Policoro: la piazza incompiuta

POLICORO L’INTERVENTO RIMASE ESCLUSO DAL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LITORALE TERMINATO NEL 1993

Il sito simbolo del lido da 16 anni attende l’ultimazione

NICOLA BUCCOLO • P O L I C O R O. Da 16 anni, e precisamente dal 1994, la piazza centrale al lido continua ad essere il sogno nel cassetto del turismo policorese. Dal “progetto di riqualificazione e di recupero ambientale del litorale”, portato a termine nel 1993, unitamente ai parcheggi e ai percorsi pedonali e ciclabili nella pineta, per un costo complessivo di 28 miliardi e 500 milioni delle vecchie lire, rimase esclusa la piazza centrale, in attesa di altri fondi. “La rivoluzione sullo Jonio”, come venne definita quell’opera (Gazzetta dell’11 giugno 1994), che doveva essere completata con la piazza centrale, rimane, dunque, da allora incompiuta. Sulla scena politico-amministrativa del centro jonico si sono susseguiti i mandati amministrativi di Mario Arbia (1993/97), che ereditò l’incompiuta del lungomare, di Antonio Di Sanza (1997/2001) e di Nicola Lopatriello 2001/06. Nel dicembre 2006, con il mandato di Se - rafino Di Sanza, che durò poco più di un anno, “sostenuto” (si fa per dire) da un centrosinistra spaccato e litigioso, qualcosa si era cominciato a muovere con i fondi Pit, rinvenienti come premialità per lavori ese guiti . Furono comunque appaltati i lavori del troncone del lungomare in sinistra del lido, a cui avrebbero dovuto seguire i lavori della piazza centrale. Il troncone del lungomare fu portato a termine, circa 400 mila euro di spesa, ma alla piazza nessuno mise mano. Di Sanza, dopo il mandato più breve nella storia di Policoro, durato un anno e tre mesi, cedette il posto al commissario prefettizio, a cui ha fatto seguito il mandato amministrativo ancora di Lopatriello nel giugno 2008, tuttora in corso, ma la piazza centrale al lido continua ad essere un’opera incompiuta, una cattedrale dell’incapacità di non governo di sindaci e amministratori che si sono succeduti a Policoro. Non c’è mai stata un’amministra - zione che abbia inserito nel suo programma elettorale come priorità delle priorità la piazza al lido, né c’è mai stato un dibattito sull’opera incompiuta del lungomare. Vien voglia di chiedere se gli amministratori passati e presenti abbiano creduto o credono nello sviluppo turistico di Policoro, che non è solo archeologia, patrimonio naturalistico, Marinagri, ma è anche accoglienza delle migliaia e migliaia di villeggianti e bagnanti che si riversano quotidianamente, nel pe riodo estivo, sulle spiagge di Policoro. Un ambientalista di Carpi, che viaggia in camper con la sua famiglia e che a Policoro ci ritorna ogni anno, incontrato nei giorni scorsi sulla spiaggia, si è lasciato andare ad uno sfogo, che è di tanti altri bagnanti e villeggianti che trascorrono qui le vacanze. «Non è possibile - ha detto – che siano passati tanti anni e non si completi il lungomare con la piazza. È il primo impatto di chi arriva al mare. La sensazione è quella di un posto in totale abbandono. Policoro non ci fa una bella figura. La piazza dovrebbe essere una priorità assoluta. Qui le attrattive sono tante, ma anziché valorizzarle, si fanno deperire».

Il nodo dei fondi invocando le risorse.Cresce l'incuria

P O L I C O R O. Iniziò subito, già nel 1994, il “martellamento” per il finanziamento del “nucleo centrale del lido”. La Regione Basilicata, attraverso l’assessore al turismo, Antonio Bianco, che ora non c’è più, confermava (Gazzetta 13 luglio 1994): “La realizzazione non può restare monca. Ne risentirebbe nel suo insieme l’offerta turistica”. Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma da allora non è accaduto nulla. La “ver - gogna” di Policoro è sempre sotto gli occhi di tutti. Mancano i finanziamenti? Potrebbero anche esserci, ma probabilmente ci sono tante, troppe questioni da risolvere, incancrenitesi con gli anni. Il “nucleo centrale del lido” è più che mai abbandonato all’incuria e al degrado e si aspetta la manna del cielo per risol vere il problema. Ma chi crede più ancora ai miracoli? (tratto dalla Gazzetta del Mezzzogiorno)