giovedì 24 marzo 2011

Il Sindaco Jammerista e il Disaggio Ambientale che per il Tribunale del riesame non era altro che una volgare Tangente da 6500 euro


Prima Parte (sabato 2° parte)

Scrive il tribunale del riesame di Potenza che si contesta al Lopatriello il reato di istigazione alla corruzione commesso nei confronti di Gigante, così riqualificata dal gip la fattispecie di concussione di concussione originariamente ipotizzata dal PM. Il ricorrente , abusando della sua qualità di sindaco avrebbe sollecitato il gigante a promettergli il pagamento di somme di denaro pari rispettivamente a 200 euro e a 6500 euro, in cambio dell’affidamento della fornitura di lampade Led per l’illuminazione pubblica di via Salerno (la famosa via Banesti) e della villa comunale di Policoro . Riferisce in particolare il Collamarino che dopo la prima sperimentazione condotta nel comune di Policoro il sindaco di Policoro si è mostrato particolarmente interessato alla fornitura di lampade Led . Secondo l’intesa raggiunta tra i due , l’affare l’avrebbe dovuto essere formalmente concluso con la società facente capo a quest’ultima (CIT srl) mentre il Collamarino avrebbe materialmente assicurato la fornitura delle lampade , i rapporti col lopatriello sarebbero stati curati nell’interessi tra i due unicamente dal gigante. Le circostanze riferite dal Collamarino , nel corso dell’intercetazione telefonica hanno trovato pieno riscontro nelle dichiarazione rese dal Gigante Sandro .Sentito dalla G.F. di Policoroil Gigante ha infatti ammesso di aver contattato il Collamarino offrendogli di attivarsi nell’interesse di entrambi presso il sindaco di Policoro per il tramite di Benedetto. Dopo i primi contatti col sindaco Lopatriello e la richiesta di una tangente dell’importo di 50.000 mila euro , mai pagata dal Gigante gli amministratori di Policoro avevano optato per l’affidamento diretto di appalti di importo più limitato avente per oggetto la fornitura di lampade led da istallare in via Salerno e nella villa comunale. Definiti con l’assessore Ierone i Termini della fornitura , colla marino e gigante avevano depositato e fatto protocollare presso il comune di policoro i rispettivi preventivi. Qualche tempo dopo Gigante era stato convocato nell’ufficio del sindaco Lopatriello , il quale dopo aver confermato l’affidamento della fornitura relativa all’impianto di illuminazione di viale Salerno e della villa comunale gli ha chiesto di fare uno sforzo di 2000 euro mentre uscivamo dalla stanza mi dice , riferendosi alle due determine che avrebbe dovuto fare per la villa comunale di viale salerno “fai uno sforzo questa volta , c’è un consigliere che rompe le scatole … lui mi rispose che bastavano 2000 euro ma che mi avrebbe fatto sapere il giorno dopo “. Ancora una volta le dichiarazione rese dal Gigantwe costituiscono importante riscontro al contenuto delle intercettazioni telefoniche e agli esiti delle attività di indagine richiamati nell’ordinanza impugnata , rafforzando ulteriormente il quadro indiziario già valutato dal gip ai fini dell’applicazione delle misure.

Di indubbio interesse dice sempre il Tribunale del Riesame , appaiono, in particolare le telefonate 181 e 226 , nelle quali risulta palese non solo il riferimento ai due preventivi presentati per il conseguimento delle suindicate forniture ( viale salerno e villa) ma anche la volontà degli amministratori di policoro di procedere ad ordini più circoscritti in vista dell’affidamento dell’appalto principale ,da costruirsi sulle base delle caratteristiche tecniche degli imprenditori coinvolti nell’accordo corruttivo. ( “Si però nel fratempo che si fa il bando loro vogliono fare piccoli ordini …in modo che anticipano di parecchio il bando ……… Così noi testiamo dentro …E dopo nel bando saremmo blindati e protetti ecc)

