domenica 8 agosto 2010

TRIVELLE NEI CALANCHI : L’ASSESSORATO ALL’AMBIENTE REGIONALE SPALANCA LE PORTE AL SITO NAZIONALE DI SCORIE NUCLEARI

DURO ATTACO DI NOSCORIETRISAIA A MANCUSI

Il dipartimento ambiente avvia in pieno ferragosto l’istanza di trivellazione Montenegro su una superficie che copre quasi totalmente la superficie del mai nato e tanto richiesto Parco dei Calanchi tra Aliano.Craco,Tursi,Stigliano ,San Mauro, Ferrandina, Salandra. Le operazioni scomode e fastidiose, si sa, si fanno quando le persone sono in ferie compresi i sindaci e gli assessori comunali e quando l’opinione pubblica pensa a riposarsi. In tal modo nessuno può opporsi con osservazioni sulle istanze di trivellazione e i petrolieri possono agire indisturbati.

I dirigenti del dipartimento ambiente non sono nuovi a questi atteggiamenti e blitz ferragostani, poiché anche l’anno scorso autorizzarono la trivellazione in pieno ferragosto del pozzo Morano in località Bosco Soprano a Policoro, che fini in una mobilitazione popolare. Come volevasi dimostrare e come No Scorie Trisaia ha sempre sostenuto le barbe finte dell’ex assessore Santochirico sul Parco dei Calanchi e tutta la messinscena della riserva di Montalbano Jonico erano il solito escamotage per guadagnare tempo e riservare il territorio dei calanchi a discariche, trivelle e in futuro al probabile deposito nazionale di scorie nucleari. Le discariche e le trivelle aprono a doppia mandata (altro che chiusura al nucleare) i calanchi al progetto mai abbandonato dei nuclearisti di creare il deposito nazionale di scorie nucleari, con Trisaia che diventerebbe un centro per il trattamento dei rifiuti nucleari (vedi mappa allegata). Già negli anni 70-80 i cittadini di Stigliano si opposero come a Scanzano contro questa scellerata ipotesi. Non è un caso poi in Trisaia,che la linea di solidificazione dei liquidi ad alta attività prevista dal progetto Sogin per il decommissionig del centro (in attesa di V.I.A. dal Ministero Ambiente) non sarà smantellata nel crono programma attività dopo aver lavorato solo 60 giorni .

Creare una parco naturale e tematico era il primo passo per ostacolare futuri progetti nucleari e tutelare un immenso patrimonio naturale unico al mondo .Il petrolio e il gas sotto i calanchi inoltre valgono molto meno dell’enorme riserva idrica che i calanchi stessi custodiscono nel sottosuolo e che nel tempo varrà molto di più del greggio e dell’elemosina di pochi euro delle royalites.

D’altronde la politica regionale sta distruggendo un’intera regione solo per il 6% del fabbisogno nazionale di greggio .

Dopo che l’UDC del Meta pontino in campagna elettorale con il consigliere Vincenzo Ruggiero ha raccolto firme contro il nucleare ci saremmo aspettati dal nuovo assessore UDC Agatino Mancusi un atteggiamento molto pesato su temi che riguardano il futuro di una intera regione e sul tema scottante delle scorie nucleari . Qualcuno poi ci spieghi come a fronte di una campagna elettorale improntata contro il ritorno del nucleare dai tavoli istituzionali regionali è sparito il tavolo della trasparenza,non solo ,dopo tante polemiche l’Arpab continua ancora a non dare risposte sui controlli all’interno dell’itrec (dove la Sogin resta controllore e controllato) A quanto pare dopo ( i ripetenti) dirigenti del dipartimento ambiente ,gli ambigui partiti antinuclearisti, nemmeno il Dr Agatino Mancusi sembra aver imparato quella che in tutto il mondo conoscono come “lezione di Scanzano”.(NOSCORIETRISAIA)

2 commenti:

  1. Amico di Agatino e dell'UDCmartedì, 10 agosto, 2010

    Credo che ad onor del vero vada indicata anche la risposta come pubblicata leggendo seguendo questo link: http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/Basilicatanet/detail.jsp?sec=1005&otype=1012&id=534349
    poi tutte le critiche se onoste, chiare e sottoscritte sono auspicabili

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  2. leggete anche la controrisposta sul quotidiano del 1o agosto di noscorie...

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