lunedì 24 gennaio 2011

Il doppio gioco del primo cittadino con le ditte interessate all’affare dei led

POTENZA - «Un informatore segreto » avrebbe avvisato Nicolino Lopatriello dell’esistenza di un’indagine sul conto di uno dei soggetti con cui stava negoziando l’appalto per la fornitura di lampade a risparmio energetico per l’illuminazione cittadina. Non un soggetto qualunque, dato che è lo stesso che si sarebbe fatto indietro al momento di pagare
la mazzetta da duemila euro per uno dei lavori che dovevano preparare il campo alla gara vera e propria. E nemmeno un’indagine qualunque perchè si parla di intercettazioni e della direzione distrettuale antimafia del capoluogo pugliese. È qui che a detta degli investigatori «emerge lo spessore delinquenziale del sindaco Lopatriello», da una conversazione captata dalle microspie piazzate dentro l’auto di Giovanni Colamarino, uno degli imprenditori finiti agli arresti domiciliari, con un soggetto non identificato. La prova è debole perchè si parla di cose riferite da altre persone per sentito dire, ma gli investigatori hanno messo a fuoco una dinamica
di eventi a dir poco inquietanti. Il 5 luglio scorso Colamarino dice di essersi incontrato con il presidente della cooperativa “Campoverde”, Giuseppe Benedetto (anche lui agli arresti), uno degli uomini più vicini al primo cittadino di Policoro. Benedetto gli avrebbe raccontato che Lopatriello lo aveva convocato per consigliargli di non parlare più altelefono con Sandro Gigante, socio di Colamarino, perché era «sotto indagine a trecentosessanta gradi da parte delle Dda con
provvedimento immediato». Lui l’avrebbe appreso da una «soffiata di un informatore segreto», e Benedetto gli avrebbe riferito la cosa in preda al panico. Dice che «tremava». Il giorno dopo la «rivelazione» di Benedetto gli investigatori hanno annotato «un evidente ermetismo » nelle conversazioni al telefono di Lopatriello, e il solito disturbo sulle trasmissioni delle microspie piazzate nel suo studio, causato dall’entrata in funzione del jammer di frequenze radio
che il sindaco teneva nel cassetto della scrivania: «come avvenuto il 31 marzo 2010 in occasione della richiesta della “tangente minore” a Sandro Gigante, ovvero in data 19 aprile 2010 quando l’assessore Ierone, ricevuta nelle mani la scatola di sigari consegnatagli da Colamarino contenente i 4mila euro della tangente la porta nell’ufficio del sindaco».
Lo stesso giorno parte una chiamata all’avvocato del comune di Policoro, Gianni Di Pierri, che ora lo assiste in questa vicenda su mandato fiduciario. Qui Lopatriello secondo gli investigatori, si lascia andare in una sorta di «monologo propagandistico dell’attività amministrativa» ripercorrendo i suoi rapporti con Gigante «dal quale prende abilmente
le distanze». «Appare evidente – proseguono gli inquirenti - la volontà del sindaco di esternare a tutti i costi (ai possibili ascoltatori) diligenza, legalità e acume politico amministrativo, finalizzata a precostituire una vera e propria “difesa”». Poi vengono elencati i punti del suo discorso: «Inizia con elogiare il proprio lavoro millantando indici stupendi del bilancio consuntivo (...) sottolinea l’esistenza di centinaia di cose da fare (...) per poi passare in rassegna taluni interventi da concludere con priorità, sottolineando l’esigenza di «evitare sprechi e sperperi» (...) accenna alla possibilità di incidere sul risparmio della bolletta energetica, magari con l’installazione di pannelli solari (...) introduce il tema “led” (...) spiegando che alla fase sperimentale non era seguita quella operativa in quanto aveva avuto a che fare con «gentaglia » (la stessa che aveva pagato la tangente da lui richiesta) (...) Il sindaco quindi prende le distanze da Gigante asserendo di averlo cacciato, definendolo zingaro e lamentando che c’era un’interesse troppo spinto di questi (in realtà è l’imprenditore che non pagando la tangente richiesta dal sindaco ha evidentemente lasciato insoddisfatto quest’ultimo) (...) Il principio del buon andamento e trasparenza dell’attività amministrativa (fino a quel momento dimenticato nella prassi del comune di Policoro raggiunge l’apice dell’applicazione allorquando il sindaco sottolinea la necessità di indire un bando di carattere nazionale per il rimodernamento dell’impianto di illuminazione pubblica mediante l’utilizzo di lampade a led, per verificare bene il rapporto qualità prezzo delle offerte. Fino al 2 luglio però (lo stesso giorno) per lo stesso appalto erano state chieste tangenti al fine di frazionare il bando per eludere l’applicazione della normativa per gli appalti di grosso importo (...) quindi torna sull’economicità dell’operazione “led” riconoscendo l’utilità ma precisando che non è un intervento prioritario e che può essere rinviato ». Invece il progetto andrà avanti almeno fino al 30 settembre quando la giunta comunale ha approvato il progetto preliminare
dell’opera. Poi sono uscite le microspie nell’ufficio del primo cittadino, e i militari hanno deciso di non aspettare più.



E il totale? Ah, ce l’ho qua
Per gli investigatori il 31 marzo del 2010 Lopatriello avrebbe avanzato la richiesta di una mazzetta all’imprenditore Sandro Gigante. Le microspie hanno registrato soltanto pochi frammenti di conversazione
sindaco di Policoro
N.L.: Siedi.
S.G.: Qui fa più caldo che da noi...
(A questo punto le microspie piazzate nottetempo dai militari delle fiamme gialle non trasmettono più nulla per 15minuti. Gli investigatori credono che il primo cittadino abbia attivato il jammer di frequenze radio rinvenuto nella sua scrivania. ndr)
S.G.: ... e il totale?
N.L.: Aspe’...
(Avanzata la sua richiesta all'imprenditore il sindaco avrebbe disattivato il disturbatore elettronico, cercando di riaccenderlo dopo la domanda di precisazioni di Gigante. ndr)
S.G.: Ah. Ce l’ho qua...
(Segue un monologo in presenza di Gigante sugli ultimi risultati elettorali del Pdl in Basilicata. Per gli inquirenti: «senza un evidente motivo se non quello di manifestare durante la disattivazione del jammer che le conversazioni intrattenute nel suo ufficio abbiano contenuti non equivoci nè pericolosi ».ndr)
tratto dal quotidiano della Basilicata


3 commenti:

  1. Ultima novità per soli giorni tre chi compra una sottana
    ha una busta di caffè.
    Ultima novità al comune ora c'è
    la giunta è stata fatta
    Colucci ora c'è.
    Non è una novità pereppe perepè.
    Colucci assessore da tempo già che c'è.

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  2. SPERO PROPRIO CHE SI RIESCA A FARE PULIZIA.

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  3. posso chiedere a Anonimo se ricorda quale era la canzone del Supermarket e chi la cantava?
    Io ricordo bene la canzone, la cantava un gruppo, ma non riesco a scovare nei meandri della mia memoria di chi possa essere.
    Tu per citarla devi essere uno che, come me, a suo tempo, seguiva le trasmissioni radiofoniche che trasmettevano la canzone. Se leggi questo post e ti va mi mandi le notizie sulla mia mail? grazie

    lamboston@gmail.com

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