sabato 30 aprile 2011

La Basilicata serbatoio d'Italia. Stanno svendendo il territorio

Oggi il memorandum fra la Regione e lo Stato per rimpiazzare le minori esportazioni dal Maghreb La Basilicata diventa il serbatoio d`Italia Eni e Total raddoppiano l`estrazione di petrolio ROMA - La Basilicata si candida a sostituire la Libia nella fornitura di petrolio all`Italia.

Oggi a Potenza verrà siglato un memorandum di intesa tra la Regione e lo Stato grazie al quale la Basilicata acconsentirà alle società petrolifere (Eni e la francese Total) di raddoppiare l`estrazione di greggio nell`arco di qualche anno. Naturalmente l`aumento della concessione non sarà gratis. Oggetto del memorandum è infatti l`impegno da parte di Palazzo Chigi e delle compagnie di investire in Basilicata una somma di circa 1,5 miliardi di euro per trasformarla in una sorta di cluster energetico a livello internazionale, con distretto industriale per l`energia verde, un centro studi e una scuola superiore di formazione sulla sicurezza energetica e quant`altro.

«Da una ventina d`anni la Basilicata è diventata una importante piattaforma petrolifera - spiega il presidente della Regione Vito De Filippo - con oltre loo mila barili di greggio estratti al giorno pari al 6% del fabbisogno nazionale».

L`impegno è di raddoppiare questa quota arrivando a superare il 12-13% del fabbisogno nazionale pari a oltre lo milioni di tonnellate di petrolio l`anno. Siamo ancora lontani da una vera e propria sostituzione del petrolio importato dalla Libia (circa 20,5 milioni di tonnellate all`anno) ma è ragionevole pensare dì «sostituire» quella quota che potrebbe mancare dopo la fine della guerra con i suoi inevitabili danni alle strutture di estrazione.

Per il governo ci sarà l`uomo dell`energia, il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Stefano Saglia, che incontrerà il governatore democratico De Filippo deciso a valorizzare al massimo il suo tesoretto di oro nero «per avere un vantaggioanche noi confessa - da questa retorica federalista». La scoperta del petrolio in Basilicata risale al 1987 in Val d`Agri dove oggi esiste il più grande giacimento petrolifero dell`Europa continentale.

Le aree di estrazione sono tre, a una profondità media di 2400 metri sul livello del mare. Il bacino più importante si concentra in Val d`Agri, gestito da una holding dove l`Eni ha la maggioranza del 61% e il resto (39%) è detenuto dalla inglese Shell. Dal 2015 entrerà in produzione il giacimento di Tempa Rossa, nell`alta valle del Sauro, nel cui territorio sono stati già perforati cinque pozzi. Titolare di questa concessione è una joint venture tra la francese Total, la Shell e la Exxon Mobil. Secondo le previsioni questo impianto dovrebbe avere una capacità produttiva giornaliera di 5o mila barili, 250 mila metri cubi di gas naturale, 267 tonnellate di Gpl e 6o tonnellate di zolfo.

La Basilicata oggi ha un tasso di disoccupazione dell`11-12%o, superiore alla media nazionale ma inferiore alle punte del Sud, e ora conta su questo extra piano di investimenti anche come «primo impegno concreto per rilanciare il Mezzogiorno» compatibile con le promesse del governo. Nel memorandum che si firmerà oggi a Potenza ci sarà anche un richiamo alla situazione libica. «Le tensioni nel Mediterraneo - si legge espressamente - mettono a rischio le forniture energetiche per cui lo Stato investirà sulla Basilicata aggiungendo alle risorse ordinarie e a quelle del Piano per il Sud una specifica dotazione aggiuntiva».

4 commenti:

  1. Ottavio mi meraviglio di te, ancora non hai capito qual'è la strategia? Stanno scientificamente agendo per spopolare del tutto la nostra amata Lucania per poterla consegnare definitivamente alle lobbies energetiche e dei rifiuti....

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  2. Roma capitale, ha regalato 1000 euro ai rom-rumeni pur che andassero via...
    La Francia usa la stessa strategia, perchè non li vuole...
    Policoro, provincia di Matera, Basilicata con un sindaco di nome Lopatriello Nicola, fa un GEMELLAGGIO proprio con i rom-rumeni, senza interpellare la comunità...
    E' una vera vergogna questo comportamento da dittatore...
    NON vogliamo essere gemellati con i rom-rumeni, come telo dobbiamo far capire???
    Opposizione perchè non fate un referendum?
    Anche perchè questo gemellaggio, ci comporta anche spreco di denaro pubblico, cominciando dalle feste ogni anno e finendo con tutti i cartelli stradali che ha riempito il paese!!!
    Ma tanto l'opposizione fa più schifo della maggioranza, quindi è inutile che li tiriamo in ballo..

    martedì, 26 aprile, 2011

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  3. E' notizia di poche ore fa, al TGR Basilicata, riguardante lo sversamento e l'inquinamento del fiume nella Gravina...
    La Basilicata come la Campania...
    Anche in provincia di Potenza ci sono state grosse lamentele da parte di residenti, che lamentano come una fabbrica del posto, sia causa di molteplici casi di tumore alla tiroide e nessuno fa niente...
    Si inquinano i fiumi, il sottosuolo, le falde, il mare, gli animali (che vanno a dissetarsi in quei fiumi), quindi la popolazione tutta...
    E le istituzioni cosa fanno?
    ASM/P, NAS, Guardia Forestale, Provincia e Regione, cosa fanno?
    Come lo passano il tempo, al solitario o al campo minato?
    Noi denunciamo, la gente grida, i politici promettono e ripromettono, ma nel frattempo la gente muore e loro ingrassano...
    POPOLO LUCANO, DICIAMO BASTA A QUESTA CLASSE DIRIGENTE, TUTTO DIPENDE ED E' INESORABILMENTE, PUR TROPPO, NELLE LORO VISCIDE MANI...

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  4. cari lettori, oggi l'accordo è stato siglato in due, il governo di centrodestra e la regione basilicata di centrosinistra ( con i voti dei verdi e di sinistra e libertà )
    perchè la colpa è solo di Berlusconi?
    il vostro caro De Filippo è un SANTO?
    dovete avere il coraggio di parlare di inquinamento anche con i politici da voi eletti.
    tutti questi bei soldini che fine fanno?
    Vi voglio ricordare che la Basilicata governata dal centrosinistra è la regione più povera d'Italia, e tra qualche anno anche la più inquinata.

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