giovedì 3 giugno 2010

Su Danilo Restivo spunta l'ipotesi 'serial killer'

Spunta l'ipotesi 'serial killer' nei confronti di Danilo Restivo. Jong-ok Shin, "Oki" per gli amici, una studentessa sudcoreana di lingue, fu uccisa con tre coltellate nel giugno 2002 a Bournemouth, nel sud dell'Inghilterra. L'aggressione avvenne a Malmesbury Road Park, nel quartiere di Charminster, poco lontano dalla villetta in cui vive Danilo Restivo.

Per l'omicidio della studentessa coreana, al termine di un iter giudiziario molto controverso, nel 2005 fu condannato all'ergastolo Omar Benguit. In un'intervista al Tg5 delle 20 il suo legale, l'avvocato Stefano Di Giovanni, chiede la revisione del processo e l'accertamento di eventuali collegamenti con l`omicidio di Elisa Claps e di Heather Barnett, la dirimpettaia di Danilo Restivo.

Restivo è indagato in Italia per il caso Claps ed è l`unico sospettato dalla polizia inglese per l'uccisione di Heather Barnett. "La condanna di Omar Benguit è uno scandalo, in trent'anni non ho mai visto nulla del genere. In prigione c'è un uomo innocente", ha dichiarato al Tg5 l'avvocato Di Stefano.

Per volontà della famiglia Benguit il legale depositerà nei prossimi giorni a Londra la richiesta formale alla "Criminal cases review Commission" (la commissione indipendente per la revisione dei processi). I familiari del giovane condannato all'ergastolo vogliono che si riesamini l'omicidio di "Oki" Shin, dopo il ritrovamento del cadavere di Elisa Claps nella chiesa di Potenza a 17 anni dalla scomparsa.

Non c'è solo la stessa modalità di uccisione con un'arma da taglio, mai ritrovata, in tutti e tre i casi. L'avvocato Di Stefano al Tg5 rivela un particolare inedito. Può confermare che a Jong-ok Shin l'assassino tagliò una ciocca di capelli? "Sì, lo posso confermare", afferma l'avvocato Di Stefano. Con assoluta certezza? "Con assoluta certezza", replica il legale di Omar Benguit.

Nella mano destra di Heather Barnett, che abitava nella villetta di fronte a quella di Restivo, l'assassino lasciò una ciocca di capelli, appartenenti ad una persona mai identificata. Uno degli indizi a carico di Danilo Restivo il quale, secondo le segnalazioni della polizia italiana e di quella del Dorset, la contea dove si trova Bournemouth, aveva l`abitudine di tagliare ciocche di capelli a donne incontrate casualmente. "Come avvocato non posso dire l'assassino è questo o quello - conclude Giovanni Di Stefano - Omar Benguit è assolutamente innocente. Ma questi omicidi appartengono ad una serie. E questo significa che è libero un serial killer".


Intanto Ieri notificato dalla procura di Salerno un mandato di arresto Europeo a Restivo. L'estradizione sarà negata fino a quanto non sarà concluso il procedimento in Inghilterra

Danilo Restivo, detenuto in Gran Bretagna per l'omicidio della sarta Heather Barbett, e' stato tradotto ieri a Londra dove, nel corso di una breve udienza, un giudice inglese gli ha notificato il mandato di arresto europeo con il quale viene formalmente incriminato per l'omicidio della studentessa potentina Elisa Claps. La notifica - si e' appreso da fonti diplomatiche - e' avvenuta su richiesta della Serious Organised Crime Agency britannica, l'ente che gestisce i mandati internazionali d'arresto, alla quale il provvedimento, emesso la scorsa settimana dalla magistratura di Salerno, e' stato inviato tramite il Ministero della Giustizia italiano.L'udienza e' stata poi rinviata al 30 giugno. In quella data dovrebbero essere notificati a Restivo altri atti giudiziari legati all'omicidio di Elisa Claps. Certo è che secondo la legge del regno unito Danilo Restivo non potrà essere estradato finchè non terminerà il giudizio dei reati commessi in Inghilterra , comunque bisogna tenere conto che i tempi processuali britannici sono molto più celeri di quelli Italiani e questo non impedira alla procura salernitana di proseguire il lavoro.

PARLA IL PADRE DI RESTIVO - Sul caso Claps interviene per la prima volta anche il padre di Danilo Restivo, Maurizio: «Mio figlio è innocente, ha detto la verità. Io credo in lui». Queste le parole raccolte dal Tg5. Maurizio Restivo vive in Sicilia, insieme alla moglie, e non rilascia interviste dal 1994. Il Tg5 ha raccolto le sue dichiarazioni davanti all'abitazione della famiglia Restivo. «E se - ha aggiunto l'ex direttore della Biblioteca nazionale di Potenza - mio figlio è colpevole, pazienza, sopporto questa croce. È stata costruita una cosa indegna. Lui ha detto la verità, punto. È stato costruito un caso perchè - ha concluso - c'era un povero figlio che era andato a messa».

1 commento:

  1. ha ragione il padre danilo restivo è innocente il vero colpevole e lui maurizio restivo

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