domenica 6 marzo 2011

Toghe Lucane «Irrilevante la casa di Lopatriello» Filippo Vinci :«Lo diciamo da due anni»


NON INCIDENTI. Il fatto che l’appartamento nel Complesso turistico ecologico Marinagri
sia stato effettivamente ceduto al sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello «non incide sulle
considerazioni formulate, comunque, nella richiesta di archiviazione». E’ il testo di una lettera datata 24 gennaio 2011 indirizzata al gip del Tribunale di Catanzaro, Maria Rosaria Di Girolamo. A scriverla è il pm Vincenzo Capomolla che a luglio del 2009 ha presentato una richiesta di archiviazione per quasi tutti i 33 indagati che il suo predecessore Luigi De Magistris aveva citato
nell’avviso di conclusione indagini. Per Lopatriello l’ipotesi di reato è corruzione per aver favorito
le procedure amministrative per la realizzazione di Marinagri in cambio di imprecisate agevolazioni nell’acquisto di un appartamento. Nel 2007, il periodo caldo dell'inchiesta “toghe lucane”, l’acquisto non si era ancora concretizzato e agli atti era finito solo
un appunto sequestrato nell’ufficio commerciale della ditta. Con l’arresto di Lopatriello da
parte degli agenti della procura della Repubblica di Matera, nell’ambito dell’inchiesta sulle mazzette per l’affidamento delle forniture di lampade a led per il comune di Policoro, la questione è tornata alla ribalta, perchè la guardia di finanza è entrata nel complesso turistico integrato di Marinagri per effettuare una perquisizione in un appartamento intestato al figlio
del sindaco che andrebbe ricondotto a lui. La notizia, per corrispondenza, era arrivata anche al gip di Catanzaro, che in una delle scorse udienze aveva reso noto di aver ricevuto una comunicazione da un privato cittadino, Ottavio Frammartino, della segreteria regionale del Partito della rifondazione comunista. Capomolla ha precisato che la scoperta non incide sulle considerazioni formulate nella richiesta di archiviazione riportandosi lettera per lettera a
quanto scritto allora. In sostanza gli elementi raccolti nel corso delle indagini «non consentono
di giustificare la sussistenza di anomale condizioni di acquisto vantaggiose che inducano a sostenere l’ipotizzata fattispecie corruttiva non potendosi dedurre dall’assenza di indicazione
accanto all’importo della caparra e degli anticipi da versare, di somme incassate, che la
vendita vi sia stata senza esborso di denaro da parte del Lopatriello ». Quindi in mancanza di
ulteriori elementi la richiesta per Lopatriello e gli altri rimane sempre l’archiviazione.
LAMA Tratto dal quotidiano della Basailicata

L’avvocato Vinci attacca De Magistris

«INSIEME al collega Piermaria Lista
sosteniamo ormai da due lunghi
anni l’assoluta e completa
estraneità ai fatti ingiustamente
contestati al sindaco Lopatriello
dall’allora pm Luigi de magistris, e
oggi europarlamentare dell’Idv, in
ordine al reato di corruzione contestato
al nostro assistito per il possesso,
da parte sua, di un appartamento
all’interno del villaggioMarinagri
».
È la premessa “feroce” dell’avvo
cato Filippo Vinci che difende il sindaco
di Policoro per la vicenda “to
ghe lucane”. «Le nostre tesi difensive
ha aggiunto, sollecitato sul
tema - sono state totalmente accolte
dal pm Capomolla, subentrato a De
Magistris, che sul punto ha chiesto
al competente gip l’archiviazione
del procedimento per infondatezza
della notizia di reato nei confronti
di Lopatriello.Abbiamo sempre sostenuto
che le indagini dell’allora
pm De Magistris fossero irrimediabilmente
affette e viziate da evidenti
e incolmabili lacune giuridiche e
illogiche e interne contraddizioni.
Oggi, e in maniera ancora più incisiva,
auspichiamo con consapevolezza
giuridica, che il gip archivi
definitivamente il procedimento
penale nonostante le opposizioni,
che per altro non riguardano la posizione
del nostro assistito».
Quindi l’affondo. «Su questo siamo
confortati anche dalla nota inviata
dal dottor Capomolla, che è
l'unico titolare dell’azione penale a
differenza di altri soggetti che senza
averne alcun titolo continuano a
ingerire nella vicenda processuale,
al gip. In questa lo stesso pm
scrive che non ci sono elementi che
incidono sulle considerazioni già
formulate nella richiesta di archiviazione,
dacchè si ritiene di non
dover procedere alla modifica della
richiesta formulata».

Tratto dal Quotidiano della Basilicata

1 commento:

  1. Questo artcolo e una vera bufala... ma sopratutto un vero specchietto per le allodole....... Grande ottavio..ne vedremo delle belle...e visto che i fiumi si stanno svuotando sulle rive ci si puo anche sedere....

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