Policoro: Lopatriello vuole esternalizzare la riscossione dei tributi

L'esternalizzazione hanno significato in questi anni "TASSE RUBATE" ai comuni

E' cronaca recente lo scandalo che ha coinvolto miglia di comuni sulle TASSE RUBATE. Tasse privatizzate , Tasse evaporate. Almeno 90 milioni di euro - ma forse molti di più di tasse pagate dai cittadini e mai versate nelle casse dei rispettivi Comuni. Tosap, Tarsu, Cosap, Ici, multe. Soldi finiti nel conto corrente sbagliato. È lo scandalo delle tasse rubate, tanto da portare recentemente l'Anci a riconsiderare con una decisione a consigliare ai comuni la ripublicizzazione del servizio di riscossione.E poi basta vedere quello che è successo al comune di Scanzano Jonico con l'arit , non solo c'è stata una controversia civile durata anni sui tributi vantati dal comune e mai riscossi ma adirittura il sindaco di quel comune ha dovuto denunciare penalmente la società. E Cosa fa il comune di Policoro , si inventa in pieno agosto, colpiti dalla via di damasco di voler presentare in consiglio una proposta di privatizzazione della riscossione dei Tributi.Una proposta tra l'altro non presente nel programma elettorale del centrodestra , anzi la si parlava di società pubbliche per la gestione sia della farmacia che della raccolta dei rifiuti.Ma cosa spinge Lopatriello verso questa scelta non è chiaro , anche se il consiglio in un primo momento convocato è stato successivamente rinviato perchè carente di documentazione , certo e che il responsabile dell'ufficio Tributi ha posto un parere negativo in questa operazione , non solo per i costi che il comune si dovrebbe accollare ma anche perché questa operazione viene fatta senza una rivisitazione della pianta organica che assegna nuove funzione a tre unita dell'ufficio che rimarrebbero senza niente da fare . Quindi come dire che i cittadini come sempre pagherebbero due volte. Non vorremmo invece che questa operazione abbia un'altro beneficio non rivolto alla collettività ma quello alla politica (si sa i politici hanno famiglia) che il sostituto procuratore di Velletri Giuseppe Travaglini che ha indagato e fatto condannare una di queste società ha chiamato il sistema di potere e clientele dove diceva che aver in mano i cordoni della borsa, poterli aprire e poterli chiudere, significa avere il potere, o almeno un pezzo del potere. Può significare, per esempio, poter giocare al tavolo delle assunzioni clientelari, anche di parenti di consiglieri comunali, come si dice a Nettuno e pure a Bari e noi aggiungiamo come si dice anche a Policoro.