sabato 29 gennaio 2011

ANCHE LE ACLI DI POLICORO PER LE ELEZIONI SUBITO. GOVERNO DELLA CONFUSIONE E DEL TRASFORMISMO

ROCCO Leone, sindaco facente funzioni al comune di Policoro, in attesa degli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto nei giorni scorsi amministratori e dirigenti comunali, con non poche forzature, ha nominato la nuova Giunta municipale. Oltre agli assessori già di nomina del sindaco, Vincenzo Di Cosola al Patrimonio (Casa dei moderati) e Saverio Carbone all'Agricoltura (Dc), gli altri componenti dell'Esecutivo cittadino sono: Mary Padula al Turismo, Sport e Pari Opportunità (API); Nicola Trupo già assessore alle Attività Produttive, oggi con delega all'Urbanistica e Ambiente (Città Nuova), Rocco Colucci (Pdl) che riceve la delega alle Attività produttive e Personale; mentre Domenico Bianco (Pdl) è il nuovo assessore ai Lavori pubblici dopo la sospensione di Cosimo Ierone (Città Nuova). E purtroppo si è appreso che Il Gip di Matera, confermando gli arresti ha rimesso la palla al tribunale della libertà che dovrebbe pronunciarsi ai primi di febbraio sulla libertà degli indagati. Noi delle Acli come forza sociale esprimiamo piena solidarietà alle persone coinvolte in questa vicenda dagli incresciosi risvolti umani e familiari ma, partendo dalle considerazioni di quanto emerso dal consiglio generale della CEI di questi giorni, vogliamo sottoporre ai cittadini di Policoro alcune nostre sintetiche riflessioni, che attengono più strettamente ai fatti politici. Non conosciamo che valore ha e quanto potrà durare questo “laboratorio politico” messo in atto dal sindaco facente funzioni; a noi ed a gran parte della città sembra più un nascente fenomeno di “ibridismo confuso” che non una risposta concreta alle emergenze del momento; le contraddizioni non vengono soffocate, ma, al contrario, aumentano, confondendo sempre di più i cittadini che dal governo locale vogliono risposte chiare rispetto alle indicazioni di voto; al contrario il continuo migrare dei consiglieri raggiunge solo il risultato di considerare tutto come mercimonio, cambiando questo o quel partito o facendo transitare questo o quel consigliere, così come hanno fatto molti transumanti della politica locale per raggiungere posizioni di visibilità. Per quel che riguarda il nostro punto di vista si continua a ribadire che in questo momento un segnale di svolta radicale o con una giunta di alto profilo innovativo oppure avendo il coraggio di considerare conclusa l'esperienza, forse avrebbe dato alla città segnali meno nebulosi pasticciati ed incerti. Per esempio dopo l'ingresso in giunta di Mary Padula come API, tutti ci domandiamo che cosa succederà adesso in Regione e alla provincia dove l'API ha degli assessori ed una solida alleanza politica con il PD, tanto che De Filippo impose letteralmente in giunta Vilma Mazzocco, attuale

Assessore regionale all'agricoltura ed esponente di spicco dell'API. Certo Policoro non è l'ultimo piccolo comune della regione, per cui riteniamo corretto che gli equilibri politici abbiano un'assonanza ai diversi livelli territoriali. Ma forse più che a livello regionale le scelte sono state imposte dal livello provinciale dove ancora gira

qualche vecchia cariatide che per anni ha scorazzato in tutto l'arco costituzionale pur di avere qualche posto al sole. Certo, proprio richiamandosi alle parole del Cardinal Bagnasco in questi giorni ed in queste circostanze, si prova tanta tristezza, anche per la concomitanza degli eventi nazionali che coinvolgono il presidente del consiglio, perché emerge un quadro complessivo di disvalori, di mercificazione estrema della politica e di svilimento delle relazioni umane e sociali. Anche secondo le Acli tutto ciò “è un tragico riscontro di quella che più volte abbiamo definito come una degenerazione morale del Paese, che rischia di travolgere le istituzioni sia a livello più elevato che ai diversi livelli territoriali”. Il rischio, in questi casi è che si possa generare un cortocircuito tra democrazia, morale, politica, e populismo. Cerchiamo di non cadere in questa trappola!

3 commenti:

  1. Attenzione a non farsi mandanti di falsi messaggi da parte della chiesa.La fede è tutt'altra cosa.La politica e la religione sono due cose distinte, però un politico può essere un buon cattolico e/o moderato. Le critiche pervenute dal Vaticano sono da riferirsi al comportamento "dissoluto" del premier Berlusconi in quanto rappresenta l'Italia.Si sa che dietro c'è Sarli del Pd.

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  2. Si sa che il Presidente delle ACLI è il dr.Giulio Sarli, non in quanto del PD, e con lui degli associati di ogni partito o senza.Questo è un documento approvato da tutti dopo una seria discussione,come è nostra abitudine in un clima di sana democrazia. Patrizia Costanza

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  3. Credo sia tra le prerogative della chiesa quella di esprimere giudizi sugli aspetti etico-morali (e lo dice un ateo..) della società civile e, quindi sulla gestione politica della cosa pubblica.
    Si prenda esempio da Famiglia Cristiana che da tempo, e in maniera disinteressata, sta facendo un'informazione corretta, limpida e cristallina.

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