mercoledì 2 marzo 2011

Il superteste conferma tutto

Il primo incontro nel Parco della Cicogna poi la consegna della mazzetta a casa

di ANTONIO CORRADO
MATERA- Ha confermato tutte le dichiarazioni rese agli inquirenti lo scorso 13 gennaio, ricostruendo le tappe che hanno portato all’accumulo della “riserva” in nero di 2.700 euro
sull’appalto per l’illuminazione a led di viale Salerno, da consegnare all’assessore aiLavori pubblici del Comunedi Policoro, Cosimo Ierone. Così la testimonianza dell’imprenditore Giuseppe Pascale, titolare della Srl “P&Cs”, è diventata una prova utile per il procedimento in fase di istruttoria a carico di tredici persone, tra amministratori pubblici e funzionari amministrativi del Comune di Policoro, professionisti e imprenditori, arrestati lo scorso 13 gennaio e indagati per corruzione aggravata in concorso. Ieri mattina si è svolto l’incidente probatorio, chiesto dal procuratore capo Celestina Gravina, che ha assunto la funzione di pubblicoministero rimasta vacante per il trasferimento della dottoressa Valeria Farina Valaori, avvenuto subito dopo il blitz. L’udienza
dell’incidente probatorio, presieduta dal gip Roberto Scillitani, è una sorta di anticipazione del procedimento vero e proprio, finalizzata a cristallizzare una prova in modo da poterla utilizzare direttamente nel processo, evitando il rischio che venga corrotta. All’udienza, quindi, erano presenti quasi tutti gli indagati con il loro legali, che hanno la prerogativa di garantirne i
diritti. Pascale è arrivato in tribunale di buon ora, accompagnato dall’avvocato Vincenzo Montagna; poco dopo è arrivato il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, difeso dall’avvocato
Gianni Di Pierri e accompagnato dal suo storico autista e il suo segretario, avendo avuto il permesso di raggiungere il tribunale con mezzo proprio, come tutti gli altri indagati. In leggero
ritardo Cosimo Ierone, accompagnato dall’avvocato Giuseppe Labriola; poi Felice Latronico e Felice Viceconte, entrambi dirigenti del Comune di Policoro; c’era l’avvocato Piermaria Antonio Lista, difeso dall’avvocato FilippoVinci, ma non il fratello ingegnere,Giovanni Francesco; c’era l’ex
vice sindaco di Policoro, Felice D’Amato, difeso dall’avvocato NicolaBuccico e Gennaro Livio, difeso dall’avvocato Nicola Rocco. Tra gli arrestati c’è anche l’imprenditoredi Noci (Ba), Giovanni Colamarino, l’avvocato Luigi Rotunno, l’imprenditore Giuseppe Benedetto, l’avvocato di Bari
Giuseppe Leo e l’imprenditore di Policoro Rocco La Rocca. Il testimone è stato messo sotto torchio per oltre tre ore, prima dal pubblico ministero, poi dagli avvocati della difesa. In sostanza,Pascale ha confermato di aver concordato la gestione dell’appalto per l’illuminazione di viale Salerno, acquistando i 26 pali a led da Gennaro Livio, amministratore della “S&H” Srl, subentrato al Cartello di Noci di Colamarino, perchè in grado di fornire il materiale contenendo
i costi entro le 40mila euro, in modo da consentire l’affidamento diretto. Il patto, confermato ieri da Pascale quello di incassare dal Comune il bonifico di 40mila euro, decurtando la ci fra di 2.700euro (latangente) dalla somma da lui dovuta per pagare la fornitura. Un’intesa che
sulle prime fece storcere il naso a Livio, ma poi fu accettata. Pascale, infatti, ha confermato di aver incontrato l’assessore Ierone nel “Parco della Cicogna”, di fronte il municipio, dove
avrebbe concordato tempi e modi per il pagamento della tangente.Il testimone-indagato ha dichiarato al pm di aver lasciato il suo numero di telefono all’assessore e di avergli consegnato
la mazzetta il giorno dopo a casa, in 27 banconote da 100 euro. Si è chiarito anche il presunto debito per la fornitura di gomme, che Ierone, di professione gommista, aveva dichiarato di
avere in sospeso con Pascale per giustificare la mazzetta. L’imprenditore ha spiegato ieri di avere con Ierone solo un debito di circa 400 euro per quattro gomme montate sulle sue auto private; del resto non esistono fatture che giustificherebbero altre somme in sospeso.
Pascale, che da anni ha un contratto a scadenza trimestrale con ilComune di Policoro per la manutenzione della pubblica illuminazione, ha poi dichiarato di non essere stato in alcun modo
costretto a rifornirsi da Livio, ridimensionando l’ipotesi di concussione, ma complicando la sua posizione di correità. L’imprenditore ha anche dichiarato di non conoscere i fratelli Lista, «una conferma -ha commentato il difensore Filippo Vinci- dell’assoluta estraneità dei miei assistiti ai fatti contestati». In fase di interrogatorio, gli avvocati hanno contestato al pm le domande tese alla conferma del contenuto di alcune intercettazioni. Una forzatura del magistrato, secondo i legali, non essendo ancora stato nominato il perito per la trascrizione. Alla domanda se fosse a conoscenza della prima tangente da 4.000 euro pagata, secondo l’accusa, al sindaco Lopatriello
in una scatola di di sigari, Pascale ha confermato di averlo saputo solo da Colamarino per telefono.
Da registrare anche l’ennesimo errore procedurale sollevato dai legali di Felice Viceconte (oggi in libertà), a cui non è stato ancora effettuato l’interrogatorio di garanzia. La convocazione, infatti, è arrivata solo lunedì sera, non con le 24 ore di anticipo obbligatorie per legge. Quindi, Viceconte sarà sentito domani. Al termine dell’udienza, intorno alle13.40, c’erano umori contrastanti tra i difensori, alcuni dei quali hanno evidenziato le contraddizioni di Pascale. Tutti produrranno già in queste ore istanza di remissione in libertà, mentre dopo un mese non si conoscono ancora le motivazioni del tribunale della Libertà
Tratto quotiidiano della basilicata

