, non dico che dovrebbero assumere tutti, ma almeno un buon 80%...
    Perchè se no succede come ieri e oltre il danno ambientale risanabile tra 30 anni, c'è anche un ingente danno economico...
    Allora mi chiedo, il risparmio dov'è? Se ci fossero stati gli operatori a pulire i boschi, il danno era molto inferiore...
    Con questo non tollero o giustifico assolutamente il presunto piromane del grave atto commesso, anzi, andrebbe arrestato e fatto uscire tra 10 anni, penso però che se ci fossero state più guardie forestali, forse non sarebbe accaduto...

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  3. questo è l'esempio di un fallimento della politica lucana, si spendono milioni di euro per il progetto vie blue, milioni di euro per le giornate della forestazione.
    devono realizzate le stradine taglia fuoco, la pulizia del sottobosco, invece i risultati sono questi.
    perchè la regione spende questi soldi?
    ai nostri politici l'unico risultato che interessa è il voto.

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  4. ...abbiamo capito chi ha incendiato il bosco..(vedi II post)

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  5. "se ci fossero stati gli operatori a pulire i boschi": questa frase l'ho sentita centinaia di volte proprio successivamente al verificarsi di un incendio. Spesso sono proprio i precari aspiranti lavoratori socialmente utili ad appiccare il fuoco per dare sostanza alla funzione di salvatori delle foreste. E la politica specula con la clientela delle assunzioni determinando aspettative di lavoro in questo settore. Io penso che tali persone dovrebbero essere solo cittadini volontari a costituire un sistema organizzato volto principalmente alla guardiania per prevenire e avvistare l'incendio. Mi chiedo perchè gli operatori turistici che dicono di esser votati all'ecologia (dicono meno all'economia) non abbiano costituito un modello, un sistema di monitoraggio, magari fatto coinvolgendo i ragazzi dei loro campi-vacanza. Per esempio perchè il circolo velico non collabora con il wwf per intraprendere una simile iniziativa? Si appellano all'ambiente per campare e questo va bene, anzi è esemplare sviluppo. Ma, la sostenibilità del territorio è fatta anche di partecipazione attiva e tutela, prevenzione, educazione. Pochi ancora hanno capito la sostanziale differenza tra pineta e bosco autoctono. Le due fanno parte di una riserva gestita dalla provincia. Qualcuno vuole avere la cortesia di chiedere alla provincia quali azioni preventive sono state messe in atto per prevenire gli incendi? Cari Policoresi, quando del Vs. bosco non esisterà più nemmeno la cartolina avrete irrimediabilmente perduto una parte della Vs. identità storica senza mai esserne stati consapevoli. Vergognatevi.

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  6. l'incendio è probabilmente doloso.
    Ingenere si verificano sempre in giornate di forte ed intenso vento.
    Qualcuno si è affrettato a dichiarare che sono dei pazzi perchè lì non si potrà mai costruire!!!!
    mà tale affermazione mi ha fatto riflettere...a buon intenditore

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  7. Bastardi, quel posto è un paradiso, perchè prendersela con la natura? Figli di puttana!!!!

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  8. il vento....i bambini che proprio quel giorno non c'erano...le attività turistiche in quella zona...a rilento....e se parlassimo di un contenzioso con il comune di POLICORO?
    ke dite?

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  9. Nel 2000 abbiamo assistito allo stesso incendio, delle stesse proporzioni e lungo lo stesso asse.Dal 2001 al 2010 più nulla! Nessun incendio si è verificato nella riserva naturale! Perchè? Semplice, in questi nove anni l'attenzione della politica verso la riserva è stata alta! La presenza e l'attivismo dell'ex assessore provinciale LABRIOLA ha determinato un luingo periodo di progetti e finanziamenti, compreso le azioni di controllo, attraverso una pattuglia stabile della Polizia Provinciale e con progetti specifici di vigilanza, con il coinvolgimenti di diversi attori. Oggi nel 2011 registriamo l'ennesima sciagura, perchè? Perchè è venuta meno l'attenzione verso la riserva, abbandonata nell'indifferenza dei piu', con l'aggravante che l'amministrazione comunale è completamente assente!!!!!!!!!!!!!!!

    Qualcuno si è posto il tema di un sistema di vigilanza permanente? E' un angolo di paradiso che non può morire nell'indifferenza dei piu'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  10. Anche la provincia ha la sua responsabilità...
    Non hanno fatto mai una politica seria per questa cacchio di regione di poveracci e caproni che votano sempre la stessa melma e poi si lamentano...

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  11. I non più giovani si ricorderanno quel pennone nella pineta che serviva per avvistare gli incendi in tempo utile per spegnerli. E' strano come con il passare del tempo si mettano da parte il buon senso e le regole elementari di gestione del territorio. Pensate se scoppia un incendio nella zona dei parcheggi in corrispondenza dei lidi? NON NECESSARIAMENTE DOLOSO, MA DOVUTO AD UNA SEMPLICE CICCA DI SIGARETTA. In pineta d'estate ci sono migliaia di persone contemporaneamente. Credete che sia un luogo sicuro solo perchè girano quattro vigili urbani? Credete che il comune abbia un piano di evacuazione in caso di incendio? La risposta è NO! Se dovesse accadere una tragedia, i politici diranno solo che un vile gesto ha colpito nel cuore il turismo di policoro.......ed altre cazzate del genere. Ottavio parliamo di PREVENZIONE!! Chiedi ai nostri valenti assessori di chi è la responsabilità per cio che può accadere in quella trappola per topi che hanno realizzato giù al mare.

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