lunedì 10 gennaio 2011

riceviamo e pubblichiamo

Scrivo per aprire un dialogo sulla realtà Marinagri. Spero che possano giungere altri contributi sul tema e che possano stimolare un confronto serio. La realtà turistica che Marinagri rappresenta è un pò come un parto contro-natura. Insomma, si è costruito un villaggio con tecniche molto sofisticate che potessero garantire l'allagamento marino in tutta sicurezza. Un pò contro-natura perchè di solito si interviene per evitare gli allagamenti e per bonificare i territori paludosi. E Policoro è campione mondiale della fattispecie. Venezia fa capitolo a parte. E' una città nata sull'acqua e contro l'acqua si combatte da sempre. Pare, tuttavia, che i progettisti di Marinagri, stiano già pensando ad un interramento di Venezia. E pare che stiano cercando i fondi pubblici per realizzare tale importantissima opera. Ma dopo questa dissertazione amena, mi piace riflettere sul rapporto Marinagri-Policoro. In quel recinto, culla naturale dei giocattoloni galleggianti di braccianti agricoli che hanno fatto fortuna sotto i tunnel delle fragole, affluirà ogni giorno un esercito di camerieri, lavapiatti, addetti alle pulizie, stura cessi, fruttivendoli, uomini e donne di fatica in genere e personale di bassa amministrazione che saranno le uniche figure lavorative richieste in loco. La grande finanzia, l'architettura di avanguardia, e le grandi navi si porteranno dietro tutto l'occorrente qualificato. Ecco cosa aspettano i giovani di Policoro: diventare camerieri a Marinagri!! MAteria per riflettere..... alla prossima

7 commenti:

  1. Ovvio! Perchè, c'era gente che si aspettava il "salto di qualità"? La grande occasione di una vita?
    Illusi!

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  2. Bravo, è propria questa la realtà.

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  3. Purtroppo, il senso della decenza, istituzionale e non, è andato perso da tempo:
    Da quando i potenti gestiscono con arroganza e strafottenza le sorti comuni; e il potere politico si inchina , sottomesso e prono, a quello economico!
    Lo vediamo tutti i giorni: soprusi, soverchierie, ostentazioni di potere, esibizioni di "donnine", clientelismo becero e smaccato.
    La cosa più triste e grave è, forse, questa strana e pericolosa rassegnazione che si insinua come un cancro, nei cervelli di molti. Un misto di fatalismo e di stolta ammirazione verso chi, in un modo o nell'altro, è "arrivato". E che spinge, sempre in tanti, per delle briciole, ad abbassarsi i calzoni!
    Continuiamo con lo sforzo comune di informare!
    Ciripao

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  4. siamo talmente ammalati di bisogno di lavoro da vedere tutto sotto questa luce...
    una determinata attività imprenditoriale può dare e creare lavoro?? se sì allora tutto il resto può passare in secondo piano: violazione della legge, corruzione, sfruttamento del territorio, cementificazione selvaggia..ecc...
    dipende dal tipo di priorità che il cittadino si pone...
    quindi se al mondo esisto solo io e mie interessi e quelli della mia famiglia allora chiudo un occhio su tutte le irregolarità e le illegalità eventualmente compiute ed in corso di accertamento, anche perchè tutto il resto non mi riguarda.
    Se invece credo di appartenere a questo territorio, se vivo e sento le ingiustizie compiute come rivolte contro me stesso, se mi indogno davanti alle ingiustizie e alle prevaricazioni e alla corruzione, se sento il dovere in qualità di genitore di lottare per una società migliore o almeno meno peggiore, anche perchè mi preoccupo non solo dle loro futuro economicoma anche della loro felicità, allora credo che marinagri debba affrontare il giudizio nelle aule giudiziarie come qualsiasi altra struttura o sua gestione accusata a vario titolo, senza dover per questo motivo gridare al complotto o senza nascondersi dietro l'atavica fame di lavoro del sud

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  5. ...che marinagri offra lavori di basso profilo è ovvio, e policoro ha un sacco di laureati a spasso...ma è un progetto privato (come funziona oggi, a noi ci chiamano parassiti perchè sprechiamo soldi pubblici per chiedere dei diritti, loro ci sguazzano...impresa è altro, o no vitale?!), quindi il comune deve starne alla larga, e far rispettare le regole urbanistiche, altrimenti qualsiasi privato potrà pretendere aiuti da un comune che dimentica lo scopo per cui esiste...j.

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  6. Trovo tutti questi commenti una inutile aggressione ad un investimento che, comunque, direttamente (con lavoro pre e post costruzione) o indirettamente con l'affluenza turistica porterà soldi a tutto il comprensorio; non credo che gli ospiti del complesso vivranno segregati nel suo interno. Usciranno e di conseguenza lavoreranno i bar, i ristoranti e i negozi vari. Invece di buttar fango e di vedervi già tutti camerieri, cominciate a scorciarvi le maniche e ad investire sul vostro futuro. Pensate ad un idea che possa attirare l'attenzione del prossimo pubblico di Policoro senza star li a menarla per aria. I laureati disoccupati non li ha solo la Basilicata, ma siete voi e voi soli a dover dimostrare il vostro valore. Cosa diversa se cercate il "posto fisso". Certo parlo da persona di parte visto che sono uno dei primi acquirenti di Marinagri ma vi garantisco che un progetto come Marinagri, creato ad immagine e somiglianza della francese Port Grimaud, in Costa Azzurra, é e sarà un fiore all'occhiello per la Basilicata tutta.

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  7. non è come si pensa!!!! ovvio che alcune professionalità non sono presenti nel nostro paese, ma cosa c'è di male nell'essere camerieri lavapiatti e altro?? sono lavori dignitosi!!! dovremmo ringraziare chi ha pensato questa struttura e crede nel suo progetto!!! credete tanta gente oggi sarebbe a casa!!!

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