venerdì 27 agosto 2010

Pubblica amministrazione commessi al Sud il 74% dei reati Basilicata sul podio dei cattivi

VENEZIA. È il Sud, con il 74%, la parte d’Italia nella quale si conta il maggior numero di reati compiuti verso la pubblica amministrazione. Lo afferma la Cgia di Mestre, che ha elaborato alcuni dati presentati nelle settimane scorse dalla Corte dei Conti, scoprendo che le cause avviate in Italia nel 2009 sono state 1.652, pari a 2,75 ogni 100 mila abitanti. Lo stock di giudizi ancora in corso ha toccato, al 31 dicembre 2009, quota 3.680, pari a 6,13 cause ogni 100 mila abitanti. Si tratta, ricordano gli artigiani mestrini, di procedimenti per tangenti, frodi comunitarie, illiceità nel conferimento di consulenze o nella retribuzione di incarichi a personale esterno, irregolarità gestionali nella realizzazione di opere pubbliche, illiceità nella gestione di servizi pubblici e della sanità.
Di questi 3.680 procedimenti in corso, il 74% circa (pari in termini assoluti a 2.721) riguarda il Mezzogiorno d’Italia. Al Molise spetta la maglia nera, con 31,48 cause aperte ogni 100 mila abitanti, mentre il Veneto è la regione più virtuosa con 0,88 giudizi rimasti «ancora in piedi» al 31 dicembre del 2009.
Gli esperti della Cgia hanno così delineato la «mappa del malaffare» che mina la tenuta dell’amministrazione pubblica. Nel numero di giudizi aperti dopo il Molise si trova la Sicilia, con 23,2 cause rimanenti ogni 100 mila abitanti, la Basilicata (16,09), la Calabria (13,29), la Campania (13,28) e la Sardegna (9, 22). A centro classifica la Puglia (3,11). Dopo il Veneto, tra le regioni meno interessate da questo fenomeno, ci sono Emilia Romagna (0,97 ogni 100.000 abitanti), Lombardia (1,06), Piemonte (1,20), Liguria (1,80) e Friuli Venezia Giulia (2,36).
La classifica rimane pressochè invariata anche quando si tratta di analizzare le cause sorte nel 2009. «Specie sul fronte delle consulenze, - commentano dall’Uf - ficio Studi della Cgia di Mestre - ci si trova di fronte ad una vera e propria emergenza. Non si tratta di fatti episodici o di incapacità di gestione, bensì di una vera e propria patologia: c'è il rischio di compromettere nel tempo la tenuta dei bilanci delle amministrazioni

5 commenti:

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  3. aquistate SI SCRIVE acquistate totarone...............

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  5. Ci metterei la firma se fossero solo questi gli imbrogli che fanno...

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