Dopo il deposito dei preventivi da parte di gigante e colla marino , appiamente documentato dagli esitidell’attività di intercettazione , in data 31 marzo 2010 Colamarino incontra il sindaco lopatriello presso l’ufficio di quest’ultimo. Nella circostanza l’evidente utilizzo di un apparecchio Jammer (in seguito rivenuto da pg nella stanza del sindaco) impedisce agli investigatori di intercettare il contenuto del colloquio . Tuttavia , il fatto che durante la conversazione sia stata avanzata dal Lopatriello la richiesta di una Tangente così come riferito dal Gigante ne menzionato verbale di sit – trova riscontro nel tenore delle conversazione successivamente intercettate tra i protagonisti della vicenda. Particolare valenza , sul piano indiziario , assumono le telefonate n° 607 del 31.3.2010 nella quale Gigante , terminato l’incontro con il sindaco . contatta immediatamente Colamarino informandolo dell’intesa richiesta di adempimenti per quelle due cose e la successiva conversazione n° 615 dell’1.4.2010 nel corso del quale cola marino commenta con Rotunno il comportamento tenuto dal sindaco , sottolineando che quest’ultimo ha voluto con tutta evidenza verificare la concreta “disponibilità” dei suoi interlocutori con riferimento ad una fornitura di importo più limitato (CG. : e solamente quello il fatto , e venuto a galla alla luce adesso Gigi! Ciò che avevamo paventato all’inizio , cioè quelli hanno detto va bene proviamoli su una piccola operazione, mollano prima ?)

Ulteriore conferme dice sempre il Riesame a quanto sopra evidenziato si evincono ,inoltre , dal tenore dei colloqui successivamente captati tra il Colamarino e il Rotunno . Il 1 aprile 2010, giorno successivo alla richiesta della tangente avanzata dal sindaco di policoro viene registrata una nuova conversazione tra Colamarino e Rotunno nel corso del quale i due chiariscono i termini della richiesta. Come si evince da tenore della telefonata n° 626, Colamarino informa Rotunno che per l’affidamento dell’appalto relativo alla villa comunale il sindaco ha chiesto il pagamento di 6500 euro a titolo di DISAGGIO AMBIENTALE sicchè, tenuto conto dei ricavi complessivi relativi alla fornitura delle lampade , potrebbero ottenere un utile netto di circa 7000 euro ( Giggi mi sono fatto quel conteggio io della villa , la plusvalenza attualmente è 13,555 GIGGI : si GIOVANNI : Togliendo la il disaggio ambientale (ndr Tangente) che possa girare intorno….loro vogliono 6500 rimarrebbero 7000 euro …non è male la situazione però tieni presente che stiamo lavorando al 50% per loro con loro )

17 commenti:

  1. Frammartì ma non sprecare tempo a scrivere tutte queste magagne,non servono i dettagli per capire chi ci amministrava...Anche perchè la questione LED e già storia vecchia,adesso con calma aspettiamo i capitoli nuovi. E comunque cari amici consiglieri di maggioranza sopratutto voi che indossate una divisa dovreste sentirvi mortificati di fronte a tutto questo.come fate a non avere rispetto di voi stessi sostenendo ancora la coda. E tu caro f.f leone come fai di fronte a tutto questo che leggiamo,ancora a trovare parole di difesa e di solidarietà, e non solo,anche di quello che non possiamo leggere e dire che comunque esiste e tu lo sai bene.

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  2. ANCORA PENSA CHE UNA FIGURA COME QUELLA DEL SINDACO LO PATRIELLO SIA DI QUESTO BASSO LIVELLO...LADRO DI POLLI? SI RACCOMANDI L'ANIMA CHE SU TUTTO QUELLO CHE HA SPARLATO CADRA' L'IRA DI TUTTI QUELLI CHE CONOSCONO E RISPETTANO LA FIGURA DI NICOLA. VERGONATI TE E TUTTI QUELLI CHE OGGI SI CROGIOLANO IN QUESTE CATTIVERIE DIMENTICANDO LE LORO MISERIE E L'APPARTENENZA AL NULLISMO.
    A PRESTISSIMO!

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  3. E questo era la persona che gridava sul palco il sindaco delle case popolari, nelle case popolari c'è gente per bene gente che lavora e non usa gli jammer.
    Questo non merita neanche i commenti delle persone

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  4. perchè non riporti il commento di questa mattina? arriva il tempo dei giusti! cazzi tuoi

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  5. Ma chi è il consigliere che rompe le scatole? Forse anche lui si è intascato la mazzetta? Perchè non facciamo il nome?

