mercoledì 15 giugno 2011

Caos nel PD. Vincenzo Viti si dimette da capogruppo


scrive su Facebook che ormai siamo al mercato della compravendita della Politica

Un «passaggio» della vita politica lucana che si annunciava quasi «naturale» – il rinnovo dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale, oggi, a Potenza – si è trasformato in una vicenda che lascerà il campo alla polemica sia nel centrosinistra, sia nel centrodestra, con dimissioni da entrambe le parti. Il «casus belli»: l’elezione dei due segretari dell’ufficio di presidenza, dopo che quella di Vincenzo Folino (Pd) alla presidenza e di Enrico Mazzeo (Idv) e Franco Mattia (Pdl) alla vicepresidenza era andata secondo tutte le previsioni. Segretari sono stati eletti Luigi Scaglione (Pu) con 13 voti, e Franco Mollica (Mpa) con otto: è rimasto «fuori» Mariano Pici (Pdl), che ha ottenuto solo sette voti, meno di quelli “previsti». Per la politica lucana, poco o addirittura per nulla abituata alle «sorprese», è stato un colpo. La prima reazione – fragorosa – è stata del capogruppo del Pd, Vincenzo Viti, che si è dimesso dall’incarico perchè non è riuscito a rimanere «indifferente di fronte alla patente caduta del patto di lealtà che dovrebbe regolare le relazioni fra i gruppi consiliari e fra i singoli consiglieri». Viti ha parlato chiaramente di «intese» raggiunte prima e «poi contraddette dal voto registrato in aula». Non basta: ha aggiunto di aver evidenziato «il deficit etico fra il voto che è stato convenuto nella coalizione e il voto successivamente espresso nel segreto dell’urna». Non è finita, perchè l'ultima «bordata» è proprio per il centrosinistra, che Viti ha invitato (ma ha scritto di «pretendere») a verificare «se esistano ancora le condizioni» per «corrispondere alla sua missione», dal momento che le sue «porte girevoli e la sua incerta perimetrazione» lasciano dubitare della sua “consistenza». Una reazione non meno rumorosa è venuta dal coordinamento regionale del Pdl, che ha «condannato le modalità con cui si è proceduto all’elezione dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale», avvenuta «senza tener conto della volontà della maggioranza dei consiglieri dell’opposizione». Il partito ha detto di condividere la volontà dei suoi consiglieri di «dimettersi da ogni carica all’interno del consiglio regionale». Infine, la richiesta al centrosinistra e al presidente del consiglio «di intraprendere ogni azione per ristabilire il corretto funzionamento della massima istituzione regionale, salvaguardando il rispetto reciproco tra maggioranza e opposizione».

12 commenti:

  1. "Ben altre nobili ragioni avrebbero meritato le dimissioni di Viti".

    Per una volta che gli inciuci spartitori di poltrone saltano e che il luogo deputato alle decisioni assunte (il Consiglio) scombina gli accordi presi nelle impenetrabili stanze dei partiti e dei due principali schieramenti, nei quali, poi, si affermano le decisioni e gli interessi di tre o quattro individui, secondo modilità più coerenti con patti di "rinascita democratica", che tanto cari sono a Berlusconi ed a qualche altro illustre ed inquietante personaggio in voga nel passato (ma forse ancora oggi), piuttosto che con il vero esercizio democratico, ci dobbiamo fustigare e strappare le vesti?
    Io credo che la rettitudine etica e la lealtà istituzionale abbiano ed abbiano avuto ragioni più nobili per essere invocate ed esercitate e che le dimissioni dagli scranni di tanti personaggi dal grande eloquio e dall'inossidabile potere sarebbero state più apprezzate al cospetto dei tanti disatri che stanno combinando nella nostra ragione.
    A persone così attente al proprio ruolo istituzionale ed al bene comune, per esempio, per dare un segnale di rottura, dimettendosi dalla propria carica, da ultimo, non poteva sfuggire l'occasione, per una rinuncia di denuncia più nobile, data dal rapporto di Banca Italia (di cui nessuno parla) sullo stato spaventoso di irreversibile agonia in cui è stata ridotta la Regione dal "leale" inciuciare di destra e sinistra, ciascuna dedita alla recita del proprio ruolo, intriso di prebende e di privilegi, sia per le posizioni di governo, sia per quelle cosiddette di opposizione, che, sole, con fare "etico e leale" non vengono mai scalfite.
    FAR

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  2. Un altro schiaffone per il Senatur Chiurazzi....

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  3. Viti è persona di fiducia del Senatore C.CHiurazzi, quindi cosa significa, che per caso a quest'ultimo gli stanno facendo le valigie, o gli vogliono far capire che alle prossime elezioni non c'è posto per lui?
    Se non si rispettano i patti, un motivo ci sarà...

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  4. Che giunta terremotata....
    Non c'è un politico navigato in mezzo a loro, sono tutti "presi e messi"...
    Il Dott. Viti lo ha chiesto a Chiurazzi, prima di dimettersi?
    Gli ha dato il permesso?

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  5. La corruzione che c'è in questa regione è spaventosa...
    Ora si dimette Viti, non per il bene della regione, ma perchè è stato boicottato...
    Sela mettono nel c.... uno con l'altro tra di loro...figuriamoci come potrebbero trattare i cittadini comuni....

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  6. caro viti, preoccupati ed indignati di quali giovani dovranno lavorare per pagarti la pensione invece di indignarti per un moto di anti inciuciari che per la prima volta smaschera il volto della vera politica lucana. una politica senza colore, solo affari

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  7. Gli inciuci, la corruzione....
    Dovrà venire tutto a galla prima o poi... stanno perdendo la testa?
    La Regione Basilicata non era in questo stato da almeno 20 anni.
    Ma non si arrendono.
    SPERIAMO DAVVERO CHE TUTTI, MA PROPRIO TUTTI, I NODI VENGANO AL PETTINE.

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  8. Come cavolo dobbiamo fare a liberarci di questa classe politica?
    A quale santo dobbiamo rivolgerci?
    Dobbiamo pagare ancora persone di 70 anni...
    Perchè non danno spazio ai giovani, questi sono assetati di potere e soldi...
    A pensare che questo Viti lo ha fatto risuscitare l'illustre Senatore Chiurazzi, pensate quanta considerazione ha quest'ultimo dei giovani laureati...A pensare che io lo sono, e l'ho pure votato, ma pur troppo non mi chiamo Viti e non ho 70 anni....
    MANDIAMOLI A CASA...

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  9. Il S. Chiurazzi, dei giovani non sene sbatte minimamente, anzi l'unica cosa che posso dire è che di loro ha paura perchè potrebbero fare da sponda a lui stesso... il classico caso che l'allievo supera il maestro... e questo lui non lo permetterebbe mai e poi mai...
    Non ti permette di crescere politicamente, devi stare sempre giù, solo così lui potrà manovrarti a suo piacimento...
    Se Marrese fosse il braccio destro di Chiurazzi, non sarebbe arrivato dove è... Vedi la fine (politicamente parlando) che ha fatto Pietro Manolio, una eccellente figura, laureata ed acculturata, dopo la carica di segretario di partito è stato subito bloccato e sostituito....

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  10. Piero Manolio è troppo educato e buone per essere il porta borsa del senatore Chiurazzi, telo manovra come vuole, lo manipola come se fosse creta....
    Ma per Chiurazzi sono queste le persone che vuole....
    Persone come Di Sanza Antonio, che voleva emergere affiliato al senatore, sono state subito letteralmente schiacciati...

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  11. Date tempo al tempo e vedrete....

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