giovedì 11 marzo 2010

Policoro: un percorso ad ostacoli per andare a lavorare


Ipovedente costretto ad attraversare un percorso ad ostacoli per andare a lavoro.
Come se non bastasse non gli è stato assegnato il numero civico all'abitazione!

di Gianluca PIZZOLLA

POLICORO – Recarsi al lavoro dopo aver attraversato un selciato angusto e scivoloso e una serie di pozzanghere? Poco più che irritante per chi gode di buona salute. Ai limiti della praticabilità per chi, come Michele Votta (31) di Policoro, residente in viale Salerno, senza numero civico, ha problemi di salute in quanto ammalato di glaucoma, malattia cronica e progressiva che pregiudica fortemente la vista. Aveva già segnalato un anno e mezzo fa le difficoltà che adesso si sono comprensibilmente accentuate. Infatti, lungo un tratto della via in cui risiede, e che serve anche l'ospedale in cui lavora, sono in corso importanti lavori di ammodernamento. Ogni mattina va a lavoro a piedi, ma dopo aver percorso qualche metro di marciapiede è costretto ad
immettersi su un sentiero ciottoloso provvisorio lungo poco più di 200 m., sconnesso e con pozzanghere . Potrebbe utilizzare il marciapiede situato sull'altro lato della carreggiata (opposto rispetto a dove si trova il suo portone,ndr.), ma rinuncia a farlo perchè ciò comporterebbe l'attraversamento del tratto di strada in cui transitano le auto. “ Gli automobilisti non rallentano”, ha detto. E per giunta mancano le apposite strisce pedonali. Michele “deve” avventurarsi lungo il sentiero impervio che non abbiamo rinunciato a percorrere. Provare per credere! Non è stato facile destreggiarsi fra auto, buche e pozze d'acqua. Possiamo ben immaginare quanto più difficile sia per lui! Ma le difficoltà aumentano nelle ore serali. “ Il mio lavoro impone dei turni, quindi a volte devo tornare quando non c'è luce. L'illuminazione serve il tratto dove c'è il marciapiede che evito a causa dell'attraversamento.” Il primo lampione utile, rispetto al percorso a cui è obbligato, è situato all'altezza di una rotonda in fase di ultimazione; prima di raggiungerlo è necessario percorrere all'incirca 200 metri “quasi al buio”. “ Dopo le sollecitazioni l'assessore Ierone ha provveduto a far installare due lampioni vicino al rondò. Il tratto era pericoloso anche per gli automobilisti. Il mio auspicio è che sia osservata la normativa che consente di abbattere le barriere architettoniche. Purtroppo dalle ultime schermaglie lette sui giornali i politici hanno discusso di tutto ma nessuno ha spostato l'attenzione sulle barriere architettoniche! Infine, colgo l'occasione per ricordare che, come se non bastassero i tanti disagi, non mi è stato ancora assegnato il numero civico. Per ricevere la corrispondenza devo sperare che il postino addetto mi conosca. Quando mi assento dal lavoro per malattia gli ispettori hanno difficoltà a rintracciarmi!” (pubblicato su LaNuova il 27 feb 2010)



LA REPLICA DELL'ASSESSORE COSIMO IERONE


POLICORO – Abbiamo esposto il problema di Michele Votta all'assessore competente,

Cosimo Ierone. Il quale ci ha ricevuti nel suo ufficio nel Municipio di Policoro. “ Capisco le difficoltà del cittadino che conosco bene, poiché in un'altra circostanza, qualche mese fa, ho aiutato personalmente poiché era in difficoltà a causa di un tratto di strada non illuminato. Immediatamente, ho provveduto facendo impiantare alcuni lampioni. Gli chiedo umilmente di pazientare qualche altro giorno. Farò subito un sopralluogo per accertare se realmente il tratto è dissestato e adottare, fin sa subito, i provvedimenti del caso specifico. Quanto ai lavori in corso, invece, nei prossimi quindici, venti giorni - condizioni meteo permettendo - risolveremo il problema che riguarda l'intero tratto e provvederemo alla sistemazione della strada e della segnaletica. E' chiaro che, verso le persone che hanno particolari, quanto giustificate esigenze, abbiamo tutta la volontà di essere tempestivi. I disagi ci sono. Ma sono la normale conseguenza di un intervento che migliorerà la funzionalità urbana della città e i cui ritardi sono da attribuire ad una serie di ragioni non attribuibili all'Amministrazione”. L'assessore, infine, ha esortato tutti i cittadini a rivolgersi direttamente a lui per segnalare problemi legati alla sua sfera di competenze. “ Non ho mai negato attenzione a nessun cittadino”, ha concluso. (GianPi)
Pubblicato da gianluca p. a 03.30
Etichette: estratto da LaNuovadelSud 27 feb 2010 di g.p.

5 commenti:

  1. perche' il comune ha tanta volonta' a ritardare questi lavori? c'e' qualche interesse

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  2. scusate ma al sig. votta non viene pagato l'accompagnamento? non riceve dei soldi mensilmente per l'autista come altri poveri sfortunati? se cosi non fosse è ancora piu grave di via salerno deve immediatamente farne domanda se invece percepisce iltutto non sollevi chiacchiere in utili mettendo la sua persona di mezzo.

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  3. accusare michele votta mi sembra il colmo!!!per fare un lavoro del genere non ci vuole 1 anno!invece di apprezzare l'unico ragazzo che si espone per i problemi che riguardano tutti. Invece di aiutare chi ha bisogno...insomma il COMUNE SI DEVE SOLO VERGOGNARE!!!!SONO PIU' di 7 anni che LOPATRIELLO amministra questo comune! 5 prima (1 anno di serafino) e poi ancora lui...di chi è la colpa? vogliamo parlare della zona artigianale? VERGOGNA!!!!!!!!!!e non criticate un ragazzo come Michele che le disgrazie di salute potrebbero capitare a tutti! non ci si mette mai nei panni di chi è colpito dalle cose negative...

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  4. ciucci amministratori pure che ha l'accompagnamento michele vota lo devono accompagnare con l'elicottero? ora capisco perche' ferrara vuole piu' vigili del fuoco forse per far accompagnare queste persone con i fuoristrada dei vigili del fuoco (bravo ferrara tu sei uno che cerchi di risolvere i problemi)

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  5. l'accompagnamento ci vorrebbe per il direttore dei lavori, per l'impresa esecutrice e per il progettista di tali lavori, l'accompagnamento tradotto......che figura che avete fatto fare all'assessore he non c'entra proprio niente INCAPACI E VENDUTI...GRAZIE OTTAVIO

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