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  6. La miseria e il nullismo gratificano e fanno dormire di più dei tangentisti,ma sopratutto ti garantiscono la "libertà" e la tranquillità nei confronti della società.

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  7. perche' non pubblichi la sentenza di archiviazione di toghe lucane?

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  8. ma nacora continuate a rompere i c......i !!!!!!!! Ottavio perchè non parli del tuo amico De Magistris (detto GIGINO O' FLOP, NOME MOLTO APPROPRIATO), ti sei accorto di avere preso un abbaglio !!!!!!! Sai in fondo l'ex magistrato mirava soltanto a farsi un nome perchè ambiva dove poi è arrivato (POCA COSA). Una considerazione personale la faccio, ti prego di pubblicare questo commento, questo ex magistrato mette in cattiva luce tutti quei MAGISTRATI che fanno il loro lavoro con coscenza e senza secondi fini, io di questi ultimi ho il massimo rispetto e la massima fiducia. Vedrai che anche la storia sul sistema Policoro sarà un altro grande flop e sai perchè? Stanno leggendo le carte e cominciano a capire che gli inquirenti hanno falsificato le prove e si sono permessi il lusso di scrivere cose false? Se sarà così chi pagherà tutto quello che è successo? A te le considerazioni.

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  9. L'ultumo commento e proprio pieno di verità,in fatti molte carte a lui oggi gradevoli,li leggeranno a Salerno cosi saremo tutti contenti e felici.

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  10. TUTTI GLI IMPRENDITORI HANNO DETTO AL GIUDICE DI AVERE PAGATO LA TANGENTE. IL FLOP LO HANNO FATTO I POLICORESI ONESTI A VOTARE QUESTI PAGLIACCI

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  11. De Magistris Sindaco di Policoro.
    Subito!!
    E Lopatriello Sindaco di Napoli.
    Immediatamente!!
    Così la monnezza va a Napoli e la merda torna a Policoro

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  12. De magistris assolto a Napoli.
    Poseidone l' unione europea da ragione a De Magistris e multa l'Italia per 57 milioni di Euro.
    Whai Not 37 rinvii a giudizio il Pm si chiama Curci uno tosto come Faccilla. La partita e ancora aperta.
    W De Magistris

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  13. La reale tragedia si culla nell'ignoranza di chi scrive!

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  14. Scusate ma qlcuno mi sa dire che cosa intende l'anonimo qndo parla della multa per 57 mln di euro??? per quell'inchiesta è stato chiesto semplicemente il rinvio a giudizio( non per tutti, date le numerose archiviazioni) pertanto nel caso in cui venisse concesso il rinvio a giudizio vi sarà il processo, e si dimostreranno eventuali colpe. In qsto caso l unione europea non puó sanzionare con multe ma chiedere la rendicontazione e l uso dei fondi europei e nel caso di illeciti richiedere la restituzione. Consiglierei a tutti una maggiore informazione e prima di scrivere corbellerie INFORMATEVI!!! Ottavio pubblica i commenti

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  15. De Magistris assolto, avvertite Ferrara!

