giovedì 7 aprile 2011

Scendiamo in strada perche tutto non passi in silezio.

La gente è disperata
Nessun atteggiamento burocratico è più possibile serve uno scatto unitario

Scendiamo in strada perché non passi tutto in silenzio. Nessun atteggiamento burocratico è più possibile: serve un scatto unitario delle parti politiche, istituzionali e sociali per superare i ritardi ad oltre un mese dall’esondazione, con le famiglie e le aziende in ginocchio ed un territorio sempre più esposto

Come chiesto a gran voce dall’assemblea interregionale di Giovedì scorso a Metaponto, il Comitato Terrejoniche ha articolato le iniziative di mobilitazione per questa settimana nel Tarantino e nel Materano per chiedere che si sblocchino i provvedimenti necessari per rispondere all’emergenza determinata dall’esondazione dei fiumi del 2 Marzo scorso e mettere in sicurezza il territorio.

Quattro primi giorni in strada, per superare i ritardi ed ottenere le risorse che si stanno accumulando in maniera impressionante. Tre le richieste:

1) che il Governo nazionale dichiari lo stato d’emergenza per la Puglia e destini con ordinanza i fondi e gli strumenti necessari per Puglia e Basilicata

2) che si apra un percorso certo per permettere che nelle aree Lucane e Pugliesi colpite si realizzino misure straordinarie come la sospensione dei pagamenti e delle scadenze per quanti hanno perso reddito

3) che fra il territorio materano e tarantino si realizzi un piano coordinato di messa in sicurezza e di prevenzione di altri eventi come quelli che da troppo tempo si stanno ripetendo

Nei primi giorni dopo l’esondazione, tutti, in un spirito unitario inedito ed importante, hanno chiesto a gran voce “Dobbiamo fare come il Veneto”, alludendo alla celerità ed all’importanza delle misure messe in campo per l’alluvione del Veneto di novembre scorso; oggi, ad oltre un mese, non resta che prendere atto che sta accadendo il contrario se non abbiamo neanche le ordinanze del Consiglio dei Ministri.

A tutti chiediamo di essere conseguenti e, dunque, chiediamo ai parlamentari, agli eletti ed agli uomini ed alle donne nelle istituzioni di qualsiasi schieramento e parte politica siano di far sentire unitariamente la loro voce. In questi giorni il Comitato li sta sollecitando ed incontrando, come è accaduto sabato scorso nell’incontro tenuto a Palagiano con gli assessori provinciali di Matera e Taranto, Angelo Garbellano ed Antonio Scalera per sollecitare le due Province a coordinarsi e ad assumere un ruolo politico attivo. Li aspettiamo in strada nelle assemblee e negli incontri che terremo perché siano con noi, con i cittadini riuniti e mobilitati unitariamente per far valere i diritti e raggiungere i risultati che tutti ci aspettiamo.

Il primo appuntamento è nei due presidi di mercoledì mattina 6 Aprile (ore 10) davanti alle due prefetture di Matera e Taranto, cui abbiamo chiesto gli incontri. Mercoledì mattina nelle conferenze stampa che terremo presso i due presidi di Matera e Taranto daremo i dettagli delle iniziative di giovedì, venerdì e sabato

6 commenti:

  1. oggi, chiedere i soldi al governo è troppo facile. bisogna chiedere alla regione perchè in tutti questi anni non sono state realizzate opere di difesa?
    i soldi in basilicata si spendono solo per le consulenze, per i corso di formazione ( amici di amici ecc. )

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  2. Ma chi sene frega...
    L'importante è che mangiano loro...
    Maledetti politici Lucani.

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  3. Ai referendum di
    domenica 12 e lunedì 13 giugno vota SI per dire NO.
    1- Vota SI per dire NO AL NUCLEARE.

    2 - Vota SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.

    3 - Vota SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO.
    RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè
    Berlusconi non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
    Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il
    quorum lo scenario sarebbe drammatico per Berlusconi ma stupendo per
    tutti i cittadini italiani:
    1 - Se passa il SI per dire NO AL NUCLEARE, BERLUSCONI NON POTRA' PIU'
    FARE ARRICCHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI CON I NOSTRI SOLDI E LA NOSTRA SALUTE.

    2 - Se passa il SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA,
    BERLUSCONI NON POTRA' FARE ARRICHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI LUCRANDO SU UN BENE DI PRIMA NECESSITA'.

    3 - Se passa il SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO, BERLUSCONI NON
    POTRA' PIU' DIRE CHE HA LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI DALLA SUA PARTE E DOVRA' DIMETTERSI.
    Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'
    necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone. Secondo la
    propaganda berlusconiana le cose devono andare a finire così:
    1 - I cittadini si informano attraverso la Tv.
    2 - Le Tv appartengono a Berlusconi.
    3 - Berlusconi, per i motivi sopra indicati, non vuole che il referendum passi.
    4 - Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
    5 - I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno.
    6 - I cittadini, non andranno a votare il referendum.
    7 - Berlusconi sarà contento, farà arricchire i suoi amici, si arricchirà, resterà al suo posto.
    8 - I cittadini, continueranno a prenderla nel deretano.
    Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza
    il referendum a parenti, amici, conoscenti e non

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  4. ENEA: il progetto sottoposto al min. ambiente per il VIA prevede che, a parte l'elenco dei rischi a cui l'impianto può essere soggetto e le conseguenze che essi potrebbero avere sulla popolazione, ci sarà un aumento della radioattività di fondo della zona sia per la fase di cementificazione e sia per la fase di stoccaggio. Questo cosa significa? Che bisognerebbe capire rispetto a cosa è previsto tale aumento: rispetto alla situazione attuale? Se è così, è già una fregatura. Perchè se la messa in sicurezza di quanto ora presente causerà un aumento della radioattività di fondo, delle due l'una: o la cementificazion e è una procedura inutile (cosa di cui dubito) oppure, cosa molto più probabile, la quantità di materiale stoccato aumenterà! Forse pochi sanno che anche a Saluggia era prevista la costruzione di un impianto di cementificazion e ma pare che poco tempo fa la Sogin abbia ritirato il progetto. Se aggiungiamo gli ingressi separati... quanto fa 2+2?
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  5. anche RAI TRE appartiene a Berlusconi?
    anche SANTORO appartiene a Berlusconi?
    La tua è solo invidia.

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  6. Ai veneti che hanno passato lo stesso guaio i soldi sono subito arrivati.... atkakazz....

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