giovedì 11 novembre 2010

Monitoriaggio dei vigili di Policoro sui canali di bonifica


BASLe abbondanti piogge di inizio novembre hanno causato molti disagi ai cittadini e al mondo agricolo tanto che la Regione Basilicata ha chiesto lo stato di calamità naturale. Anche i Vigili urbani del centro jonico si sono attivati nella perlustrazione post calamità dei canali di scolo del Consorzio di bonifica rientranti nella città di Policoro. Dalla relazione del Capitano della Polizia locale, Antonio Labate, si evince lo stato di degrado e abbandono della maggior parte dei canali di bonifica a cui si aggiunge: “la mancanza di cunette su alcune strade interpoderali causando gli allagamenti del Pantano Sottano e di altre zone rurali”, evidenziandone la pericolosità. Da qui l’invito all’Ente consortile di attivarsi entro 10 giorni, a partire dal 9 novembre, alla pulizia dei canali e fossi: “avendo riguardo per le zone ad elevato rischio ulteriore allagamenti, e ad attivare ogni altro intervento manutentivo utile allo scopo”. In caso contrario, decorso tale termine “il Comune di Policoro si attiverà a proprie spese autonomamente, con espressa riserva di rivalsa nei confronti del Consorzio e con riserva di tutelarsi presso le competenti sedi, non escluse quelle giudiziarie, anche ai fini risarcitori”. Già nei giorni scorsi e prima delle precipitazioni l’assessore comunale all’Agricoltura, Saverio Carbone, aveva intimato il Consorzio e in subordine la Regione Basilicata, da cui dipende, ad attivarsi immediatamente per prevenire fenomeni di allagamenti come poi, purtroppo, ci sono stati soprattutto nella notte tra il primo e il due novembre. Ma dal monitoraggio è emerso un quadro ancora più grave della situazione: “i canali di bonifica –continua la relazione- sono pieni di erbacce, pneumatici, arbusti, animali morti, frigoriferi, a cui bisogna aggiungere la mancanza di cunette sulle strade interpoderali che i contadini hanno ricoperto per adibirle a coltivazioni agricole, parcheggi, giardini vari, contribuendo in concorso al disastro registrato nei giorni scorsi”. (G.E.)

6 commenti:

  1. ...vedo all'orizzonte qualche altra gara d'appalto per questi lavori! I contadini? Buoni quelli. Sempre pronti a chiedere soldi a fondo a perduto. Ma adesso è finita la festa. Il consorzio di bonifica soldi non ne ha per la manutenzione. Se il comune di policoro si inventa la favola di fare i lavori per la sicurezza dei cittadini e poi chiedere i soldi al consorzio, può darla a bere solo ai fessi amici della maggioranza. D'altra parte la piccola realtà paesana è lo specchio di quella nazionale, dove il premier non perde occasione per lucrare sulle calamità, raccogliendo consensi e arricchendo qualche amico imprenditore. Va tutto bene....avanti così.

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  2. Domanda per G.E.:
    ma se vieni pagato dal comune di policoro, puoi spiegare alla comunità alla quale ti rivolgi con i tuoi articoli come tu possa definirti un giornalista?
    Grazie.

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  3. G.E. da conto al suo editore.
    poi per mangiare in questa terra di merda purtroppo bisogna fare così. Provatemi il contrario.
    Qua, altro che PD, PDL e frattaglie varie, ci vuole o bossi oppure Ahmadinejād.

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  4. Risposta al difensore di G.E.:
    vedo che si ricasca sempre nella questione meridionale! Il problema è che se fai il giornalista devi essere libero. E non mi parli di "mangiare in questa terra di merda", perchè il vizietto di stare con il potente di turno ce l'hanno tanti giornalisti (vedi Bruno Vespa o Emilio Fede che non mi sembra versino in situazioni di indigenza). Il problema è che la penna usata su un quotidiano, anche di provincia, è un'arma troppo preziosa per i politici e per i giornalisti che la usano. Per favore NON sia patetico.
    Grazie.

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  5. Avete visto com'era bello in televisione il comandante Totonno Labbate e il suo vigile Di Noia che faceva dichiarazioni da esperto sulla pulizia dei canali.

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  6. ormai con questi ciucci brancoliamo nel ridicolo.......

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