    L’assoluzione di Luigi De Magistris a Salerno dall’accusa di abuso d’ufficio, peraltro prevedibile vista la fumosità del caso, è una notizia come tante e meriterebbe, in un paese normale, poche righe in cronaca. Invece in Italia è quasi un affare di Stato e come tale va trattata. Ai nemici interni di De Magistris nell’Idv non era parso vero di sfruttare il suo rinvio a giudizio per intimargli di farsi da parte e accusarlo di incoerenza perché non lo faceva. E questo giornale scrisse che De Magistris avrebbe fatto bene ad autosospendersi dal partito, com’è buona regola per i rinviati a giudizio: oggi che è stato assolto, la sua posizione sarebbe uscita ancor più forte. Ma non è questo il punto. Qualche giorno fa una delle indagini da lui avviate a Catanzaro, detta “Toghe lucane”, è stata archiviata dal gip su richiesta del nuovo pm che l’aveva ereditata dopo il suo trasferimento forzato a Napoli da parte del Csm. Anche quella era una normale notizia: capita che certe indagini vengano archiviate e altre vadano a giudizio: i processi si fanno apposta per sapere se uno è colpevole o innocente. L’anomalia, semmai, è che De Magistris si fosse visto scippare tutti i fascicoli prima di portarli a termine: “Poseidone” glielo sfilò il suo capo; “Why Not” glielo levò il Pg (ora indagato per corruzione giudiziaria); “Toghe lucane” glielo fregarono il Csm e Alfano, trasferendolo in anticipo a Napoli proprio mentre scriveva la richiesta di rinvio a giudizio. Ora, siccome De Magistris non ha potuto portare davanti al gip nessuna delle sue tre indagini, quel che è accaduto dopo non compete più a lui, ma ai successori. I quali, per Why Not e Poseidone, hanno ottenuto ora condanne, ora rinvii a giudizio, ora assoluzioni, ora archiviazioni. Per Toghe lucane, tutto in archivio. Un fatto fisiologico. Invece Corriere, Riformatorio, Giornale, Libero e Ferrara si scatenano contro De Magistris, che dovrebbe pentirsi non si sa di che, scusarsi non si sa con chi, “pagare” non si sa che. Una tesi da malati di mente: se l’imputato viene assolto, non vuol dire solo che l’imputato è innocente, ma pure che il pm è colpevole. Naturalmente non vale sempre, ma solo quando il pm è sgradito a lor signori. Ferrara è come il suo datore di lavoro: lavora ad personam. Infatti ieri s’è ben guardato dal parlare dell’assoluzione di De Magistris e dal chiedere severe punizioni per i pm che l’avevano indagato. Né oggi lo faranno Pompiere, Riformatorio, Giornale e Libero. I quali, del resto, non hanno mai sostenuto che i pm di Brescia che hanno aperto 90 indagini su Di Pietro e gli altri pm di Mani Pulite senza strappare non dico una condanna, ma uno straccio di rinvio a giudizio, fossero degl’incapaci politicizzati da punire. Eppure molte di quelle indagini erano davvero fondate sul nulla (le denunce degl’imputati). Come lo era quella di Salerno contro De Magistris (nata dalle denunce in serie di un commerciante che accusava i pm di Lecce, Potenza e Catanzaro di avercela con lui). Quelle di De Magistris invece non nascevano dai deliri di un querelomane o dai rancori di un imputato, ma da fatti gravi e oggettivi: le ruberie accertate dalla Corte dei conti sui depuratori mai costruiti in Calabria (Poseidone), le manovre di una super-lobby per arraffare fondi pubblici (Why Not), le collusioni di vari magistrati (Toghe lucane) con politici e potenti del luogo denunciate a Catanzaro da ben quattro magistrati potentini (Woodcock, Iannuzzi, Pavese e Montemurro). Tutti fatti su cui De Magistris era obbligato a indagare. Indagò bene o male? Non lo sapremo mai. Sia perché gli hanno impedito di arrivare in fondo. Sia perché, se anche ci fosse arrivato e avesse ottenuto condanne, Ferrara&C. avrebbero detto che i condannati erano innocenti. Perché l’innocenza e la colpevolezza non la decide il giudice. La decidono loro. È la riforma epocale della Giustizia.

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  16. L’Europa dà ragione a De Magistris
    E multa l’Italia per 57 milioni L'inchiesta Poseidone aveva svelato la truffa all'Unione europea. L'Olaf ha indagato per quattro anni, poi ha steso un rapporto di 35 pagine che condanna il nostro Paese
    leggi tutto l'articolo su pubblicato il 27/03/2011 su

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/27/l%E2%80%99europa-da-ragione-a-de-magistrise-multa-l%E2%80%99italia-per-57-milioni/100383/

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  17. risposta a :
    Consiglierei a tutti una maggiore informazione e prima di scrivere corbellerie INFORMATEVI!

    (ANSA) - SALERNO, 24 MAR - Luigi De Magistris assolto perche' il fatto non sussiste: e' la sentenza del Tribunale di Salerno nel processo per omissione in atti d'ufficio all'eurodeputato, per fatti risalenti a quando era ancora magistrato. ''Era un'accusa ingiusta e infamante - ha commentato De Magistris - ma sono stato assolto difendendomi nel processo e non dal processo, senza usare l'immunita' parlamentare ne' il legittimo impedimento''. Per il leader dell'Idv Antonio Di Pietro ''giustizia e' stata fatta''.

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