sabato 19 giugno 2010

Policoro :«Ora voglio sapere se mia madre è morta dopo la caduta in ospedale»

POLICORO CARMELA VICCARI, 79 ANNI, SCOMPARSA L’11 GIUGNO. ORA SUO FIGLIO STEFANO SANTORO CHIEDE TUTTA LA VERITÀ
l racconto dei medici non convince. L’uomo ha denunciato tutto ai cc
di Filippo Mele
P O L I C O R O. «Voglio sapere se la morte di mia madre è dipesa da quella caduta in ospedale oppure no. E se ci sono responsabilità di terzi». Così, Ste - fano Santoro, 44 anni, residente nel centro ionico, pochi giorni dopo la morte della madre, Car mela Vi c c a r i , 79 anni, di Colobraro, avvenuta l’11 giugno. Due giorni prima l’uomo aveva presentato una denuncia ai carabinieri. In essa aveva raccontato quanto riferitogli dalla madre il 6 giugno nel nosocomio dove era stata ricoverata sette giorni prima. «Poiché che non era del tutto autonoma – si legge nell’esposto – decidemmo di farla assistere da una badante. Tre giorni fa, nel corso della visita, la badante venne fatta uscire dalla stanza. Il primario riferì a mia madre che doveva prendere una pillola che si trovava sul comodino. Poiché non era in grado di fare ciò da sola chiese di fare entrare la bandante». Ottenendo, a dire del figlio, un rifiuto con l’invito a sbrigarsi. «Mia madre, che era seduta sul letto, per poter prendere la pillola si distese perdendo l’equilibrio e cadde per terra. Nel cadere si tirò addosso il comodino». Il racconto dell’uomo è circostanziato: «Mia madre precisò che alla caduta aveva assistito solo la paziente del letto accanto poichè i medici erano già usciti. Inoltre, mi fece presente che solo dopo diversi minuti era stata soccorsa e grazie alla richiesta di aiuto dell’altra ricoverata». Non è finita: «In occasione del suo raccontò accusò un dolore sul lato destro della pancia. Dopo circa due ore cominciò a vomitare un liquido di colore verde. Chiesi l’im - mediato intervento dei medici. Vennero effettuati accertamenti che appurarono che le sue condizioni si erano notevolmente peggiorate e che presentava un’ernia ombelicale strozzata. Preciso che ella già soffriva di ernia ma che dopo tale caduta tutto si peggiorò tanto che ora è quasi incosciente e non riesce più a parlare, mangiare, bere. Sicuramente mia madre non stava completamente bene quando fu ricoverata ma certo – conclude la denuncia – non stava nelle condizioni in cui si è ridotta negli ultimi due giorni e, precisamente, dopo la caduta». La signora Viccari, dopo il trasferimento in rianimazione, alle 16.15 dell’11 giugno è deceduta. «Io voglio sapere se nella morte di mia mamma c’è responsabilità di qualcuno. Perché prima di uscire dalla stanza i medici non hanno fatto mettere la doppia sbarra che era stata tolta dal letto dalla badante? Perché non le hanno somministrato la pillola tramite il personale infermieristico o ausiliario? Andrò a parlare – conclude Santoro – con un legale». (tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno)



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