Spettacoli con pornostar per rendere più «pepata» la vacanza sulla costa jonica
• Le notti hard del Metapontino, tra esibizioni di sexy star e spogliarelli nei privè, si vivono al Club 106, sulla omonima statale, nei locali interrati del Miceneo hotel palace. Club aperto 4 anni e mezzo fa da Nunzio Lepenne, già esperto di marketing ortofrutticolo. Ed il gestore, oggi, è soddisfatto della riuscita della sua idea. Qui arrivano avventori da Basilicata, Puglia, Calabria. L’adrenalina sale al massimo attorno alle due della notte quando la vedette di turno comincia il suo spettacolo. La Gazzetta ha assistito il 25 giugno scorso a quello della pornostar Victoria Best, statuaria, dai lunghi capelli biondi, seni perfetti, gambe lunghissime, “avvolg enti”. L’ex Miss Budapest indossava un corpetto color oro ed una lunga gonna aperta sul davanti. Victoria si mosse sinuosa, danzò sulla pedana attorno a cui gli spettatori erano seduti col fiato sempre più corto. Un po’ di lap dance poi la vedette si sedette su una sedia al centro della pedana allargando e chiudendo, ritmicamente, cosce e gambe. Gli avventori ansimavano. Sino a quando arrivò il momento fatidico: la star prese per mano un giovane e lo portò al centro della pista. Victoria lo spogliò piano, lentamente, via la maglietta, la cintura, i pantaloni. Respiri sempre più ansimanti. Adrenalina a mille. Il giovanotto fu portato al massimo dell’erotismo mentre la bomba sexy concluse il suo spoglia rello integrale di fronte ai presenti giunti al limite del parossismo. Il «complice» della Best rimase come inebetito al termine della performance di cui era stato, suo malgrado, protagonista. Si andò avanti tra spogliarelli total body, spettacoli hard, e lap dance, per ore. Così per cinque notti su sette a settimana, dalle 23 alle 5. Nel night, però, lavorano anche una decina di ragazze, tutte altissime, bellissime, alcune in perizoma, altre in topless, altre ancora in baby doll. Si aggi rano tra i tavoli, invitano i presenti ad offrir loro da bere, parlano, chiacchierano, familiarizzano. Le donne si spogliano nei privè per il loro cliente. Ma lo spogliarello non è integrale. Le mutandine non si tolgono mai. E non si tocca. Insomma, per queste ragazze si tratta di un lavoro come un altro. «Tutto legittimo, chiaro, pulito. Le ragazze sono tutte ingaggiate all’ufficio di collocamento con la qualifica di intrattenitrici turistiche di sala. Qui si fa solo spettacolo», giura Lepenne. La spiaggia di Terzo Cavone una trasgressione... nucleare
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