12 commenti:

  1. Anche in qsto articolo le notizie sono imprecise, forse dovuto al fatto che i giornalisti e le persone non direttamente interessate sono state invitate più volte ad uscire dall' aula e sicuramente è per qsto che molte lacune sono state colmate dalla fantasia dell ' autore dell' articolo.

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  2. un po di fantasia aiuta sempre!

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  3. Anche il buon Antonio Corrado, se è vero che ha scritto l'articolo riportato, si lascia andare a valutazioni assolutamente gratuite e prive di riscontro fattuale. Ad esempio lascia intendere che sia stata concordata la dazione di danaro da parte dei baresi. Questo fatto viene assolutamente escluso da Pascale che anzi dichiara che alla sua richiesta e ribadisco SUA i baresi si sono incazzati. Non sarebbe opportuno fare del giornalismo di cronaca giudiziaria riportando i fatti. Almeno i lettori, anche quelli più attenti alle vicende politiche, come il sottoscritto, potrebbero farsi una idea precisa e non distorta di un episodio di cronaca. Caro Ottavio ti pregherei di tener presente quanto appena detto e di non censurare il mio intervento.

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  4. Una cosa è certa che Pascale ha detto che si pagavano le mazzette, lui li ha pagati allo Ierone al parco delle cicogne , poi i sofismi li lasciamo agli avvocati.....

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  5. Ottavio e impreciso, il quotidiano e impreciso, la gazzetta che dice più o meno la stessa cosa è imprecisa , per fortuna che ci stanno gli avvocati degli indagati che ci dicono sul blog la verità. Ma fateci il piacere.....

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  6. Io c'ero e vi posso assicurare che a Ierone lo salva solo un miracolo da una probabile condanna

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  7. Invece ad altri probabilmente non li salverà neanche un mircolo

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  8. Ovvio che ci siano delle imprecisioni perchè i giornalisti e chiunque non fosse direttamente interessato è stato mandato via dall' aula. Un pó di oggettività non guasterebbe. Peraltro poi vi chiedo della tangente pagata dal pascale allo ierone ci sono prove( oltre al fatto che il pascale sostiene di essersi recato al parco delle cicogne)? Ovvero abbiamo ulteriori intercettazioni ambientali in cui si vede la dazione di denaro?allora tutto si fonda sulle dichiarazioni contrastanti del miracolato pascale? Sarebbe poi interessante sapere dove il giornalista abbia sentito parlare il pascale del taglio dei soldi... Ridicolo! in ultimo avete idea di quale sia la "piccola"differenza tra corruzione e concussione? Ma come ho gia letto qualche superficialotto ha già risposto che la differenza per voi non conta. Anche io sostengo che sarebbe opportuna una lettura attenta del codice

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  9. cari f.f. e non f.f. ancora c'è d'avanti ai nostri occhi le vostre scene in consiglio comunale ,quando sullo scanno più alto sedeva un signore con una moralità da vendere , voi personaggi ...... della gestione della cosa pubblica come si evince dagli arresti vi presentavate in consiglio comunale , il f.f. addirittura con un vassoio di chiacchiere, quelle chiacchiere erana fatte da persone per bene non da tangentisti, quelle persone al parco della cicogna non andavano per prendere tangenti, quelle persone non ricevevano imprenditori con pacchi di sigari, quelle persone non usavano jammer ed altri aggeggi infernali neggli ambienti pubblici, a quelle persone di marinagri la cosa che interessava era l'andamento dei lavori e non la casa.

    altro che migliore amministrazione è la peggiore della storia di policoro.

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  10. in questo periodo di carnevale un vassoi di chiacchiere bisognerebbe regalarlo al f.f.

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  11. chiedete l'opinione a qualche consigliere zelante che si occupa fra l'altro di case all'asta se è la migliore amministrazione o la peggiore della storia di policoro?
    il nuovo, il pulito, la moralità, l'ingenuità, l'ignoranza, la pesunzione,l'incapacità, l'arroganza, la stronzagine, ma se venissero confermate le dichiarazioni, non c'è storia, i liquami della fognatura sono oro rispetto a voi.
    Sarà che come al solito in italia finisce a tarallucci e vino ma per la popolazione ormai siete cotti......

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  12. Ierone forse pagherà per tutti e mi dispiace xche penso che sia solo una vittima del sistema, una persona usata, dal maestro, il capo, la mente. Ragazzi ma ragionate un po, come si fa ad affidare un assessorato come quello ai lavori pubblici a una persona con la 3° media, un gommista, con tutto il rispetto per la sua professione, ma se neanche un geometra sarebbe ne capace, ci vuole esperienza, competenza, quindi riflettete e rispondete chi secondo voi era l'assessore ai lavori pubblici e all'urbanistica? Naturalmente non il nominativo ufficiale, insomma in realtà chi comandava?

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